Cerco incertezze oltre le linee rette, il dubbio confortante che si annida nelle curve. Continua a leggere
Cerco incertezze oltre le linee rette, il dubbio confortante che si annida nelle curve. Continua a leggere
Trascurato in fondo a un cassetto ritrovi un cucchiaio in legno, di quelli lunghi e massicci, quasi un mestolo, non fosse per la sua concavità poco pronunciata. È tutto consumato, levigato all’impugnatura e smusso all’estremo a furia di rimestare nel fondo delle pentole quando anche l’ultimo frammento di cibo andava rispettato. Continua a leggere
Certe mattine al bar non alzo nemmeno gli occhi da Repubblica.
È come un gioco, mi piace riconoscere Gabriella dal ticchettio dei passi. Di lei conosco solamente il nome e la grazia dei suoi piedi al pavimento, e, dando le spalle alla porta mi sfido a riconoscerla dal passo prima che raggiunga il bancone. Se indovino prima che apra bocca allora la mia giornata scivolerà tranquilla fino a sera. Continua a leggere
foto by c.calati
Solo la sigaretta: è la madre di tutti i mali, d’accordo, ma gli altri genitori, Continua a leggere
Qualcosa mi ha svegliato prima del solito. Non è stato un rumore improvviso, ma la sensazione di un incessante scalpiccio, in sordina. Ecco, seduto sul letto lo sento di nuovo, sembra prodotto da tante calzature differenti, ciabatte e tacchi alti, felpati mocassini, sguaiate scarpe da pioggia. È accompagnato da un brusio di sottofondo. Vado alla finestra, è da lì che proviene, e quando spalanco i vetri si fa più intenso e caotico. Guardo giù, in strada: frotte di persone si accalcano tutte nella stessa direzione. È una folla strana, non ha la compostezza di una processione, è priva dell’asprezza di un corteo di scioperanti e non ha l’esuberanza di una manifestazione studentesca. E manca pure l’afflizione, vera o di facciata, dei partecipanti a un funerale. È un procedere sciatto, poco compatto e quasi silenzioso che non riesco ad ascrivere ad alcun fenomeno di massa. Continua a leggere
Falsa la sua nomea di ladra. Non ruba, semplicemente afferra al volo le occasioni con qualche sfrontatezza. Continua a leggere
Ci sono cose che solo se sei solo puoi apprezzare per intero, soprattutto in bicicletta. Gioco, incanto e immaginazione non sopravvivono nel gruppo, troppe le parole, troppe le ciarle per i dettagli tecnici che non sai, troppe le sfide non dichiarate e per questo più feroci; ma, se pedali in solitudine, la tua testa è libera, inventa le parole, diventa foglio bianco su cui scrivere. Fantastica. Continua a leggere
Si erano inoltrati tra faggi e gaggie lungo un sentiero da inventare ad ogni passo. Una mano nodosa da albero vecchio intrecciata a dita sottili come giovani rami. Continua a leggere