che poi

24 Gen
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c.calati

 

 

Che poi basta una mezz’ora di blanda nevicata per modificare il paesaggio, ridisegnare i rami, farne un intrico artistico, cambiare in biancore il fondale di cielo e campi, spargere sulle cose che vedi tutti i giorni un poco di fiaba. E allora quelle quattro foglie che si sono addormentate sui rami, dimenticandosi di morire, di colpo perdono tristezza, riacquistano una ragione per esistere, sono l’unica macchia di colore in uno scenario in bianco e nero. E ti viene da pensare che attraverseranno vive l’inverno, si confonderanno a primavera con la nuova vita, si fingeranno giovani per durare un altro anno.

34 Risposte to “che poi”

  1. lepastelbleu 24 gennaio 2019 a 10:52 #

    poeticamente perfetta…

  2. Apparentemente 24 gennaio 2019 a 11:16 #

    Quindi ,non sempre è vero che l’abito non fa il monaco

  3. cuoreruotante 24 gennaio 2019 a 11:51 #

    “Non tutto il male viene per nuocere” come si usa dire…
    Buona giornata 😊

    • massimolegnani 24 gennaio 2019 a 13:34 #

      Di male ne è venuto ben poco e tutto il resto è bene, compreso il riposo forzato
      Buongiorno a te, Cuore
      ml

  4. pino 24 gennaio 2019 a 12:01 #

    Devo dire che un albero spoglio mette un pò di tristezza. Ecco, la neve ha la straordinaria capacità di rivestirlo con questo bianchissimo abito invernale e di restituirlo, poi, alla nostra attenzione con sembianze irreali e fiabesche, nello stesso tempo. Ciao Carlo, e con questo tempo cerca di evitare il tuo passatempo preferito, altrimenti ti scambiano per un pupazzo di neve che va in bici 🙂

    • massimolegnani 24 gennaio 2019 a 13:39 #

      Vero, quell’intrico di rami c’è l’ho davanti a casa e non mi aveva mai detto nulla. È bastata una spruzzatina di neve per trasformarlo in una magica ragnatela.
      Ciao Pino,
      ml
      (eheh, non mi faccio ingannare dal sole, fuori è freddo e scanso equivoci me ne sto in casa)

  5. LaDama Bianca 24 gennaio 2019 a 13:16 #

    La neve cambia tutto, è vero.
    Cambia le cose, il paesaggio, tutto quello su cui si posa.
    Ma cambia anche la percezione che noi abbiamo del tutto.
    Io la detesto, sinceramente, e spero che qui non arrivi. Un caro saluto.

    • massimolegnani 24 gennaio 2019 a 13:42 #

      Sì è soprattutto la percezione delle cose che si modifica sotto la neve.
      Allora speriamo che non nevichi da te e nevichi ancora qui, così siamo entrambi contenti:)
      Ciao Dama
      ml

  6. Lucy the Wombat 24 gennaio 2019 a 14:18 #

    Che bellezza! Goditi la neve 😍

    • massimolegnani 24 gennaio 2019 a 15:01 #

      ha fatto un’altra spruzzata nella notte e oggi me la godo, sì
      ciao Lucy 🙂
      ml

  7. newwhitebear 24 gennaio 2019 a 19:05 #

    molto poetico il post. La magia della neve che si rinnova

  8. Sara Provasi 24 gennaio 2019 a 19:23 #

    Poetica *-*

  9. Mr.Loto 25 gennaio 2019 a 13:24 #

    Mi piace molto questo pensiero… la vedo un po’ come la metafora delle nostre anime che, anche quando invecchiano, si confondono tra le nuove per vivere quante più primavere possibili….

    • massimolegnani 25 gennaio 2019 a 13:38 #

      sostenevo pochi minuti fa, in un intervento su un altro blog, che il lettore aiuta a vedere sfumature nelle nostre parole di cui noi stessi scrivendole non ci eravamo resi conto. Il tuo commento ne è un esempio lampante: condivido assolutamente la metafora di cui parli, trovo che sia il vero motivo (inconscio!) per cui ho scritto quel paragrafo e mi meraviglio che io non ne fossi consapevole.
      perciò ti ringrazio, oltre a darti il benvenuto 🙂
      ml

  10. elettasenso 25 gennaio 2019 a 16:24 #

    Pura poesia quella della neve. E la tua di saperla – così egregiamente – leggerla

    • massimolegnani 25 gennaio 2019 a 17:29 #

      Leggere la neve, che verbo significativo hai usato!
      Grazie Eletta
      un sorriso
      ml

  11. Ghiandaia blog 26 gennaio 2019 a 08:25 #

    Tanti si fingono giovani con vari trucchi, ma non sono vivi come io sono le foglie rosse e verdi sotto la neve. ❄ 🌨🍂🍃

    • massimolegnani 26 gennaio 2019 a 13:28 #

      vero, e come quelle poche che sopravvivono sugli alberi
      ciao Lucia
      ml

  12. Miriam Sol 27 gennaio 2019 a 01:38 #

    che belle le ultime righe … mi hai fatto pensare a un libro per bambini intitolato Bandiera scritto da Mario Lodi tanti anni fa. Bandiera era una foglia che voleva sopravvivere all’inverno, era un libro poetico come qs tuo brano.

    • massimolegnani 27 gennaio 2019 a 01:48 #

      non conosco la favola di Lodi ma mi fa molto piacere il tuo accostamento.
      buonanotte Miriam
      ml

  13. Stefi 27 gennaio 2019 a 17:17 #

    Scalzate saranno da minuscole giovani foglie il giorno in cui timidamente sbocceranno ad annunciare primavera.

    • massimolegnani 27 gennaio 2019 a 18:05 #

      però loro, le vecchie foglie, s’illudono fino all’ultimo, è un minimo dramma
      Ciao Ste’
      ml

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