Ahahahahahah..ahahahah..ahahahah.
Dovrei esordire così, con una risata fragorosa, di quelle grasse che il pubblico pretende da uno come me. Ridere e far ridere. Ma non c’è spettacolo stasera, per fortuna sono solo. Continua a leggere
Ahahahahahah..ahahahah..ahahahah.
Dovrei esordire così, con una risata fragorosa, di quelle grasse che il pubblico pretende da uno come me. Ridere e far ridere. Ma non c’è spettacolo stasera, per fortuna sono solo. Continua a leggere
Io non le capisco.
Le amo per il loro stare snelle in gruppo e per quell’aspetto chiaro che le distingue da tutte le altre piante, come svedesi in mezzo all’Africa. Le amo, ma non le capisco. Continua a leggere
Se solo lasciassimo la polvere posarsi, come un rispetto muto, sulle cose del non uso, Continua a leggere
La vecchia casa contadina c’era piaciuta per la sobrietà della facciata che dava sulla strada e per la sorpresa di quegli alberi già grandi nel giardino. E la bellezza del terrazzo davanti alla cucina che ci sembrava un pontile verso il prato. Continua a leggere
Pino gonfia i palloncini e ride.
A guardarlo sembra un citrullo che ride alle domande sciocche dei bambini. Continua a leggere
Quando fu il suo turno, afferrò anche lui una manciata di terra. Umida e fredda, la tenne stretta nel pugno come a scaldarla, e all’ultimo istante, anziché spargerla nella fossa, la fece scivolare in una tasca del cappotto. Sulla bara invece lasciò cadere petali di rosa che presto scomparvero alla vista. Continua a leggere
Prego quanti hanno intenzione di lasciare ai miei brani un “like” senza esprimere una motivazione di astenersi. Continua a leggere
Non so se esiste ancora nel sughereto dei Mannoi, tra Orune e Bitti, il cumulo di pietre sotto il quale avevano seppellito Cosimo Sanna, ai piedi della quercia a cui poco prima lo avevano trovato appeso, ormai privo di vita. Continua a leggere