Archivio | settembre, 2019

lettera aperta a un quotidiano del mattino

28 Set

c.calati

 

 

Egregio Direttore, Gentile Redazione,
mi vedo costretto a scrivervi per affermare un principio e correggere alcune imprecisioni presenti nell’articolo comparso due giorni fa sul vostro giornale.
“UN SERIAL KILLER TRA NOI” titolava il pezzo che parlava di tre omicidi irrisolti, che la polizia aveva ricondotto ad una stessa mano. Continua a leggere

un sassolino internettiano nella scarpa

23 Set

by web

 

 

Sta prendendo sempre più piede tra i blogger la moda di scrivere i propri brani  in inglese. I più educati pubblicano la doppia versione, in italiano e in inglese, ma ci sono anche quelli che usano unicamente la lingua straniera. A parte alcuni casi sporadici in cui il suo utilizzo è giustificato dall’avere questi blogger (per lo più si tratta di siti settoriali di pittura o di fotografia) una platea internazionale, la motivazione degli altri per me resta un mistero. Continua a leggere

il semaforo rosso

20 Set

by web

 

 

Il rosso scattò appena prima del suo arrivo.  L’incrocio con via Solferino era deserto e Guglielmo Spreafico fu tentato di dare un’accelerata e passare, lo trattenne solo il timore di telecamere attive anche di notte. Continua a leggere

quasi autunno

17 Set

c.calati

 

 

Non ho paura dell’autunno e del declino delle cose. Anzi ho voglia che cadano le foglie Continua a leggere

lettera delle palme

14 Set

dal web

 

 

Qui nel Settentrione piove più che sulle pecore d’Irlanda e per molti mesi all’anno fa più freddo che in Alaska. Eppure non c’è giardino che non abbia la sua bella palma. Bella un accidente. Non c’è giardino che non ne abbia una. Nana, giallastra, malaticcia, insensata e orrenda.
Niente di personale, per carità. Continua a leggere

maloja

10 Set

c.calati

 

 

Per molti di voi il titolo non evoca alcunchè, al massimo per i più fantasiosi è un’imprecazione malriuscita.  Anche l’immagine penso che non vi dica tanto, anonimi tornanti di una qualunque ascesa alpina.

Per me parola e foto erano diventati un’ossessione. Continua a leggere

la campana

7 Set

by web

 

Mia nonna non era affettuosa, eppure, quando uscivo da scuola, correvo eccitato a casa sua.
Spingevo il portone socchiuso e affrontavo d’un fiato le rampe di scale buie. Era la mia prova di coraggio, il momento più importante della giornata. Arrivavo al ballatoio dell’ultimo piano, con la sensazione di essere scampato ai mostri in agguato nei muri scrostati o tra i gradini di pietra. Picchiavo alla porta della nonna e con l’ultimo fiato gridavo il suo nome. Sentivo prima il passo strascicato poi la domanda sempre uguale, sei tu?, a cui rispondevo con un filo di voce, sì, nonna. Continua a leggere

la spinta

2 Set

by web

 

 

A tutta prima l’ho scambiato per un poliziotto, la moto di traverso sul ciglio della strada, il casco bianco in testa, il palmo della mano teso in avanti in un esplicito gesto di stop e soprattutto il faccione tondo tra il dignitoso e il preoccupato. Continua a leggere