
photo by c.calati
Capita a volte, è successo anche questa notte, me lo ha detto wp, che qualcuno attraversi in silenzio le mie pagine. Non alludo a quelli che, attratti da qualche titolo equivoco, ciao bella figa o vedo nudo, restano poi delusi dal contenuto assai diverso dalle attese. No, mi riferisco ai pochi, misteriosi e taciturni, che entrano incerti o già sicuri, sapendo per intuito o conoscenza cosa troveranno, entrano e stanno, sfogliano quasi l’intero zibaldone, si soffermano su vecchi brani sepolti dalla polvere. Ho una strana riconoscenza per questi individui che leggono senza lasciare traccia di sé, non un like, non una parola dopo tanto leggere, sento che il loro è un silenzio-assenso, non li ho delusi e mi sembra di vederli, assorti e attenti, una mano al mento o a spostare un ciuffo invadente, un sorriso che s’accenna attorno a una battuta, una minima meraviglia per qualche parola ben inanellata. E allora faccio una cosa forse assurda, vado a rileggere quegli stessi brani, mi sforzo di dimenticare il loro autore e finisco col condividere, dimentico di me, quel piccolo stupore loro che si è posato muto tra le parole. Scrivevo bene, un tempo, e loro me lo dicono in silenzio. Grazie, amici sconosciuti, e non me ne vogliate se preferisco immaginarvi al femminile, che gli occhi di una donna leggono accarezzando con più cura le parole.
♥
un sorriso, .marta
ml
Già sono brutto maschio, se mi immagini pure al femminile sono rovinato… e anche tu non te la passi bene.
eheh, hai ragione! ho espresso in modo equivoco un pensiero che nella mia testa era lineare.
per carità, niente travestimenti 🙂
ml
è così… quando dall’insonnia si trae beneficio
🙂
(sono stupefatto, era un po’ che non entravo da te. entro, leggo, dico la mia, torno da me e ti ritrovo qui! bella coincidenza temporale)
ml
e pensa che sto aprendo le notifiche solo adesso!!
se non è telepatia questa… !! ^_^
eheh, bella cosa 🙂
Di notte confini definiti quando serve, sfumati e meno aggressivi se devi capire. I vecchi post diventano nuovi, l’anima con cui vennero scritti resuscita e ti guarda. Il miracolo della scrittura è tutto qui ed è questo il motivo per il quale se un blog svanisce è morte di parte di noi.
Resto affascinato e condivido ogni parola del tuo intervento
Ciao Enzo
ml
“Scrivevo bene, un tempo, e loro me lo dicono in silenzio.”
Scrivevi e scrivi bene sempre. Credo non sia questo il motivo delle silenziose riletture. La nostalgia è nel lettore e nel silenzio delle ore di solitudine, nella certezza di ritrovare quello che già apprezzavano… Cercano la storia che forse ancora ricordano o che più è loro congeniale. Lasciati rileggere… il piacere è nostro 😉
Sei sempre benevola con me Ester.
Mi piace l’atmosfera di questi passaggi notturni che io scopro, come una rugiada, al mattino
Un abbraccio
ml
Davvero suggestiva l’idea di immedesimarti in chi ti legge e dimenticare, per un momento, chi sei…
forse è solo una forma di narcisismo per apprezzare da un’altra visuale le mie stesse parole.
Buona giornata, Remigio
ml
i passaggi taciturni spesso sono quelli più attenti forse facilitati dal silenzio della notte 🙂
Sì, è il fascino della notte 🙂
Ciao Daniela
un sorriso
ml
Anche io spesso mi chiedo chi passi in punta di piedi fra le pagine del mio blog
È una bella sensazione, quando non si tratta di quelli che entrano per sbaglio e subito richiudono la porta
🙂
ml
E’ un passeggiare leggero, con calze colorate ai piedi che vanno sulle punte per non dar fastidio e far rumore. E così sfogli le pagine più indietro nell’album dei ricordi, quelle più lontane ma che fanno sempre parte di quello che sei o vuoi essere attraverso le tue parole…
E’ un bel passeggiare 🙂
sì, li sento quei passi felpati e apprezzo il loro restare senza far rumore 🙂
ciao Tati cara,
ml
Dici bene, “restare” perché non passano e basta… mi piace immaginare queste anime che si appoggiano al muro o alla finestra, con il quaderno in mano
🙂
Si’, bella la tua immagine
🙂
no… vabbè…
ho immaginato perfettamente la scena come l’hai descritta…
belle immagini…
beh… bello anche leggere e coinvolgersi senza sentire il bisogno di manifestarsi… tenerlo per se,…
Si’, sono bei passaggi, come le tracce notturne del riccio alla ciotola dei gatti di cui mi accorgo il mattino dopo 🙂
Un sorriso, Alessia
ml
Scrivi bene anche ora. Con una consapevolezza e maturità in più forse, ma lo stile è sempre quello: chiaro, asciutto, magistrale.
