C’è una bellezza tragica in quel sacchetto della spesa che sbandiera sfilacciato sui rami alti dell’acacia ben sopra l’argine del fiume. È il segno di un eccesso, un’altitudine di acqua squilibrata mai raggiunta prima, una massa insana passata senza danni nè memoria. L’eccesso opposto è questo masso levigato da secoli di Dora che ora affiora dal greto troppo magro e troppo stanco. Continua a leggere
armonica a bocca (25 Aprile)
25 AprE ci ritroveremo tutti in fondo a quel barile, sotto le stelle stanche di guardarci, stipati al buio, a misurarci gli uni contro gli altri i passi fatti, noi, gl’inutili e i mediocri che siamo sempre stati ombre di cipresso, e loro, gli immortali e gli immorali, vissuti al sole di un portafoglio gonfio o di un piccolo eroismo giocato al momento giusto, padroni della fama e delle pagine sui libri. Continua a leggere
in paese *
22 Apr
Quando la sua famiglia andò in fumo, fu Dario a rimanere con il cerino in mano e non ebbe la prontezza di spegnerlo. Continua a leggere
il dottor massimo e il signor Camillo
18 Apr“…e come grandine d’agosto
in un tempo che avresti detto quieto
arriva il giorno del confronto
Credi sia estraneo chi ti sta davanti
ed è il te stesso che evitavi nello specchio”
– Massimo, hanno chiamato per un cesareo. Io sto per smontare, non ho voglia di cambiarmi e ricambiarmi. Andresti tu?
– Non c’è problema, finisco qui e scendo.
Chissà perchè tanti miei colleghi non amano la sala operatoria! A me piace scendere nel cuore pulsante dell’ospedale, il luogo sacro, inaccessibile. Qui non è il sole a scandire le ore, ma il ritmo delle luci, che in piena notte ci può essere la frenesia di un giorno di mercato fuori, gente che smadonna e che sorride, ti sembra confusione ma ognuno conosce il suo da fare. Continua a leggere
lische di pesce fesso 12
14 AprTempestività: la televisione ha bruciato sul tempo i giornali, ora internet brucia i telegiornali “in tempo reale”. Il prossimo passo sarà un sistema che diffonde le notizie prima che avvengano. Continua a leggere
candore
9 AprGiovanni Santangelo era stato un ragazzo bruttino e un adulto scialbo, di quelli che non sapresti dire se quel giorno c’erano, ma poi il tempo aveva lavorato a suo favore come fa il sale con certi marinai a scolpirgli le rughe e a smussargli gli spigoli agli zigomi e gli angoli alla bocca. Continua a leggere
Pasta che sia
3 AprDa sempre amo il piatto nazionale, il primo e quasi unico per me, ma non è molto che mi sono messo a cucinarlo. Spaghetti o pasta corta, trafilata al bronzo o passata alla chitarra, tagliatelle all’uovo o panzerotti di verdure, tutte vanno bene, che l’importante non è il dente della pasta ma il condimento che accompagna. Continua a leggere