Odiava la parola che sentiva femmina sfuggente, acqua che perdi tra le dita, uva che spremi e mai diventa vino. Continua a leggere
Odiava la parola che sentiva femmina sfuggente, acqua che perdi tra le dita, uva che spremi e mai diventa vino. Continua a leggere
Avevamo tempo e spazio nella nuova casa, qui in campagna. Le due camere e cucina una memoria stretta ormai lontana, ora tante stanze, nicchie, corridoi, balconi come in una reggia, roba da poter scegliere di sera in sera dove piazzare i materassi. Continua a leggere
Capita a volte che una parola mi si incisti in testa e resti lì caparbia, in attesa che la svisceri. Continua a leggere
Arianna arriva dal Pronto Soccorso sulle sue gambe, in evidente debito d’ossigeno. Ha tratti delicati e una gran massa di capelli ricci che coronano un pallore di cera. Il suo respiro è un mantice stanco. Ha il volto affilato della selvaggina inseguita, lepre allo stremo, senza scampo in campo aperto, corre e non trova il rifugio di una tana. Paura e affanno a nove anni. Continua a leggere
Caro Alex,
ancora una volta aspetto che cadano le foglie per farne letto per l’inverno. Continua a leggere
Io ieri su una strada di collina di botto mi sono arrestato per ubriachezza modesta, Continua a leggere