Beatrice,
non so se chiamarla cara, come vorrei che fosse, o gentile signora, come sarebbe più corretto. Odio le frasi formali, le parole in punta di forchetta, e se dipendesse da me getterei alle ortiche questo “lei” così asettico e direi semplicemente “Tu. Tu, che senza saperlo sei entrata nella mia vita”. Ma non mi è possibile, rischierei di offenderla, dopo averla già scandalizzata con la mia prima lettera. Continua a leggere
la seconda lettera
28 Setallegretto
25 SetLa luce esatta che a sera rasa l’erba meglio della falce, l’attimo appena prima della vetta, l’istante in cui incontri il mattino uscendo dal turno di notte, Continua a leggere
vorrei che non cadessero le foglie, non tutte almeno
23 SetChe qualcuna ne rimanga, appesa solitaria ai rami, che mantenga tenace il verde estivo, che sventoli al vento, Continua a leggere
tu la conosci Regina?
19 Set
La luce nel locale si diffonde a macchie, come faticasse a conquistare spazio al fumo. Ricardo Reis siede al suo tavolo in un alone di penombra. Ha un berretto tondo calcato in testa da cui spuntano sui lati e sulla nuca pochi capelli, grigi e sottili, come una lanetta. Infinite piccole rughe sembrano le tacche che la costanza di un ergastolano ha segnato sul muro. La barba è trasandata, tra le labbra un mozzicone spento come un delinquente, ma in volto ha un’espressione così mite che non ti fa paura il coltellaccio insanguinato che tiene tra le mani. E ti vien voglia di sederti e chiedergli che cosa hai combinato, Ricardo?, con l’affetto di un fratello, anche se non sai nemmeno chi egli sia. Continua a leggere
all’osteria di Tornavento (aspettando massimo)
15 SetIl luogo è un’ipotesi impraticabile, un sesto grado per un alpinista poco esperto, che Tornavento, il balcone naturale sul Ticino, anni or sono è stato spazzato via dall’aeroporto della Malpensa, a cui è rimasto solo il nome in sintonia con l’ambiente, il resto è grandiosità stonata. E l’osteria che era il ritrovo spontaneo sopra il fiume quando si voleva bere e meditare in solitaria compagnia, siamo in pochi a ricordarla.
Ma loro, i miei amici, non si pongono di questi problemi, se io dico ci troviamo a Tornavento, loro alla spicciolata o a frotte raggiungono il locale. Continua a leggere
la bella morte
11 Set
Ho sempre sognato una morte eroica e tu guarda cosa mi tocca!
Volevo fiumi di parole alla sepoltura, l’ammirazione della gente, i parenti in pianto, il sindaco che legge un foglietto scritto per lui dall’assessore alla cultura e il prete che al momento del commiato scandisce una promessa, ti faremo santo.
Invece saranno risa soffocate e dita a tapparsi il naso. Continua a leggere
pietre preziose e no
9 Set
Non quelle che di prezioso han solo prezzo e disprezzo, che un diamante per sempre evoca eternità da pietra tombale. Continua a leggere
casacche verdi
5 Set
Di malavoglia faccio scattare le porte del caos. Sono stato chiamato in Pronto Soccorso per visitare un bambino e lì non ci sono mezze misure, o è una fesseria oppure è un dramma. Continua a leggere
Gran San Bernardo
2 Set
Sapevo che avrei incocciato nella giornata più bella dell’anno, non è solo culo, è anche questione di fiducia, quel dire vado comunque vada. Continua a leggere