Archivio | dicembre, 2017

terra madre

30 Dic

lo ripropongo da creandoutopie.wp

CREANDOUTOPIE

by web

Quando fu il suo turno, afferrò anche lui una manciata di terra. Umida e fredda, la tenne stretta nel pugno come a scaldarla e all’ultimo istante, anziché spargerla nella fossa, se ne riempì le tasche del cappotto, quasi furtivamente.

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acquerello d’appena prima di pranzo

28 Dic

by lepastelblue.wordpress.com (grazie)

 

 

Il fumo dai comignoli va a spandersi sui campi, una nuvola lanosa cancella il profilo alla collina, la pioggia lava la neve, briciole di pane sparse sul terrazzo per il becchettare infreddolito di cince e passeri, lo scheletro invernale degli alberi. Continua a leggere

circo di scrittura

26 Dic

by web

 

 

 

A volte è una cavalla, la parola, che agile volteggia in tondo sotto il tendone. Sul suo dorso scuro piroetta una ballerina per lo stupore di un pubblico bambino. Raccoglie applausi l’uomo in cilindro e rosso frac che con la frusta lunga ha scandito il ritmo del galoppo come fossero versi di poesia. Continua a leggere

A tavola

23 Dic

by t.legger

 

Qualcuno manca e sarà sempre un posto vuoto a tavola ed uno occupato al cuore. Continua a leggere

solstizio d’inverno

21 Dic

by c.calati

 

Il ventuno di dicembre è una ragazzina in altalena che ondeggia avanti e indietro  canticchiando una canzone, e gioisce e si smarrisce in quella malinconia che ancora non conosce. Continua a leggere

il filo rosso che ci unisce

20 Dic

un fragile, tenace, filo che non andrebbe mai spezzato

CREANDOUTOPIE

by c.calati

Sabato mattina, reparto zeppo di variegata umanità. Parecchio lavoro e una piccola fortuna, il buon affiatamento che ho con infermiere e mamme con cui divido queste ore. Alle mamme, che sono qui da qualche giorno, piace assistere e in qualche modo partecipare a una specie di teatrino che improvvisiamo per le stanze, che le faccia sentire ancora vive, sapere la gravità dei figli eppur trovare il tempo breve delle risa. Fabio, per esempio, a tre anni è un veterano d’interventi al cuore non sempre andati bene ed ha una mamma tenace, una Penelope che nel silenzio tesse le speranze, tesse e sorride. Così a metà del giro di reparto, che nel fine settimana perde i ritmi solenni e i gesti canonici, Laura, l’ausiliaria che sembra la Litizzetto, si presta a punzecchiarmi e a ricevere bordate in mezzo al corridoio. Motivo del contendere è il risotto col radicchio che…

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a spasso con Camilla

18 Dic
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by t.legger

 

 

Neve nei campi, un sole che ti dà un’illusione di tepore, aria frizzante e asciutta, umidità ai minimi storici. Impossibile resistere. Così, scarponi e guinzaglio, esco con Camilla. Prendiamo lo sterrato che costeggia il canale e che presto si fa sentiero, prima accanto all’acqua, poi a salire tra vigne addormentate e boschetti di gaggìa.   Continua a leggere

diario delle bugie

15 Dic

qualche volta dico la verità

CREANDOUTOPIE

by c.calati

Tu mi chiedi di raccontarti qualcosa che sia autentico, niente d’inventato, dai, ma non è facile per me che da anni mescolo memoria e fantasia, massimo e Camillo, il vero e il falso, quel che è successo e quel che non è stato. E ora, a districare il tutto è come dovessi dividere la pula dal grano e io non sono il contadino che gli bastava il gesto ampio e semicircolare a far cadere sul cemento dell’aia le due frazioni separate, provo a lanciare in aria le parole ma ricadono com’erano, pure e spurie mescolate.

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sotto la neve il grano

13 Dic

by c.calati

 

 

Finalmente si è stesa la coperta bianca sopra la campagna e il sole è una carezza luminosa. L’aspettavo come un passaggio necessario e bello. Sotto la neve il grano, mi dicevano per dare un senso alla stagione. Continua a leggere

quel che rimane

11 Dic
foto

by c.calati

 

.. è nostalgia che lenta si sfarina e fine fine si deposita, polvere sul cuore, cocaina e cenere, un po’ vitale e un po’ mortale. Non ha più una provenienza né un volto a cui rivolgersi, col tempo ha perso i connotati ed un motivo per esistere, eppure è lì, palpabile e precisa. Così di te mi resterà come una nebbia senza più un nome Continua a leggere