Archivio | agosto, 2017

il giro è finito

30 Ago

by c.calati

 

 

Sono arrivato a metà mattina in un paesone della Bassa battuto dal sole e dal silenzio, poca gente in giro, negozi in ferie. Mentre cercavo ombra e una panchina da rifiato, mi sono imbattuto in questa statua. Una folgorazione. Sono io questo ciclista di ferro e ruggine, io queste giunture metalliche che sembrano sul punto di cedere ma cigolando ancora tengono, io questa ferraglia riciclata Continua a leggere

notturno canavese

27 Ago
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by c.calati

 

 

 

Tace il mondo attorno, ma ascoltarlo non è controsenso al verbo, tanti tenui suoni formano il silenzio. Vibrazioni. Continua a leggere

tu te lo ricordi il cielo di quel giorno?

12 Ago

c.calati

 

 

Quale giorno?

Ecco, è proprio questo il punto, il cielo lo vediamo ogni giorno, incombe sulle nostre teste o ci risucchia in alto, ma noi non ci badiamo più che tanto, lo diamo per scontato e non lo leghiamo a quanto ci sta accadendo in un momento particolare, topico. Continua a leggere

lezioni di viaggio

9 Ago
foto

by c.calati

 

 

Partire è un po’ imparare, ha detto qualcuno. Non l’ha detto? Bè, avrebbe dovuto, perché nel viaggio c’è sempre da imparare. Osservo il pannello in cui, appena tornati, avevamo raccolto cartoline, foto, mappe, impressioni  di venti giorni vissuti fuori dall’ordinario. Sarà passata una decina d’anni, il pannello è ormai sbiadito come pure la precisione dei ricordi, ma quello che resta nella memoria è il viaggio per antonomasia, l’autonomia delle risorse, occhi, muscoli e stupore, l’originalità delle intenzioni, lasciata l’auto al limite del mare sulla costa tedesca proseguire in bicicletta usando le isole sparse nel Baltico, Rugen, Bornholm, Gotland come punti d’appoggio per andare dalla Germania alla Svezia. È assumere l’imprevisto come norma, nessun traghetto prenotato, tanto per due bici il posto c’è sempre, nessun pernottamento fissato prima di partire, che le tappe saranno in funzione delle gambe e dell’ambiente, se bello o deludente. Continua a leggere

domani smetto (racconto lungo per l’estate)

4 Ago

by c.calati

 

 

 

Tolsi il grembiule, persi qualche istante a darmi una sistemata ai capelli, odio l’eterno cespuglio che ho in testa, e mi precipitai fuori correndo. Arrivai sul portico trafelata. Mi bloccai piena di sconcerto di fronte a quel signore che…ma lei, ma lei.., gli gridai come fosse stato lontano, mentre mi stava ormai a pochi metri. Si era appoggiato alla staccionata e fumava, per nulla turbato dalla mia comparsa. Ora gli potevo vedere la lunga cicatrice che attraversava la guancia destra. Anche la cicatrice, non è possibile! Ma lei.. ma lei… Ero troppo sbalordita per riuscire a proseguire. Lui mi guardava, impassibile, mentre facevo ancora qualche passo incerto verso di lui.  Continua a leggere

smalti

2 Ago

by web

 

 

 

A sera dipingeva con cura le unghie di un rosa brillante a nascondere la nera corrosione di un lavoro infame. Continua a leggere