
by c.calati
Da qualche giorno, salendo le ultime pietre dei gradini per andare a dormire, giusto al fondo della scala, mi trovo faccia a faccia con un gruppetto d’anatre. Le guardo e, sarà il torpore del sonno o il vapore del whisky, le vedo ogni volta differenti, ora animate, come in viaggio, ora in legno quali sono ma con ancora una parvenza vitale. E la mia mente balenga ecco che ogni sera imbastisce giochetti sciocchi di parole, abbozzi di storielle, richiami di memoria, fantasie, scemenze. Continua a leggere