il torto della tortora, la grazia della gazza

16 Giu
foto

by c.calati

 

 

 

Torno sull’argomento, perché mi preme capire che cosa faccia la differenza tra simpatia e antipatia. In fondo sono due uccelli simili, stessa taglia, entrambi semi-domestici nel senso che non temono l’uomo e preferiscono i giardini ai boschi, medesimi spostamenti a breve raggio. Eppure per la tortora ho un’avversione viscerale, per la gazza fascino a pelle (e piume), forse perché la prima ha quell’aspetto da casalinga grassottella con indosso l’eterno grembiulone grigio delle pulizie, mentre l’altra ha un’eleganza semplice e curata, sai quelle donne che sembrano appena uscite da una boutique pur vestendosi alla Standa.

Ma non è solo questione di abbigliamento. Intanto il volo della gazza è un’onda armonica, un variare di continuo, con grazia, altezza e direzione nell’aria con raffinati colpi di timone, la tortora è scomposta, grossolana nel muovere le ali e poi ha un gorgheggio stridulo mentre vola, come non potesse fare a meno di annunciare il proprio arrivo, petulante. E quando plana su un ramo la gazza ha il silenzio dell’aliante, l’altra è chiassosa,  sbattacchia le ali in un piccolo frastuono che mi fa pensare a un elicottero. E poi c’è questa cosa che, quando appare, la gazza sembra sempre sola, ma se resti qualche istante a fissare quello spicchio di cielo ecco che compare il suo compagno, le si posa vicino ma non sullo stesso ramo, come una discrezione dovuta. Stanno lì silenziosi a condividere uno sguardo pacato sul mondo, poi lei riprende il volo e lui aspetta che si sia allontanata di quel tanto che permetta una distanza di rispetto come il principe consorte con la sua regina, quindi la segue, la raggiunge le volteggia in volo attorno senza mostrarsi petulante. E così vanno da un albero all’altro in brevi voli, tra l’armonico e il giocoso, come una coppia collaudata che ancora conserva desideri d’amore. La tortora al contrario ha sempre un compagno a ridosso delle piume della coda, ma come si posano su un ramo sono liti furibonde, beccate e colpi d’ala per futili motivi, sono una coppia accomunata dai rancori e non hanno più vergogna a tirarsi i panni in pieno ballatoio.

Però tortore e gazze, pur così diverse, hanno, nel mio immaginario almeno, un tratto in comune: sono primedonne, femmine non solo per il nome declinato al femminile, ma per atteggiamenti e vezzi. Il tortoro e il gazzo sono relegati a comprimari, sai quelli che a teatro stanno sulla scena unicamente per far da spalla alla protagonista. E su un eterno palcoscenico stanno questi quattro attori, a recitare ciascuno la sua parte secondo i ruoli che attribuisco loro dal terrazzo.

 

 

41 Risposte a “il torto della tortora, la grazia della gazza”

  1. lamelasbacata 16 giugno 2017 a 21:49 #

    Che quadretto divertente e irresistibile hai disegnato! Pur non amando né gazze né tortore, troppo prepotenti le prime e stupidotte le seconde, mi hai affascinato con le tue acute osservazioni dal balcone. Ti immagino ad osservarle sornione come un gatto 😉

    • massimolegnani 16 giugno 2017 a 22:49 #

      eheh, sì le osservo e mi diverto a immaginarle umane 🙂
      che sia una buona notte, Mela
      ml

      • lamelasbacata 16 giugno 2017 a 23:03 #

        Anche per te sognatore a pedali 😉

  2. massimolegnani 16 giugno 2017 a 23:12 #

    grazie, “sognatore a pedali” mi piace assai 🙂

  3. Ghiandaia blog 17 giugno 2017 a 06:08 #

    Conosci la ghiandaia? Da bambina la tenevo sul balcone e ripeteva le parole come un pappagallo.

