Non conosco due animali più diversi, per natura loro e simboli che gli attribuiamo noi. Bellezza e bruttura, eleganza e sciatteria, colori sgargianti e grigio scialbo. Uno fa la ruota di superbia, l’altro la spinge al giro tondo della macina. Uno è il pupillo della regina, l’altro appartiene al contadino più arretrato. L’asino banalmente raglia mentre il pavone è originale anche nel verbo, paupula,eppur si tiene lontano dal ridicolo.
Ma tu ascoltali di notte qui in campagna, cantano in coro note malinconiche. Squarciano il buio con disperazione identica gridando al mondo che la felicità in ogni caso non esiste.
La felicità non esiste perchè non ti fanno dormire?
ahah, no, anzi la loro malinconia mi giunge ovattata e mi concilia il sonno, come se fosse un cambio nei turni di guardia al mondo 🙂
ml
Tu già sai che io adoro gli asinelli e li trovo bellissimi e dolci…ma la chiosa del post mi provoca. Io dico che la felicità esiste, che non è lo stato perfetto delle cose ovviamente, ma quello stato di grazia che pervade fatti o momenti, una sorta di gloria nel “qui ed ora” che sappiamo cogliere tutti, e tu in modo particolare quando vuoi. Che dici ml? Buona giornata 😊
li adoro anch’io gli asini (anche se non li trovo belli!), più dei pavoni di cui apprezzo solo il lamento disperato.
quanto alla felicità, da come la descrivi credo che possiamo essere d’accordo: si tratta delle piccole felicità “del qui e ora” che il tempo di coglierle e già svaniscono.
ciao,
ml
Eppure secondo me l’asino ha una sua bellezza. Mi piace più dei pavoni francamente. Sarà la sua gentilezza, la pazienza, e poi ha occhi molto più dolci. Malinconico ma bello il tuo “confronto”.
pienamente d’accordo con te. non smentisco gli attributi che gli ho dato, ma proprio questi me lo rendono simpatico, più di quell’altro 🙂
ml
🙂
🙂
Date: Wed, 7 Oct 2015 11:44:05 +0000 To: agilulfo_@hotmail.it
anch’io penso che la felicita’ esiste. E’ dentro ognuno di noi e non dipende dall’esterno, dagli altri. Sta a noi saperla trovare.
Trovo gli animali tutti belli, ognuno con la sua razza, e poi come diceva Pino Daniele “ogni scarafone e’ bello a mamma sua”.
Scusa le elucubrazioni mentali, l’articolo e’ comunque molto bello ed anche le foto
ti ringrazio, Giuliana.
sì ogni animale ha il suo fascino (se non bellezza).
ciao,
ml
La felicità esiste, il problema è che non è duratura…
infatti, forse bisognerebbe parlare di brevi momenti di gioia più che di felicità come stato persistente.
ciao
e benvenuto,
ml
Forse con “felicità” designamo lo stato di eterna beatitudine propria di una certa teologia (o idealismo platonico). Che non è raggiungibile in ogni caso, ma che comunque è differente dal dire che non esiste affatto.
Insomma, un Fedro novello, come lui, pessimista
io mi limito ad ascoltare i messaggi degli animali 🙂
ml
Vicino a casa c’è un asino che tutte le notti alle 3 dà una gran ragliata. E ogni volta che sono sveglia e lo sento a me viene tanto da ridere. Sarà per come raglia ma a me mette allegria. Assieme all’asino ci sono anche dei pavoni e quando li vedo rimango ammirata dai colori del loro piumaggio. Ed entrambe le cose mi danno attimi di felicità che mi alleggeriscono le giornate. Ma io sono molto di parte rispetto alla Natura…
Buona serata Massimo 🙂
ammetterai che il suo raglio non è di per sè tanto allegro, anche se riconosco che è quasi piacevole sentirlo di notte disperarsi mentre tu sei al sicuro nel letto.
buona giornata a te,
ml
Sarà che a me gli asini sono simpatici, forse perchè sono animali docilissimi con cui spesso fanno pet terapy, o forse perchè, se hai a che fare con un cucciolo di asino abituato ad essere coccolato, cercherà di acciambellartisi in braccio, ma il loro raglio non lo sento triste. E se dovessi sentire di notte qualcosa che non va nel suo ragliare, uscirei sez’altro a controllare per capirne il motivo. Ma io sono molto di parte… 😉
E a me piace la tua “parte”.
