
by c.calati
Inanello laghi come un’ossessione per le perle da infilare all’ago per farne una collana. Ogni lago ha il suo splendore da sfiorare andando al ritmo dei pedali Continua a leggere
by c.calati
Inanello laghi come un’ossessione per le perle da infilare all’ago per farne una collana. Ogni lago ha il suo splendore da sfiorare andando al ritmo dei pedali Continua a leggere
by web
Quanta nebbia. Non che gli dispiacesse, a lui la nebbia faceva l’effetto di un indumento supplementare, ma questa aveva la consistenza di un cappotto siberiano, di quelli lunghi fino alle caviglie e con il collo di coniglio. Per ora era un cappotto ancora appeso alla sua gruccia, la nebbia la stava guardando dai vetri della cucina, bevendo un latte tiepido generosamente allungato con del rum. Doveva trovare la giusta gradazione di grigio, per questo fissava la nebbia. Continua a leggere
by c.calati
A galoppare su e giù per colline e laghi, rocce rosse e foglie gialle, viene una fame che non basta certo una barretta d’energia. Dall’alto delle betulle ventose piombiamo sul paese a valle come cavallette in un campo di granoturco o poiane su topini inermi. Continua a leggere
c.calati
Al di là delle foglie che rattrappite tremano alla prossima caduta c’è ancora estate, appena oltre la strada. Basterebbe uno sguardo indietro al cielo a far tornare nera la mia barba. Continua a leggere
by c.cal
Sì, ti avrei raccontato di Rada, che nonostante il nome non è una florida croata ma un bosniaco bizzarro incontrato in cima a una collina d’Istria, sai quando arrivi su senza più fiato e la testa un poco allucinata, lo vedi che si sbraccia e ti sembra che aspetti solo te. Continua a leggere
by c.calati
Aveva finestre che davano sulla piazzetta che ribolliva di voci nei giorni di mercato come vino nei tini, altre che erano circondate dall’edera e lambite dalle foglie del nocciolo tanto da illuderti di vivere in un bosco, e balconi che si affacciavano sull’aperta campagna, le Alpi a far da sfondo, le risaie verso sud poco oltre lo sguardo, pronte alla mietitura. Continua a leggere
by c.calati
Quando si fa buio il cielo mi muovo per casa silenzioso, passi felpati e gesti morbidi, taccio per non disturbarmi, cerco di essere un lago di quiete che protetto dai monti si appiattisce in un sonno senza onde.
Ma queste stanze a una cert’ora si accendono di suoni come lampadari scintillanti. Continua a leggere
by c.calati
Potrebbe essere mio padre questo signore rubato a un’istantanea di scena, il viso scarno, il naso, verosimile la giacca anche se questo tipo ha il bavero distratto, lui sempre impeccabile, il panama no, troppo stravagante, Continua a leggere