Archivio | ottobre, 2020

una faccia da notaio

26 Ott
dal web

                        

Già in terza elementare PierDomenico Cantarelli aveva un aspetto e dei modi da notaio. Lieve sovrappeso da benessere ormai consolidato, guance lisce e rubizze dove potevi esser certo che nemmeno nel successivo mezzo secolo avresti mai trovato l’ombra di un pelo sfuggito al rasoio, atteggiamento distaccato dalle beghe di classe per un’innata superiorità, un sedere di pietra costretto in pantaloni all’inglese e un modo di stare seduto al banco come fosse una scrivania di mogano.

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un uomo moderno

21 Ott
dal web

Non lo commuovono le pietre antiche né i mattoni, non il ferro né il legno,

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un viaggio a nord del cuore

16 Ott

                           

Capitava lì non più di una volta ogni due o tre anni, portatovi dal caso, così almeno gli sembrava, come un relitto che cavalca inconsapevolmente l’onda fino a riva. Altri avrebbero scritto andava in vacanza una volta ogni tanto. E avrebbero sbagliato. Una vacanza è qualcosa di pianificato, richiede una meta e un programma di viaggio, tutte cose che Camillo evitava accuratamente, perché lui aveva innanzitutto bisogno di ingannarsi: tutto doveva succedere per caso.

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il borsino dei follower

13 Ott

   

Come per gli altri utenti di wordpress, anche a me la piattaforma segnala ogni giorno il numero degli iscritti al blog, gente che per lo più ha con me quell’unico contatto, nel senso che poi non si manifesta con commenti, like o semplici letture. È un numero, quello dei follower, che varia quotidianamente, oggi sale domani scende, secondo un criterio imperscrutabile e a onor del vero poco entusiasmante, perché non è da quelle cifre che posso percepire l’eventuale gradimento dei miei post. Semmai, i mutamenti possono essere spia di un generico stato di vitalità o di deperimento dell’intera blogosfera.

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la mia hate-list dei mezzi pesanti in Emilia.

8 Ott

Ovvero elenco in ordine di odio crescente di camion e camioncini incontrati (e subiti) pedalando per le brutte strade dell’Emilia:

10° Autobus urbani: ti sfiorano il culo in silenzio, ma con eleganza non vanno oltre

9°  Trattori: mastodontici e veloci, per fortuna molto rumorosi per cui fai in tempo a buttarti nel fosso prima che ti arrotino.

8° pullmann extra-urbani: giocare con te al gatto col topo perché facendo molte fermate si lasciano superare e ti ricuperano tre, quattro volte minacciando ogni volta di tirarti sotto.

7° Camioncini della nettezza urbana: procedono a strappi e di solito inchiodano appena ti hanno superato, se non sei pronto a frenare finisci con la faccia nel pattume.

6°Pullmann a lunga percorrenza: in perenne ritardo sulla tabella di marcia cercano di recuperare non sprecando tempo a superarti, ti passano direttamente sopra.

5° TIR: dalla Lituania a Soragna in una tappa sola e tu lo becchi quando sei quasi salvo…alla periferia di Soragna.

4° Bisarca: si fanno contagiare dalle gran turismo che trasportano e si comportano come tante Ferrari in pista, dove tu fai la parte del birillo.

3° Camion grandi della nettezza urbana: corrono a velocità pazzesca, mai che rallentino aspettando il momento più propizio per superarti, no, loro ti passano subito, anche dove non c’è lo spazio.

2° Camion con rimorchio: sanno bene il rischio del risucchio ma se ne fottono (e ti fottono passandoti a un millimetro)

1° Camion per trasporto sabbia: sono tanti e pericolosi, fanno sempre il medesimo tragitto, conoscono ogni segreto di quei pochi chilometri di strada, perciò la fanno ad occhi chiusi. Hai un bell’indossare colori fosforescenti, loro proprio non ti vedono.

pollo al cherri, o al cerri, o come cavolo si scrive (r)

2 Ott
c.calati

                                 

 

 

Ci mancava questa strega dai capelli ricci e la pelle colore del cacao. Credevo che fosse una specie di schiava, così mi aveva detto mio figlio, “Papà, Awadi sarà al tuo servizio 24 ore su 24, e io sarò tranquillo a non saperti solo.” Le balle! Continua a leggere