Archivio | marzo, 2017

il tuo maledetto vizio di scrivere!

29 Mar

by c.calati

 

 

Il tuo maledetto vizio di scrivere!, mi urli dietro mentre m’allontano.
Come darti torto?
L’unico tuo errore non è nell’affermazione ma nel tono, che me lo gridi come avessi scoperto in me i passi dell’assassino, quando la stessa frase avresti dovuto buttarla lì col frivolo distacco dello psichiatra, che dissocia la diagnosi brillante dai patemi del malato. Continua a leggere

notte di Natale in Pediatria

25 Mar
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by c.calati

 

 

 

Ho scelto io questo turno di lavoro poco ambito. Ero convinto che mi avrebbe fatto bene starmene occupato. Ora sono pentito. Il reparto è diventato troppo tranquillo, inanimato, l’ambulatorio s’è svuotato ed anche il telefono ha cessato di squillare. È come se per Natale la gente avesse firmato con noi una tregua, così mi sento una sentinella inutile Continua a leggere

note a margine della campagna francese

22 Mar

by c.calati

 

 

Le siepi di rovi e di rosa canina che separano un verde dall’altro, la pietra calcarea tra ocra sbiadito e marrone biancastro, che uguale ritrovi nelle rocce lontane e nelle scaglie impilate ai muretti che a secco ti corrono a lato in un precario equilibrio che regge da secoli, i platani alti che fanno ombra al sentiero che segue il canale Continua a leggere

ci sono luoghi

19 Mar

by web

Ci sono luoghi dove arrivo errando, come Colombo con le Indie. È un’America ogni volta. Ci sono luoghi che non mi appartengono, una nuca nuda per esempio Continua a leggere

per punito

16 Mar

photo by c.calati

 

 

 

 

 

Su, a letto!

Ma non per punito!?, affermavo, esclamavo e interrogavo allo stesso tempo, cercando chiarezza negli occhi e nella bocca di chi mi stava intorno.

E loro subito ridevano.

Io m’incupivo, non m’importava di abbandonare il gioco o l’ascolto delle chiacchiere in cerchio degli adulti, ma era fondamentale per me sapere la motivazione di quel perentorio invito a letto. Continua a leggere

lettera dubbiosa dei narcisi

13 Mar
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by web

 

 

Il nome m’evoca un’epoca remota e luoghi scomparsi dalla geografia della memoria pur esistendo ancora ma ormai diversi da se stessi, i laghi dei dintorni, Pusiano, Monate, Ghirla e le montagnole della domenica, il Sacromonte, il Ghisallo, Pian dei Resinelli. Forse non ci sono più i narcisi, noi li raccoglievamo a mazzi Continua a leggere

uomini e cani

10 Mar

by t.legger

 

 

Mi capitava di incrociarlo sullo stradone tra Strambino e il Grevellino, non sapevo chi fosse ma mi colpivano la capigliatura argentea e l’aria pacifica con cui pedalava su una bicicletta da passeggio, io sempre a pestare sui pedali come volessi distanziare la mia ombra. Non lo conoscevo eppure ci scambiavamo un cenno di saluto, io un movimento secco del mento lui un elegante arco a mano aperta. Continua a leggere

altri uomini

7 Mar

by c.calati

 

 

In tutta la vita non ho mai avuto particolari attitudini a fare altro da quello che ho fatto. Mi manca la manualità dell’artista o anche solo dell’artigiano, non ho passione per la scienza, non fa per me il fuoco sacro che spinge a battere nuove vie, e anche la mia cultura è un colabrodo di lacune. Continua a leggere

inverno inoperoso

3 Mar
by c.calati

by c.calati

 

 

 

L’inverno mio operaio per una volta è fermo.

Tacciono le sgorbie, non gira il tornio, riposano ciliegio e cirmolo sbozzati a grandi ciocchi che mi limito a sfiorare, come vi leggessi in braille coi polpastrelli ciò che non saranno.

C’è un piacere sottile, che rasenta pace e tristezza, nel sottrarsi alla mietitura delle emozioni, lasciarle lì, appese al cuore o ben visibili all’esterno, senza il mio tocco che le faccia vive. Continua a leggere