Dimmi, conosci il passinbruno? Mai sentito nominare? Lo temevo. Nemmeno io, a essere sincero. Continua a leggere
Dimmi, conosci il passinbruno? Mai sentito nominare? Lo temevo. Nemmeno io, a essere sincero. Continua a leggere
Una transvolata atlantica, un volo senza scalo da pionieri come Lindbergh, a guardare il silenzio delle stelle e temere il mare, un’ostinata migrazione di anatre stremate, un peregrinare medioevale lungo la via francigena, dov’era più facile morire che raggiungere Cluny. Continua a leggere
In un pomeriggio piovoso non diverso da tanti altri, mentre era sulla strada del ritorno a casa, Camillo, giunto al bivio di Albiano, mise la freccia a destra e deviò dal suo percorso. Continua a leggere
E poi esiste l’altra stanchezza, quella tutta speciale che mi tocca in sorte circa una volta alla settimana. Continua a leggere
In due, coincidenti e separate, mi parlano di capre, una danzando in tondo fino a un vortice di voce, l’altra come sferruzzando a maglia mentre dice cose serie appoggiata alla staccionata di una stalla, entrambe convinte del valore delle bestie. Continua a leggere
E poi non mi ricordo che cosa avrei voluto dire, che cosa sentivo spingere appena sotto pelle come fosse terra smossa da una talpa, che cosa mi pulsava come un livido recente che ti duole e non sai più dove hai battuto. Continua a leggere
Porte aperte, pietra scabra al pavimento dopo tre gradini a scendere, locale quasi buio, solo piccole isole di luce Continua a leggere