senza sbagliare autore nè vino

3 Nov

photo by c.calati

 

 

Ci danniamo l’anima per lasciare tracce sulla terra, nella speranza che di noi resti qualcosa d’indelebile.

In realtà la memoria di chi resta è corta, sono solo frammenti vaghi che tornano in mente a sprazzi con l’impertinenza di un cucù, ricordi confusi nei dettagli, un mescolare parole di Tizio con i tratti di Caio, come confondere Cesare ed Achille, la polvere su Pompei con la terra a strati sopra Troia.

Pure io faccio, scrivo, mi arrabatto a imprimere impronte al suolo, e mi spaventa il pensiero che poi, col tempo, lo sguardo mio sempre dubbioso finisca appiccicato a una faccia risoluta a me estranea, che sulla fronte mi compaia un ciuffo mai esistito e che le guance vengano coperte da cespuglietti spelacchiati, la mia bella barba ridotta a una boscaglia vietnamita dopo il napalm. E, come la fisionomia, anche le parole, quelle che ho detto, quelle che ho scritto, subiranno il medesimo trattamento da parte di memorie che vanno a spanne. Destino comprensibile questo nostro svaporare confuso e inarrestabile, però mi piacerebbe che un incipit, un titolo, o una frase in mezzo a un brano, restasse per qualche breve tempo inalterata nel ricordo. Che qualcuno, anche uno soltanto,  riesca a dire: emmeelle? Sì, quello che ha scritto… Boca fantasma. Senza sbagliare autore né vino.

 

 

 

 

 

60 Risposte to “senza sbagliare autore nè vino”

  1. Non Solo Campagna - Il blog di Elena 3 novembre 2019 a 18:22 #

    Sembri Giuseppe Verdi

  2. mocaiana 3 novembre 2019 a 18:40 #

    Il pontile. Il tuo stare in piedi sul tram. La bicicletta.e chissà cos’altro ancora, ml!

  3. Giuliana 3 novembre 2019 a 18:41 #

    L’uomo nero! 😱 ahahahahah! sempre bravo, si ricordassero di noi anche solo il viso … 😄

    • massimolegnani 3 novembre 2019 a 22:17 #

      eheh, uomo nero in barba bianca 🙂
      un sorriso, Giuliana
      ml

      • Giuliana 3 novembre 2019 a 23:16 #

        😄

      • massimolegnani 4 novembre 2019 a 00:02 #

        🙂

  4. Sabina_K 3 novembre 2019 a 18:56 #

    Ogni speranza, anche se fragile, va nutrita e custodita: serve a darci un senso, a rendere più morbida l’esistenza…e non fa male a nessuno.
    Un abbraccio

  5. Evaporata 3 novembre 2019 a 18:59 #

    In questa immagine i ricordi De Gregori ma, leggendo il post, temo che non sia un complimento. 😉

  6. annaecamilla 3 novembre 2019 a 19:02 #

    Che bella foto!!!

  7. paginadiester 3 novembre 2019 a 20:03 #

    Presente! Certo che ricordo ml… ho ancora dei tuoi racconti da una parte http://www.conlavitaintasca.com/te/LautunnodiMartheBonivier.html e http://www.conlavitaintasca.com/te/Jannacci.html
    ma anche se lì non c’è, ricordo benissimo anche Boca Fantasma… sensazionale interpretazione di un gioco!
    E ne ricordo tante altre anche se forse mi sfuggono i titoli, soprattutto poesie delicatissime anche su argomenti difficili da trattare. Devo avere salvato alcuni tuoi testi, soprattutto le tue lettere a varie piante (da scrivi.com e da Scrittura Fresca)
    Firma: ammiratrice sfegatata
    ———–
    P.S.
    Messa alla prova, rispondo:
    https://www.scritturafresca.org/view_node.php?resource_type=writeup&resource_id=49374

    Boca fantasma [49374]

    di massimolegnani [3144

  8. Walter Carrettoni 3 novembre 2019 a 21:07 #

    Scusa, aiutami a ricordare, esattamente, chi saresti? 😁😁😁

  9. denken00 4 novembre 2019 a 02:15 #

    Bel quadro di parole. Da tenere come promemoria

  10. lepastelbleu 4 novembre 2019 a 09:36 #

    l’impermanenza…noi occidentali ne siamo annichiliti, ci aggrappiamo a qualcosa che sconfigga l’idea della morte, ma altrove non è così, il fluire del tempo e delle vite, il senso circolare del Tempo che fluidamente e dolcemente tutto accomuna annullando la soggettività che crea tanto sconforto. La tua bella barba non è quella di un anno fa e sarà qualcosa d’altro l’anno prossimo, la tua pelle, il tuo sorriso, tutto è nel fluire del Tempo che accomuna e rigenera e questo crea sollievo, armonia…

    • massimolegnani 4 novembre 2019 a 14:56 #

      in questo sono molto occidentale 🙂
      le tue parole mi fanno riflettere, dovrei cambiare visuale sulle cose 🙂
      un abbraccio, Greta
      ml

  11. teti900 4 novembre 2019 a 11:11 #

    pare che william (shakespeare) abbia detto: “Amami oppure odiami, entrambe le cose sono a mio favore. Se mi ami, io sarò sempre nel tuo cuore. Se mi odi, io sarò sempre nella tua mente.”… che in effetti suona credibile… in ogni caso ‘l’impronta’ che ciascuno, inevitabilmente, segna passando è destinata a svanire dalla tangibilità e a passare nella dimensione che in fondo l’ha generata: un magma indistinto che spinge l’umanità come la luna comanda i flussi delle maree

    • massimolegnani 4 novembre 2019 a 14:59 #

      molto bello il tuo intervento
      sì, diventeremo un magma indistinto che poco a poco svanirà del tutto.
      ciao Teti
      ml

  12. elettasenso 4 novembre 2019 a 11:58 #

    E così sarà. Certe parole restano per sempre. Buona giornata caro ❄🍂🍁

  13. newwhitebear 4 novembre 2019 a 16:34 #

    in vita ci ricordano tutti, poi cala l’oblio.
    Il tempo scorre e noi non lasciamo tracce.

