Archivio | Maggio, 2017

storielle d’anatre

30 Mag

by c.calati

 

 

 

Da qualche giorno, salendo le ultime pietre dei gradini per andare a dormire, giusto al fondo della scala, mi trovo faccia a faccia con un gruppetto d’anatre. Le guardo e, sarà il torpore del sonno o il vapore del whisky, le vedo ogni volta differenti, ora animate, come in viaggio, ora in legno quali sono ma con ancora una parvenza vitale. E la mia mente balenga ecco che  ogni sera imbastisce giochetti sciocchi di parole, abbozzi di storielle, richiami di memoria, fantasie, scemenze. Continua a leggere

silenziosi passano i lettori notturni

26 Mag

photo by c.calati

 

 

Capita a volte, è successo anche questa notte, me lo ha detto wp, che qualcuno attraversi in silenzio le mie pagine. Non alludo a quelli che, attratti da qualche titolo equivoco, ciao bella figa o vedo nudo, restano poi delusi dal contenuto assai diverso dalle attese. No, mi riferisco ai pochi, misteriosi e taciturni, che entrano incerti o già sicuri, sapendo per intuito o conoscenza cosa troveranno, entrano e stanno, sfogliano quasi l’intero zibaldone, si soffermano su vecchi brani sepolti dalla polvere. Continua a leggere

il tasso della discordia

24 Mag
foto

by c.calati

 

 

Era poco più di un cespuglio quando siamo approdati qui l’altro ieri e sembra ieri che ho dovuto segargli un ramo perché ormai era cresciuto fino a impedirci il passaggio alla scaletta verso il prato basso. Ora è alto quanto la casa e folto come la capigliatura della Medusa, un intrico di rami che vanno dall’erba al cielo in un verde intenso di piccole foglie fitte. Il tasso  è diventato negli anni un crocevia non sempre pacifico per gli animali che bazzicano in giardino. Continua a leggere

sono partito da lontano

22 Mag

foto

 

 

Solo mia sorella, l’archivista di famiglia, poteva scovare questa foto. Continua a leggere

omaggio alla mia sorella di maggio

19 Mag
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by d.calati

 

 

Mia sorella è fatta così, quando la si festeggia finisce col fare lei regali a noi, collane di famiglia alle nipoti e a noi fratelli un libretto fotografico redatto e scritto da lei stessa dov’è racchiusa la sua passione per il Sahara, le mille volte di sole e sabbia con Aldo su e giù per il deserto alla ricerca di sempre nuove pitture rupestri, il calore dei Tuareg, il fascino degli spazi sconfinati.

Così oggi sfoglio questo suo prezioso dono e cedo le parole a lei.

foto (4)

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W massimolegnani

16 Mag

 

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by c.calati

 

 

Ieri, sarà stato il cielo terso da finalmente primavera o la colazione ricca di gola e pancia, ma mi sentivo pronto a qualche minima impresa, di quelle non da annali memorabili ma che comunque ti sistemano la giornata. Ho fiutato i quattro cardinali, in quale direzione il vento gonfiasse le loro sottane rosse e ho scelto il Nord, giusto il monte dove s’ammassava qualche nuvola. Ecco, salirò a Oropa anticipando il Giro Continua a leggere

guardo i corpi delle anziane

14 Mag

by web

 

 

Stanno le anziane al parco sedute alle panchine con gli occhi acquosi e le grinze sulla pelle che nemmeno il sole stira. Nei loro volti scolpiti ritrovo la vecchiaia di mia nonna, impenetrabile la sua giovinezza, nascosta sotto una caterva d’anni. Continua a leggere

i ponti in ferro sul Ticino

10 Mag

by c.calati

 

 

Sesto, Oleggio, Turbigo, la Becca, da quando abbandona il Lago fino alla sua fine, quando s’unisce al Po da pari a pari, il Ticino ha ponti brutti e cari dalla struttura in ferro. Tutti li ho pedalati, con emozione sempre Continua a leggere

dinamica di un sogno

6 Mag

by c.calati

 

 

Sono suora di clausura, intabarrata in vesti nere e limitata in uno spazio stretto, asfittico.

Lo scenario lo conosco, è più o meno quello del giardino attorno all’ospedaletto dove lavoravo i primi tempi. Ma ci sono guardie armate senz’anima nè volto che pattugliano il confine impedendomi la fuga e filo spinato a dirmi prigionia. Continua a leggere

Alla Cavallaria

3 Mag

by c.calati

 

 

Me l’avevano detto, ha pendenze impossibili la strada, ma io pensavo a un’esagerazione, tipo i pescatori col pescato che non basta la lunghezza delle braccia, e comunque non avevo velleità di cima, mi bastava poter pedalare attorno al monte. La Cavallaria è una montagna poco pretenziosa, posta di fronte al più maestoso Monbarone e già nel nome e nell’aspetto si percepisce la differenza tra i due, uno è nobile e certi giorni assomiglia al FujiAma, l’altra è una cavalla china che pascola quieta. Continua a leggere