Claudio solleva le braccia, le unisce sopra la testa e osserva la propria ombra che si proietta laggiù tra i fiori. Vorrebbe tuffarsi in quel mare giallo che non è Cina ma campo di colza. Resta istanti sul bordo del dirupo come un tuffatore sul trampolino prima del tuffo. Tuffarsi, immergersi, confondersi nell’odiato colore tanto simile a lui. Al mattino allo specchio la vede e gli sembra di sentirla la bile che sale inarrestabile, gialli i suoi occhi, gialla la pelle. Tuffarsi e svanire in quel modo al mondo senza lasciare traccia.
Istanti, poi le braccia ricadono inerti, l’attimo è passato. Rinuncia a quella morte improbabile e rassegnato accetta il breve tratto di vita che ancora gli manca.
Quando ripassa di lì la colza è ormai sfiorita.
caspita….. tristezza stavolta…
però a me piace tanto il giallo e i campi gialli fioriti… e i girasoli!
Sì, triste, ma per fortuna è solo una strana suggestione scaturita da una troppo lunga osservazione della mia ombra nella foto. 🙂
Ciao Ale
ml
uhhh! sei tu! eheh!
ciao ml!
Ciao a te 🙂
Date: Fri, 13 May 2016 14:19:21 +0000 To: agilulfo_@hotmail.it
A volte la bellezza della natura può rendere più sopportabile la bruttezza e la disperazione della vita…
Sì
, il senso del breve racconto è quello, annullarsi e annegare le proprie disgrazie in mezzo a quei fiori.
Ciao Remigio
ml
Capperi! non so perché, ma ho immaginato subito che fossi tu l’immaginario protagonista di questo post…non capisco…
Sempre bello leggerti.
Un saluto.
No, un momento, protagonista solo della foto. Facendo i debiti scongiuri sto bene di salute 😉
Ciao Sabina
ml
Ma certo, scusami! Mi sono espressa male, in verità era il personaggio della foto quello cui mi riferivo.
Mannaggia a me!
😦
lo avevo immaginato, ma ho voluto scherzarci un po’ sopra 🙂
Date: Sat, 14 May 2016 11:31:36 +0000 To: agilulfo_@hotmail.it
Dimenticare la “bile” (e quello che la provoca!) e tuffarsi tra i fiori! Un bel modo di rigenerarsi!
Ecco, il tuffo nel giallo come un dimenticarsi di se’ e rigenerarsi. Mi piace la tua lettura.
☺️
ml
Grazie 🙂
Un sorriso a te
Peccato sia già sfiorita.
E’ la brevita’ della bellezza 🙂
ml
Perdonami se divago, ma quel “odiato colore simile a lui” mi ha fatto pensare a quando, da bambina, mia nonna mi diceva:
“Nanòn, incò tse culòr mòfa, và fora a giughèr che te ciap un po’ ed sol”
“Tesoro, oggi sei color muffa, vai a giocare fuori che prendi un po’ di sole”
e io in quei campi a giocare ci andavo subito perché l’idea di essere color muffa mica mi piaceva…
..e non e’ un divagare il tuo, e’ un immergersi nel colore della colza 🙂
(Nanon e’ davvero bello!)
Ciao Ste’
ml