Il mio futuro si chiama Riccardo, sarò come Riccardo appena allenterà il guinzaglio il mio autocontrollo. Già ora troppe e non tutte lusinghiere le somiglianze tra noi.
Riccardo ha poco più della mia età e un fisico ancora prestante. La testa invece è fuori uso. Niente di grave o pericoloso. Semplicemente s’è fissato sulle sue passioni, come un disco incantato sullo stesso solco.
È come fosse tornato bambino. E come un bambino gira tutto il giorno in bicicletta, divertendosi ad andare senza meta.
È un animale da città, lo vedi sui marciapiedi larghi dei viali trafficati, nelle vie strette dell’isola pedonale, tra le bancarelle del mercato, sul lungodora dove sosta a dare pezzi di pane ai gabbiani di fiume.
Ci deve essere qualcuno che lo accudisce perchè veste sempre con appropriatezza, bermuda e camicia cachi senza maniche in estate, colbacco, piumino e guanti imbottiti nella brutta stagione.
Da poco s’è rifatto i denti e ora sfrutta il suo sorriso smagliante per salutare la gente scampanellando allegro. Ha una bella bicicletta argento che sembra una mercedes e due borse da boutique infilate nel manubrio. Gironzola instancabile tutto il giorno con una pedalata pigra e costante, lo incontro al mattino che già trotterella sul pavè, lo ritrovo a sera agli ultimi giri di pedale. È una presenza che mi conforta nel suo vagare inutile. È che Riccardo ha una missione quotidiana da portare a termine.
Ogni volta che vede una donna, le fa tre quattro giri intorno, poi se non gli piace tira dritto senza commenti. Ma se è di suo gusto le si pianta davanti in “surplace”, la squadra, la saluta con un sonoro “ciao, bella figa”, ride e si allontana soddisfatto.
Dicono che un tempo non si limitasse a questo, ma ci andasse giù pesante, di parole e fatti.
Dicono, ma non ci credo. Per me è un poeta un po’ toccato, abituato a guardare la bellezza ovunque.
Dicono, ma per me sono voci messe in giro da quelle che per anni non hanno ricevuto da lui manco una parola, solo i tre giri in tondo e quell’allontanarsi muto, peggio di un pollice verso.
Simpatico Riccardo, lo invidio e aspetto che tocchi a me poter manifestare a viva voce il mio apprezzamento, per ora silenzioso.
Per intanto la bici ce l’ho già.
A proposito, a te ti ha mai salutato il Riccardo?
manca sempre meno alla pensione, eh? 😉
Gia, per fortuna o purtroppo a seconda dei giorni 🙂
ml
divertentissimo e, coraggioso averci messo la faccia!
mi stupisce e ammiro la tua capacità di passare dalla poesia di “a che servono le donne?” allo sberleffo farneticante di oggi.
che ha comunque una sua poesia
Volevo spacciarlo per Riccardo 🙂
Ciao, Dona
c.
Riccardo non mi ha mai salutata 😦 Però, faccio finta che questo titolo sa per me!
Ho idea che ti divertirai quando sarai in pensione!
Ciao, bel figo 😀
Dici che andrò subito in giro come lui?
Grazie 🙂
ml
Ho incontrato i miei Riccardo e ho sempre ringraziato 😜 ,
Simpatica risposta 🙂
Ciao ariel
ml
Riccardo mi girerebbe al largo.
confido in te, doc 😉
Riccardo ti farà il surplace davanti!
(e se non dirà nulla, te lo dirò io)
🙂
ml
Ah ah ah … che figo!
Vero?!
Ciao L.
ml
Che tipo, oh… 😀
Simpatico davvero.
Ciao .marta
ml
Ma per fortuna che c’é il Riccardo…
Canticchi allegra perché ti ha salutato.
ml
E le poverette che vengono squadrate e manco degnate di un saluto, come ci rimangono?
😦
Che ingiustizia!
eh le bocciature bruciano, pieno di donne disperate nella mia cittadina
🙂
ciao Lisa
ml
Spero che quando il mio autocontrollo allenterà il guinzaglio si limiti a dire solo “ciao bella figa” e non altro….:-)
è quello il rischio, che, una volta tolto il guinzaglio, dalla bocca ci esca di tutto. 🙂
ciao remigio,
ml
Anche io lo invidi Riccardo. La bicicletta me la devo comprare. La vorrei rosa e con il cestino di vimini. E poi vorrei che i pensieri se ne andassero a zonzo.
…e pedalerai attorno agli uomini salutandoli con un “ciao bel figo”?
🙂 🙂
ml
Poetico quel suo vagare senza meta, e la sua presenza sempre identica che rassicura la capisco, dev’essere di conforto trovarlo sempre lì, con gli stessi vestiti da sempre, le stesse abitudini di sempre. Regala un sorriso quella sua allegria bambina.
Solo che trovo antipatico lo squadrare le donne come prosciutti dal salumiere, e il suo silenzio che ne offende alcune. Sai, ho come l’impressione che il caro ml troverebbe un complimento anche per quelle donne che per Riccardo sono solo da “tre giri e via”. Perché ml sì che la bellezza riesce a scorgerla ovunque (poi i gusti son gusti, certo!)
G.
Riccardo non è politically correct, indubbiamente ma ha una sua genuinità di comportamento che quasi lo assolve.
Quanto a ml, chissà…staremo a vedere 🙂
un sorriso,
ml
che bel personaggio ! come li sai raccontare solo tu, che ci metti del cuore.
troppo tempo che non ti leggevo e mi mancava.
..però è così bello quando ricompari 🙂
ml