  14. Ghiandaia blog 4 novembre 2019 a 18:15 #

    L’impronta, la traccia la lasci e la lascierai sicuramente a tanti.

  15. miaeuridice 5 novembre 2019 a 09:25 #

    E nonostante ciò siamo qui a scrivere.
    Siamo per questo scemi?

  16. Francesca 5 novembre 2019 a 10:57 #

    Studio storia da una vita, quindi su questo tema potrei tediarti per ore. Piace a tutti l’idea di lasciare un pezzo di sé in giro per spazio e tempo, ma diciamo che mi faccio poche illusioni. Anche chi viene ricordato da mezzo mondo sopravvive distorto da logiche di potere, preferenze, pregiudizi e chissà che altra diavoleria. Le mie parole hanno un piccolo spazio di risonanza e fra ottanta anni mi sopravviveranno, modificate, storpiate, fraintese. Nemmeno la sopravvivenza delle parole è una garanzia, forse anche perché ce ne sono troppe. Però, in tutto questo, non c’è cosa più luminosa che recuperare un compagno di viaggio da questo tetro paesaggio che è la storia, al di là delle storture o dei fraintendimenti. Mi conforta pensare che posso sempre essere qualcosa del genere, fra cento anni o anche più, una vocetta fra le tante. Non è molto, ma è pur sempre qualcosa. Sono grata alle voci che ho recuperato nel mio percorso e ho anche questa fissazione nel cercare di ripristinarle, per quanto possibile, perché mi insegnino qualcosa.

    • massimolegnani 5 novembre 2019 a 14:50 #

      mi piace quel tuo recuperare compagni di viaggio studiando la storia.
      quanto alle “storpiature” credo che la distorsione della memoria e la forzatura operata dalla mente sugli avvenimenti passati per farli combaciare a una nostra idea o ricordo siano quasi inevitabili.
      grazie per il tuo bell’intervento
      ml

      • Francesca 5 novembre 2019 a 15:44 #

        Grazie a te 🙂 Ho avuto due compagni di viaggio, che io sappia, incontrati per caso. Il mio attuale compagno di viaggio me l’hanno presentato e all’inizio non potevo proprio soffrirlo. Ci ha messo un anno o più per farsi intendere, insomma, ho dovuto lavorare sodo per abbattere i miei preconcetti e per farmi spazio nella pletora di discorsi tutti uguali fatti da altre persone. Tante storpiature, ma è appurato, è come scrivi tu, perfettamente inevitabile. Quando sono stata in grado di portare qualcosa di decente a galla, facendo confronti incrociati, cercando negli archivi, leggendo molto (quello che mi hanno insegnato a fare, insomma), è stata una vera soddisfazione.

      • massimolegnani 5 novembre 2019 a 18:51 #

        sì, credo sia esaltante riuscire a restituire interezza e autenticità a qualcuno (il compagno di viaggio!) che altri avevano travisato e manipolato per propri scopi.

      • Francesca 5 novembre 2019 a 19:00 #

        Vero, a maggior ragione quando scopri che era una persona buona, una persona semplice.

      • massimolegnani 5 novembre 2019 a 20:05 #

        ..e che, penso, non ha più modo di difendersi da detrattori e storpiatori.

  17. pino 5 novembre 2019 a 12:19 #

    Finiamo sempre per soccombere dinanzi al tempo che passa inesorabile e ci divora. “Vorrei fermare il tempo in questo dolce istante”, cantava Adamo negli anni ‘70…..:)

    • massimolegnani 5 novembre 2019 a 15:11 #

      il tempo ci divora da vivi e ci cancella da morti
      e a noi non resta che soccombere 🙂
      ciao Pino
      ml

  18. biondograno70 6 novembre 2019 a 17:54 #

    …restare nei ricordi, restare nei pensieri, restare…. sì anche io credo in quello che scrivi… poi io sono più carnale e il ricordo mi rimanda ad altro, ma come sempre vado fuori tema…

    come stai?

    una carezza al barbone.

    m.

    • massimolegnani 6 novembre 2019 a 21:31 #

      che poi i ricordi senza un riscontro tangibile non sempre sono un bene.

      sto bene, e tu?
      un sorriso a te 🙂
      ml

      • biondograno70 6 novembre 2019 a 21:59 #

        ….visto giorni migliori, ma anche peggiori….

        Per cui va bene!!

        Un abbraccio grande

        m.

      • massimolegnani 6 novembre 2019 a 22:30 #

        bene, dai!
        ti abbraccio 🙂

  19. Harley 6 novembre 2019 a 18:46 #

    Massimo, tu sai sempre come tenere incollate le persone al tuo blog.

    • massimolegnani 6 novembre 2019 a 21:32 #

      grazie Harley

      eppure io, ogni volta che pubblico, ho la trepidazione della prima volta 🙂

      ciao
      ml

  20. Riccio 9 novembre 2019 a 13:42 #

    emmeelle emmeelle emmeeelle… mmm… e chi è? 😛

    (P.S. Io ricordo le tue parole, ricordo alcuni tuoi personaggi – Camillo, per esempio – e nella mia testa quando letto il tuo nome risuona, effettivamente, “emmeelle”).

    Ciao!
    R.

    • massimolegnani 9 novembre 2019 a 17:38 #

      eheh chi sarà mai emmeelle?
      (grazie di condividere la preziosità delle parentesi)
      🙂
      ml

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