E, tu non lo sai, ma hai detto grazie anche a me. 🙂
Oh, felice di saperlo 🙂
e allora ho un doppio motivo per dirti grazie 🙂
ml
Lettori silenziosi che incuriosiscono anche me. Trovo sia strano sapere di piacere a qualcuno che però non si palesa e non ha intenzione di dirtelo. Non lo trovo frustrante : )
Soddisfazione più che frustrazione: il solo lettore (lettrice?) di stanotte si e’ sciroppato una ventina di miei brani. O era de coccio oppure ha gradito 🙂
Ciao V, buona serata, spero non al lavoro 🙂
ml
ma che bella l’immagine di queste lucciole notturne che illuminano ad intermittenza i tuoi vecchi post
grazie, cambiopasso, molto suggestiva la metafora delle lucciole che rischiarano i racconti.
un sorriso
ml
Un bell’omaggio ai lettori anche occasionali ma che passano da te si fermano, si soffermano e ti apprezzano.
doveroso, direi, l’omaggio a questi lettori discreti e misteriosi
ml
non passavo da queste parti da un po’, ma ricordavo bene la sensazione di consuetudine e familiarità offerta dalle tue parole. così, mi piace immaginarmi mentre ti leggo, dolcemente cullata da un bicchiere di quel vino, e una manciata di biscotti. come se non fossi a dieta 😛
Di fronte a un bicchiere di vino, due biscotti e una lettura, la dieta, come il paradiso, puo’ attendere 🙂
Grazie per le belle parole
un sorriso
ml
non so perchè, ma qualcosa in quello che hai scritto mi ha fatto pensare alla sensazione di guardarsi sognare.
prish
Sensazione suggestiva la tua, forse dovuta ai contorni sfumati di questi lettori silenziosi, o al mio immaginarli comunque al femminile:)
In ogni caso condivido la tua sensazione
Un abbraccio, Prish
ml
Scrivi benissimo, Massimo. Adesso. Sicché m’hai fatto venire voglia di andare indietro e unirmi a quel piacere. Non sono uno, anzi “una” di quelle: ogni tanto ti leggo di notte, è vero, ma difficilmente riesco a tacere. Mi piace condividere e far giungere un segno del mio gradire. Ed è bello veder apparire nel ritmo dei giorni il marchio di un tuo nuovo scritto: racconto o resoconto, riflessione, memoria, sfogo che sia…
Anche in questa tua pagina trovo il tuo tocco onesto e nitido, forte, appassionato.
Sei libro da sfogliare e da gustare.
E son felice che lo facciano in molti.
(In fondo il vero lettore, quello che non ha un volto e vede di te solo ciò che le tua pagine lasciano trapelare, in minor o larga misura, il vero lettore, quello che assapora da lontano le tue pagine, non subisce ascendenti, è scevro da condizionamenti, né ha diritto di replica… 🙂 Il suo silenzio è qualcosa di pudico, rispettoso e vero)
Un tempo scrivevo con più facilità racconti, ora sono più riflessivo e meno fantasioso. Alludevo a questo con quella frase.
Anch’io come te tendo a esprimere a parole il io entusiasmo quando leggo un brano che mi piace, ma sento che questi lettori silenziosi sono degni di rispetto (sottoscrivo la tua chiusa)
Un abbraccio, Paolo
ml
Sono piccoli regali.
Quando li trovo, chiudo gli occhi e mi rivedo, cerco cosa provavo, cosa pensavo, per ricordarmi di me com’ero allora.
C’è un piacere nella lettura notturna, si crea un’intimità tra lettore e testo, tra chi legge e chi scrive. Per noi (nota bene il noi) che scriviamo prosa e la postiamo su internet , penso sia il massimo scoprire che qualcuno ha voglia di leggerci oltre il singolo testo, in un mondo che va troppo in fretta forse non è un caso che qs cose succedano su un blog intitolato “orearovescio”
p.s ho usato il noi , come forma di nostalgia dei tempi andati, perché di racconti non ne scrivo più, anche se a volte mi ricordo dei vari Circhi e affini con un misto di riconoscenza e tenerezza
sì, Miriam, è proprio questo il senso quando dico che provo riconoscenza per il loro risalire come salmoni di brano in brano.
un caro saluto
ml
PS il fatto che usi il presente mi fa bene sperare 🙂
sì indubbiamente regali.
simpatica la tua visuale che li trasforma in un amarcord.
ciao Stè
(peccato per Kimi)
ml
mi hai scoperto! Sì lo ammetto il mio silenzio è sempre comunque assenso.
eheh Grazia, non so se il tuo passaggio notturno sia autentico, ma certo è verosimile, auspicabile e rispondente alla mia idea di di lettore notturno silenzioso.
ti abbraccio
ml
Io invece quando capita sono curiosa, vorrei sapere chi è, perché si è soffermato proprio lì, cosa ci ha trovato, se gli è rimasto addosso qualcosa.
ma il più delle volte wp non mi fornisce elementi per risalire alla fonte (il refer è vago)
e poi a me piace il fascino del mistero, più dell’appagamento della curiosità
ciao 🙂
ben approdata qui
ml
Ogni tanto mi visualizzano dalle Americhe e mi chiedo: “Ma come ci sono capitata lì?”
…Attraverso la tua filiale americana, la Lallib International Corporation
🙂
ml
Noi esseri umani siamo oltre ciò che siamo…
siamo dotati di sensibitá così grandi da riuscire a cogliere l’essenza di certe sensazioni e percezioni, che soltanto chi ha maestria con le parole può riuscire ad esprimere.
Hai reso molto bene l’idea. Un’idea vera, generata anche da una percezione e soprattutto un’idea che hai saputo decorare con un pizzico d’immaginazione tua personale.
È stato bello leggere questo post
Grazie per queste parole sentite..da silenziosa lettrice notturna 🙂
Un sorriso di benvenuta
ml
Faccio lo stesso. È bello rileggermi nelle scelte di altri
Sì è quasi un’acrobazia, ti leggi da dentro e da fuori contemporaneamente:)
Ciao Elle
ml
Verissimo! Una capriola… Ma di quelle sott’acqua che vengono un po’ storte
..e ci si diverte lo stesso 🙂