Mi attira tutto ciò che curva e non conclude, quel suo restare aperto all’utopia, la rinuncia a completare un compitino che piaccia alla maestra.
Ho in odio il tondo chiuso, la precisione del compasso, la sua scolastica accademia, il ticchettio dell’orologio che è cerchio perfido anche se lo chiamano quadrante, il tutto incluso dentro un circoletto che sa di venditore truffaldino, la O di Giotto, implacabile e perfetta, e la O dell’alfabeto troppo simile allo zero, i circoli del bridge, viziosi e chiusi, i cinque cerchi di ipocrisia olimpica, la luna esagerata quando è piena, la botte tonda quando è vuota.
Ho una languida ossessione per la linea curva, che sia la striscia nera dell’asfalto su cui piegare le due ruote senza sapere cosa ti aspetta oltre o sia il profilo del tuo culo da sfiorare con un dito, il petto bianco della gazza che curvilineo rasenta l’ideale, la sinuosità dell’orbettino o il ventre teso di una madre allo scadere del suo tempo, che sia la doppia ansa del Danubio a Schlogen dove sembra ripensarci girando su se stesso a rifiutare un percorso già segnato e tornare alla sorgente o il movimento vago di una mano che spiega il dubbio più della parola, che sia il segno sulla tela col pennello di Mirò o la sottile lingua bianca al primo quarto, quando il cielo è altrimenti nero, che sia la grazia di una virgola in un brano che ti prende, pausa necessaria nell’incanto, l’inarcarsi di vecchie sopracciglia per un ultimo stupore o il primo incanto del ragazzetto al seno-meraviglia. Che sia quello che vuoi, in ogni caso mi commuove perchè amo l’astrazione della linea curva, la sua timida arroganza, l’accenno a una perfezione a cui rinuncia. Quel dirti “forse sarei in grado, ma già così mi pare troppo.”
Molto poetico questo brano di virgole grandi e piccole. Fa venire voglia di continuare l’elenco. Lo stelo piegato dal vento, la chiave di fa, il banalissimo ma meraviglioso arcobaleno?
già ognuno può trovare le curve che preferisce 🙂
ciao
ml
a me piacciono gli spigoli e i triangoli, invece.
e i numeri dispari con l’aggiunta del dieci.
tu preferisci gli spigoli vivi, io amo smussare
🙂
ml
“perché amo… l’accenno a una perfezione a cui rinuncia”
concordo, la perfezione è stucchevole, non ci si aspetta nulla di più di quel che mostra.
col passo del gambero cercherò di recuperare i brani non ancora letti 🙂
ma tempodiverso e orearovescio sono blog “gemellati”…? 😉
vero!! siamo due manipolatori del tempo! 🙂
sì, meglio il possibilismo della curva
ben ritrovata, Grazia
ml
Il mondo in cui viviamo corrisponde, in realtà, un cerchio, od un ciclo, chiuso, sebbene ripetuto all’ infinito. L’ aspirazione umana più grande è vivere in una realtà non chiusa, ma aperta e continuamente progressiva.. Ho esposto queste idee in un saggio, liberamente scaricabile, in formato PDF, dal blog: http://scienzadellastoria.wordpress.com/
sì siamo racchiusi in un cerchio, ma l’aspirazione, mia almeno, è quella dello spazio aperto come appunto la linea curva e inconclusa.
ciao
ml
la linea curva è un invito a seguirne l’evoluzione, se si chiude il cerchio la magia è finita, splendido post…un curva che si inarca in un sorriso a te…
oh, grazie luce
ml
Io cerco le punte sennò claustròfobo
ecco, la claustrofobia del cerchio! sì!
ciao
ml
Cerchio come spazio che costringe, e arco aperto come curva all’orizzonte, che ci dice: libertà!
Piaciuto! Ciao, Massimo ^_^
la libertà di non essere perfetti 🙂
ciao bak
ml
“Ho una languida ossessione per la linea curva”
Anche io!:-)
La linea curva invita, incanta, offre, apre… restando inconclusa.
Se divenisse cerchio, verrebbe meno tutto questo, sarebbe spazio chiuso.
“perchè amo…la sua timida arroganza, l’accenno a una perfezione a cui rinuncia”
Sì.La perfezione stanca. Non dà aspettative diverse da ciò che fa vedere. Non offre altro.
La linea curva resta magica perchè vi rinuncia, con timida arroganza.
E’ proprio questa sua “timida arroganza” che la rende così particolarmente suggestiva.
Scritto notevole con splendide immagini poetiche.
La linea curva di un ricciolo di un mio sorriso per te, ml.
gb
Bella la fotografia che suggerisce!
grazie gb,
per le belle parole e il ricciolo di un sorriso
ciao
ml
Non so se rinunci ala perfezione o proprio non le interessi. Io ci vedo apertura, morbidezza, accoglienza. Bellissimo questo post. Davvero. Originale e pieno di poesia. ciao 🙂
sì, forse la perfezione proprio non le interessa 🙂
ciao penna
e grazie
ml
Ma che bello! Io amo le rette incidenti, gli incontri. Ma una spirale mi incanta. ciao.
grazie L.
ciao
c.
Meraviglioso.
(io, invece, vengo attirata dalle forme chiuse e tonde. Sarà che sono così curva e imperfetta e incompleta)
se sei “curva” sei perfetta così
ciao 🙂
ml
Meraviglioso, questo post.
E anche io adoro le curve che non si chiudono, quelle che si arricciano e si ripiegano su se stesse formando spirali. Come fanno i rami de “L’albero della vita” di Klimt.
Però la luna piena mi piace, e molto.
Complimenti davvero, scrivi benissimo.
G.
Detto fra me e te, anche a me piace e tanto la luna piena, ma qui mi avrebbe scombinato tutto il costrutto 🙂 🙂
Grazie G.
ml
E’ bello che tu lo ammetta! Anche perché non farsela piacere sarebbe impossibile, credo. 🙂
🙂
Date: Tue, 8 Jul 2014 21:04:11 +0000 To: agilulfo_@hotmail.it
Grazie per avermi proposto questo pezzo: è stupendo. Incantato, aperto come le curve che hai tracciato. Mi hai dato un altro modo di vedere le promesse delle imperfezioni…
come hai scritto tu, “è un buon segno quando lasciamo le cose a metà”
viva l’incompiutezza 🙂
un sorriso e un grazie
ml