
by c.calati
Aveva acceso la fiamma sotto il bollitore e come ogni mattina aspettava che si scaldasse l’acqua per il te. Lo attraversò a tradimento il frammento di un ricordo che credeva seppellito da anni. Si concentrò su una mosca che danzava tra marmellata e burro, ma fu inutile. Allora si lasciò invadere senza opporre resistenza. Immobile davanti al gas della cucina rivide l’intera sequenza, i gesti ostili, i loro volti farsi irreversibili.
Il bollitore iniziò a fischiare ma lui restò impassibile, invischiato nelle sabbie mobili della memoria che lo stavano inghiottendo.
Il vapore usciva sempre più rabbioso.
Il sibilo divenne lacerante.
Ma no dai. Su. Non mi essere così negativo stamane. Ho già le palle girate io di mio. 🙂
tranquilla, spengo subito sotto il bollitore
🙂
ml
rimango sempre impressionata dai tuoi fornelli… (hai ragione per il ciliegio, gli manca un compagno/a per addomesticarsi o quanto meno buttare qualche frutto… almeno così dicono…)
preferisco il fornello a cerchi della stufa ma mi adatto anche al gas di città:)
ml
lascia stare quello, è che sono come nuovi!!!
(i miei neanche se li ritocco con photoshop:)
pensa che quella cucina a gas ha più di 30 anni, ma la uso il meno possibile, non per preservarla ma perchè sulla stufa il cibo sembra più buono 🙂
Date: Sun, 10 Apr 2016 11:40:35 +0000 To: agilulfo_@hotmail.it
Splendido. Pur dicendo in realtà poco, nel sibilo acuto e nel filo di fumo che si alza dal bollitore è apparsa una storia di vita. Buona domenica, Massimo.
in pratica ho descritto una cornice, sicuro che le pennellate del quadro ognuno le possa aggiungere in cuor suo con uno spiacevole ricordo personale.
ciao Mela,
ml
e stavolta mi hai stesa!
ecco, non hai detto nulla eh… ma a volte un piccolo rumore, una misica, un profumo riporta alla mente cose…. nel fumo che usciva dal bollitore sono apparse scene di vita…
ma, se ti faccio un bel caffè nero fumante??? e porto anche i pasticcini?
buona domenica ml!
sì, credo che a chiunque capiti di restare folgorato da un ricordo improvviso, e allora si astrae dall’acqua che trabocca, dal frigo spalancato che boccheggia, dal bollitore che sibila 🙂
ciao,
ml
(grazie per il caffè ristoratore)
Quando leggo un tuo post o un tuo commento mi viene un sorrisone! È come una coccola!
Ma prego! Speriam fosse buono!
Ohh, il mio ego gongola 🙂
Date: Sun, 10 Apr 2016 14:05:29 +0000 To: agilulfo_@hotmail.it
Mi tocca ammettere che è uno dei rumori che preferisco: il vapore che esce dal bollitore. Per i brutti ricordi è una rottura, restare imbambolati a pensarci su, in compenso una buona tazza di tè risolve tante cose.
V, pensa che io accendo, poi mi allontano e aspetto di essere richiamato dal fischio imperioso 🙂
ml
… a volte la cornice descrive perfettamente il quadro che non c’è…
( mammamiachebellerighe!)
Questo è un complimentone, anzi due, vista la parentesi
Grazie,
ml
inevitabile farlo!
prego… 🙂
🙂
Date: Mon, 11 Apr 2016 07:11:37 +0000 To: agilulfo_@hotmail.it
Bellissimo. Essenziale, perfetto. Non manca niente.
Una vita e un romanzo (non) scritto in poche righe.
il romanzo è merito di chi legge.
sei sempre gentile, Paolo. Grazie
ml
Già. Mi piace la scrittura che lavora per sottrazione e lo fa con arte. Invoglia e libera il lettore. La lettura diviene poesia a due voci. Ancora complimenti per l’incisività, la forza.
scrittura per sottrazione, una definizione particolarmente indovinata 🙂
Date: Mon, 11 Apr 2016 08:26:51 +0000 To: agilulfo_@hotmail.it
Bella questa tua pagina, ml, che descrive una cornice in modo molto potente.
Ognuno poi dipinge il suo quadro.
Anche il sibilo lacerante del bollitore non distacca dal ricordo che ti fulmina improvviso a tradimento e non ti lascia scampo.
E’ così, sì sì.
Tu sai far giungere tutto in poche righe.
Grazie.
Buon lunedì:)
gb
sì, il fischio sempre più lacerante e inascoltato del bollitore dà la misura del progressivo estraniamento del protagonista, assorbito totalmente da un ricordo, che solo lui sa quale sia.
grazie gb, buona giornata a te
ml
quel fischio lacerante sempre più è il suono dell’estraniamento, che cresce fino a divenire totale, del protagonista.
solo lui sa quale ricordo lo abbia preso nella sua rete e lo abbia incatenato.
un abbraccio, ml
sei bravo anche nei racconti brevi che non sono facili
gb
🙂
Date: Mon, 11 Apr 2016 11:52:40 +0000 To: agilulfo_@hotmail.it
tu, poi, in una tua replica a un commento scrivi “sulla stufa il cibo sembra più buono”
il tuo amore per la casa, ml
e allora quel fischio del bollitore lacera meno
buona notte
🙂
gb
sì, allora il fischio quasi tace.buongiorno a te, gb
Date: Mon, 11 Apr 2016 22:30:57 +0000 To: agilulfo_@hotmail.it
ho dovuto cercare calore dopo aver letto questo tuo scritto
e l’ho trovato in queste tue parole “sulla stufa il cibo sembra più buono”
il fischio del bollitore stava lacerandomi troppo troppo nel silenzio di questa mia notte
tu sai, ml, che io leggo e rileggo e ogni volta qualcosa mi colpisce di più di più
gb:)
un sorriso
Date: Tue, 12 Apr 2016 00:18:31 +0000 To: agilulfo_@hotmail.it
proposta: scriviamo un post sull’età (delle cose, delle persone, di quel che vuoi, senza copiare se lo hai già fatto), ti va bene per pubblicarlo mercoledì mattina? poi giochiamo alle differenze…
intendi che non posso utilizzare cose già scritte? va bene, la tua proposta mi solletica, spero di fare in tempo per mercoledì mattina 🙂
ml
È il ricordo che diventa sempre più lacerante. Il fischio si accorda sui pensieri, come lo sapesse. Così, per me.
ottima la tua lettura. Aggiunge un tocco che chiude un cerchio.grazie luci.ml
Date: Mon, 11 Apr 2016 22:13:24 +0000 To: agilulfo_@hotmail.it
P.s. La roba cotta sulla stufa sa di amore e di casa. È bella.
sì, è tutta un’altra cosa 🙂
Date: Mon, 11 Apr 2016 22:14:37 +0000 To: agilulfo_@hotmail.it