Io se non fossi pigro, sentendoli di notte mi alzerei e andrei su per la collina a dire loro ” avete ragione, ragazzi”
🙂
Date: Fri, 9 Oct 2015 17:27:34 +0000 To: agilulfo_@hotmail.it
Il pavone e la gru
C’era una volta un pavone vanitosissimo. Si gloriava con tutti per le sue belle piume. Quando vedeva una pozzanghera, si fermava a guardare la sua immagine riflessa nell’acqua.
“Guardate la mia coda” gracchiava. “Ammirate che colori meravigliosi hanno le mie piume. Come sono bello! Sono senz’altro l’uccello più bello del mondo…”
Apriva la coda in un grande ventaglio e rimaneva immobile, in attesa che qualcuno arrivasse e lo ammirasse. Gli altri uccelli cominciarono a stancarsi di tutte queste vanterie e studiarono un modo per far abbassare la cresta all’orgoglioso pavone. L’idea venne alla gru.
“Lasciate fare a me” disse agli altri, “farò fare a quel vanitoso la figura dello sciocco.
Una bella mattina la gru andò a passeggio dov’era il pavone, che come al solito si stava lisciando le penne e si pavoneggiava.
“Guarda come sono bello! ” esclamò. “Tu invece, cara gru, sei pallida, senza colori. Perché non cerchi di ravvivarti un po’?”
“Può darsi che le tue piume siano più belle delle mie” rispose con calma la gru, “ma mi sono accorta che tu non puoi volare. Le tue bellissime piume non sono forti abbastanza per permetterti di sollevarti in aria. Io sono senza colori, ma le mie ali mi portano in alto nel cielo!”
oh! grazie per la favola,
ciao Euridice,
ml
“E’ così fragile la felicità”.
Autocitazione impertinente, non so resistere a questa tentazione.
citazione assolutamente pertinente e assai gradita 🙂
ciao Stè,
ml
Come scriveva Montale: “Felicità raggiunta, si cammina per te sul fil di lama. Agli occhi sei barlume che vacilla, al piede, teso ghiaccio che s’incrina, e dunque non ti tocchi chi più t’ama…”
Penso che la felicità pura non esista. Mi sembra che anche i momenti felici convivano con toni emotivi meno sgargianti. Penso che esista la felicità impura, contagiata da qualche ombra, mischiata ad altre emozioni, ma non per questo meno intensa, e anche con una sua possibile e variabile tenuta nel tempo.
A casa mia, purtroppo, alle tre del mattino mi può capitare solo di sentire inquilini maleducati…
credo sia esattamente questo il senso del loro urlo, ci avvisano, ci mettono in guardia dall’illuderci troppo.
E indubbiamente è preferibile di notte sentire il loro coro triste ovattato dalla distanza piuttosto che i rumori dissonanti dei vicini 🙂
ciao,
ml
Premesso che adoro l’asino dagli occhi dolci e dalle orecchie grandi e provo un po’ di pena per il pavone, costretto a portarsi sempre dietro il peso del suo sfarzo – riguardo alla felicità … beh, io nel mio piccolo so per certo che esiste 😉
sì, l’asino ha qualcosa di accattivante nello sguardo. quanto al pavone forse è vittima di un ruolo impostogli dall’aspetto come un attore condannato a parti sempre uguali di giovane bello e vanesio 🙂
un abbraccio, Prish
ml
(contento per la tua felicità)
Hanno ragione!
un abbraccio, caro ml
G.
Loro hanno ragione, lo sappiamo, ma noi dobbiamo tentare la felicita’ comunque, cocciuti come..asini.
Un sorriso a te, G.
ml
oh sì, è la nostra condanna, una disperatissima ricerca della felicità 🙂
G.
..non disperiamo, G.! 🙂
Date: Mon, 12 Oct 2015 15:39:26 +0000 To: agilulfo_@hotmail.it