    • massimolegnani 17 giugno 2017 a 10:03 #

      la vedo ogni tanto che guizza al limitare del bosco. Non avevo idea che fosse addomesticabile, simpatica davvero 🙂
      ml

  4. Giuliana 17 giugno 2017 a 07:50 #

    per la verita’ la pavida tortorella e’ estremamente feroce e crudele per essere un grassoccio uccellino apparentemente innocente, la gazza, invece, e’ solo rumorosa e appariscente nella sua eleganza. Anche a me piace di piu’, ma forse perche’ e’ attirata, piu’ di altri uccelli, da cose colorate e luccicanti. Proprio come me 😄

    • massimolegnani 17 giugno 2017 a 10:06 #

      sì, sono così come le descrivi, e poi simpatia o antipatia è questione soprattutto di pelle, anzi in questo caso..di piume 🙂
      ciao Giuliana
      ml

      • Giuliana 17 giugno 2017 a 12:47 #

        ormai convivono, qui in citta’ “culo e camicia” con i piccioni 😄😄😄

      • massimolegnani 17 giugno 2017 a 13:38 #

        per fortuna qui in campagna ce ne sono pochi e i pochi se ne stanno attorno al campanile e non occupano le piante 🙂

  5. paginadiester 17 giugno 2017 a 12:37 #

    “… a recitare ciascuno la sua parte secondo i ruoli che attribuisco loro dal terrazzo…” è vero che siamo noi a decidere il copione, ma in effetti il loro comportamento è determinante. Non conoscevo le usanze raffinate della gazza: fra i palazzi di città c’è poco modo di osservarli, perché volano più in alto! Non sospettavo tutti questi rituali che pure ci sono, indipendentemente da come li interpreti. Piacevolissime scoperte e simpatica lettura. Grazie!

    • massimolegnani 17 giugno 2017 a 13:34 #

      sì, soprattutto il rituale del volo distanziato è la norma tra le gazze, lo trovo un comportamento simpatico, discreto, istruttivo, dovremmo adottarlo anche noi umani, lasciare spazio all’altro, evitare di “presenziare” a tutti i costi 🙂
      ciao Ester, buona giornata
      ml

  6. yourcenar11 17 giugno 2017 a 15:57 #

    Dopo aver letto la tua sceneggiatura, guarderò con altri occhi le gazze che di tanto in tanto vengono a far visita al mio giardino. Certo, ci sono – onnipresenti – anche le tortore, ma ora m’incuriosisce di più il comportamento della gazza e soprattutto della coppia, in particolare il maschio che si mantiene a breve distanza dalla sua compagna!

    • massimolegnani 17 giugno 2017 a 17:43 #

      Naturalmente potrebbe essere la femmina quella che compare in seconda battuta, ma mi piace credere che sia il maschio a seguire con discrezione la sua compagna:)
      Ciao Cristina
      ml

  7. newwhitebear 17 giugno 2017 a 17:35 #

    beh! condivido la tua diagnosi. tanto insopportabile la tortora con quel verso sgraziato e quella livrea grigio marrone, tanto affascinante è la gazza con quel piumaggio blu nero lucente.
    Ma forse è istintivo questa avversione per l’una e la empatia per l’altra.

    • massimolegnani 17 giugno 2017 a 17:47 #

      Hai ragione, piumaggio e voce fanno la differenza e probabilmente condizionano il nostro giudizio globale su di loro 🙂
      Ciao GianPaolo
      ml

  8. Marco Torracchi 17 giugno 2017 a 18:28 #

    Uno per la tortora ci vuole, anche solo per mera statistica. Quindi, vai tristissima tortona che non ti considera nessuno, vien qui da me che ti consolo… e la gazza prima o poi l’arrestano per furto!

    • massimolegnani 17 giugno 2017 a 18:37 #

      Lodevole il tuo prendere le parti della tortora
      Però la gazza è accusata ingiustamente, sappilo 🙂
      Benvenuto (scrivevi su scrivi.com, macchinadelpopolo?)
      ml

      • Marco Torracchi 17 giugno 2017 a 19:15 #

        si e tu pure!
        Il mondo è pieno di gente in galera senza aver compiuto il fatto… (me lo ha detto la tortora)

      • massimolegnani 17 giugno 2017 a 20:44 #

        Ma tu guarda, ci si ritrova!
        ma la gazza, colpevole o innocente, in galera non ci va (diglielo a quella pettegola)
        Un abbraccio

  9. elettasenso 18 giugno 2017 a 15:58 #

    Meraviglioso sguardo volatile e svolazzante. Tu sai proprio ” vedere ” e non solo guardare.
    Complimenti
    Eletta

