
by c.calati
Forse ho acquisito una minima saggezza dalla mia pendola che batte i quarti quando vuole, in un anticipo-ritardo che non è un errare ma un mantenere una vaghezza un poco anarchica a suggerire che il tempo esatto non è poi così importante. Perché il tempo non andrebbe sezionato in scadenze imprescindibili ma preso o perso secondo il proprio estro. Ero in bicicletta in questi giorni, tra Italia e Svizzera, e memore della pendola pedalavo o riposavo in funzione della pioggia, delle gambe e della fame, gli unici parametri sensati. Nessuna tabella oraria da rispettare, nessun luogo da raggiungere per obbligo programmato, solo così sono arrivato ovunque. Ogni tanto un campanile di paese a dirmi vagamente l’ora e il luogo, che tanto non li contavo per intero i suoi rintocchi e confondevo Oggebbio con Ascona.
E anche l’altro tempo, quello atmosferico, andrebbe trattato allo stesso modo, non dipendere da lui ma affrontarlo a viso aperto. Il fatto è che il meteo, ormai così meticoloso e ossessivo, rende gli uomini pavidi e immobili. Ci vuole invece un minimo di azzardo, lanciare il dado e decidere di guadare il Rubicone, non per conquistare Roma ma per sfidare l’incertezza del futuro.
Il mio Rubicone in questi giorni è stato il Ticino che ho più volte traversato e a lungo risalito fuori e dentro il lago che proprio lui rende maggiore col suo incessante apporto d’acqua. Sono stato il solito salmone che i fiumi ama percorrere controcorrente dalla foce alla sorgente, vedere il Ticino gonfio giù a Turbigo e ritrovarlo esile su a Locarno. È stato un andare sempre aleatorio, cioè tra rischio ed incertezza, eppure sempre entusiasmante, sia che ad accarezzarmi la pelle fossero timidi raggi di sole che quattro gocce di pioggia. E, come spesso mi capita, è stato un saltabeccare da un lago all’altro, come un’ingordigia fuori controllo; da Locarno salire a MonteCeneri per scendere sul lago di Lugano e poi da Porlezza arrampicarmi tra le nuvole a bambagia della Val d’Intelvi e tuffarmi a capofitto su quello di Como, quindi tornare sul Maggiore e, non ancora sazio d’acqua e di pedali, concedermi una divagazione sul lago di Mergozzo. E lì godermi finalmente al sole e al vento della riva un calice di bianco e una sigaretta che ormai il giro era alla fine.
Che magnifico modo di viaggiare!
ogni tanto mi riesce, a dispetto del mal-tempo che poi non è tanto male 🙂
ciao Alex, un sorriso
ml
Non so dire se è pi u belli il giro che hai fatto, o il modo in cui lo hai raccontato. Riesci sempre a farmi sognare …
ho cercato di scrivere con il medesimo “stordimento” provato pedalando alla ventura 🙂
ciao Pina e grazie
ml
Hai racchiuso un messaggio importante in questo testo che è – per me – come bisognerebbe vivere ogni giorno.
Mi è piaciuto tanto.
grazie Valeria, sì bisognerebbe riuscire a vivere così. Io ci riesco per qualche giorno all’anno e già ne sono contento 🙂
ml
C’è chi non ci riesce in una vita. Puoi dirti persino fortunato. E già il solo fatto che tu te ne renda conto è una fortuna.
Buona giornata!
sì, mi considero indubbiamente fortunato
buona serata a te 🙂
sì, che gettare il dado non è azzardo, ma saggezza.
è bello leggere serenità
per giorni avevo consultato il meteo cercando una finestra di bel tempo, poi mi sono stufato, ho spento tutto e un mattino, nuvoloso come gli altri, sono partito.
ciao Domenico e grazie
ml
Un piacere delicato leggere i tuoi ricami, che siano pedalate intrise di mormorio di fiume, o righe sognanti che possono fare a meno del tempo che scorre.
stare per qualche giorno fuori dal tempo è un’esperienza impagabile
grazie Franco delle belle parole
ml
il tempo metereologico e la scansione del tempo, in effetti abbiamo ormai con ambedue un rapporto falsato e stressato. molto bello il tuo racconto e mi fa tornare il desiderio di andare in bici…
sì, Margot, purtroppo spesso subiamo il tempo, in ogni sua accezione, anzichè viverlo.
felice del tuo caloroso apprezzamento
ciao
ml
(e riprendila la bici, dai)
Bisognerebbe vivere così, facendo proprio il tempo e piegandolo alle nostre esigenze. Io ci ho messo tutta la vita a capirlo ed ora finalmente mi godo i giorni con calma.
fai bene, è la strada giusta per vivere meglio 🙂
buona serata, Giuliana
ml
👍
🙂
Non hai avuto paura e sei stato premiato. Bravo tu e marameo al tempo! 😉
eheh, ho avuto una bella botta di fortuna
buonanotte Melina
ml
Se dovessimo dar retta al tempo che passa e a quello meteorologico, non ci avventurerebbe mai. Perdersi senza orari e, se succede, di prendere due gocce, non ha mai fatto male a nessuno. Meglio un raffreddore che un viso cupo. Uscire fa bene. 😊
esatto! occorre ogni tanto prendere una strada, la propria, e andare 🙂
ciao Tiziana
ml
Mica male!
già, non è stato affatto male 🙂
buona giornata Euridice
ml
Conoscendo la zona, posso proprio complimentarmi con te. Hai fatto un gran bel giro e anche delle belle salite.
Sono comunque tutti posti molto belli.
Buon Pomeriggio.
Quarc
grazie!
sì, ho scoperto bei posti, il lungolago di Locarno, raffinato in centro e curato nelle periferie con prati ben rasati fino a riva e invitanti spiaggette. come pure la vista impareggiabile sul lago di Lugano che si gode dalla salita di Gandria.
buona giornata, Quarc
ml
Trascorrere giornate intere senza programmi, oltre che piacevole è il modo di vivere la vita 🚲🚗🌼🎄🍄
..e come si riempiono in fretta le giornate senza programmi prestabiliti!
Ciao 🙂
ml
non male come giro. Il meteo? Siamo tutti meteo-dipendenti
vero! mi son deciso a partire solo quando ho smesso di consultare il meteo 🙂
ml
😀
🙂
Avere in mano il tempo e poterne godere.
Un giorno anch’io…
eheh, io gia’ ora, ma non sempre lo gestisco bene
Ciao 🙂
ml
Riesci ad esprimere tutto il fascino di questo tuo andare… e stare in certi luoghi, visti e vissuti con la tua sensibilità! 👍🏼
il “segreto” è gustarsi il mentre più della meta
🙂
ml