    • massimolegnani 18 giugno 2017 a 20:07 #

      Grazie. Credo che la tortora la pensi diversamente, guardo troppo e vedo difetti che non ritiene di avere 🙂
      Buona serata, Eletta
      ml

  10. Tati 19 giugno 2017 a 09:20 #

    … e ieri, sulla stradina tra la bialera e i campi, rientrando a casa, ha attraversato la strada una gazza, giuri zampettando e non in volo… l’ultimo pezzo ha fatto un saltello per nascondersi nell’erba alta del capo, piegando le ali e tirando giù la coda… sembrava si fosse alzata il vestito! E’ stato un gesto meraviglioso… e non potevo evitare la condivisione.
    🙂

    • massimolegnani 19 giugno 2017 a 11:14 #

      ecco, oltre a condividere, colmi una mia lacuna, perchè la gazza a terra si comporta come la descrivi: ha quei saltelli sbarazzini e quella coda sfrontata che s’alza e s’abbassa come una gonna mossa dal vento. Niente a che vedere col passo tronfio e obeso della tortora 🙂
      grazie Tati
      ml

  11. Daniele Verzetti Rockpoeta® 19 giugno 2017 a 11:09 #

    Beh la gazza è sicuramente più elegante e maestosa della tortora quindi colpisce di più

    • massimolegnani 19 giugno 2017 a 11:18 #

      sono d’accordo 🙂
      la tortora ha l’ovvietà del quotidiano, la gazza l’originalità dei gesti che fanno l’eleganza.
      ciao Daniele
      ml

  12. le hérisson 19 giugno 2017 a 18:51 #

    no no, le gazze rubano eccome!!!

  13. Riyueren 20 giugno 2017 a 14:34 #

    Prendo anch’io le parti della tortora, anche perché è l’ultimo canto di uccelli che mi è rimasto, il canto che non ho ancora perso. Tutti gli altri sono ormai memoria, Sono felice quando le sento, altrimenti il cielo per me sarebbe solo silenzio.

    • massimolegnani 20 giugno 2017 a 20:59 #

      Se la tua motivazione e’ questa, non posso che essere dalla tua parte (finalmente tortore che fanno qualcosa di buone:))
      ml

      • Riyueren 20 giugno 2017 a 21:15 #

        Ricordo un viaggio a Gaione,nel parmense: mai sentito un simile caos di tortore, erano tantissime, ovunque…io camminavo felice sotto quel cielo affollato di suoni (non armoniosi, certamente, ma com’era bello sentirli!).

      • massimolegnani 20 giugno 2017 a 23:02 #

        lì dovevano essere splendide e poi non si confrontavano con uccelli più belli 🙂

  14. alessialia 19 luglio 2017 a 18:30 #

    Sei unico! Hai creato metafore e immagini di vita descrivendo ina tortora e una gazza!
    Bello l’accostamento alle donne… ora immagino la gazza come quelle donne che si alzano dal letto tutte a puntino a giustino…
    Bel quadretto!!!

    • massimolegnani 19 luglio 2017 a 20:33 #

      pero’, per come la vedo io, quelle donne si alzano tutte a puntino perche non hanno bisogno del trucco per essere carine sanno ridere di essere tutte spettinate 🙂
      Un sorriso e un grazie, Alessia
      ml

      • alessialia 9 agosto 2017 a 01:54 #

        Massiiiiii!!! Scusami ma non sono piu entrata… vado in giro… e al mare! Torno a leggere qui a settembre…! Baciii

      • massimolegnani 9 agosto 2017 a 11:30 #

        buon mare, Alessia, te lo meriti 🙂
        I racconti da qui non scappano, ci saranno ancora al tuo ritorno 🙂
        ti abbraccio
        ml

      • alessialia 9 agosto 2017 a 14:29 #

        Non riesco piu a mettere il like ad alcuni commenti… boh!
        Grazieeee! Buon agosto anche a teee!

      • massimolegnani 9 agosto 2017 a 15:11 #

        sono i misteri di wp, ma è una preoccupazione marginale perchè io so comunque la tua approvazione 🙂
        che sia un buon agosto per entrambi 🙂 🙂

      • alessialia 9 agosto 2017 a 15:40 #

        😘😘😘

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