la mia hate-list dei mezzi pesanti in Emilia.

8 Ott

Ovvero elenco in ordine di odio crescente di camion e camioncini incontrati (e subiti) pedalando per le brutte strade dell’Emilia:

10° Autobus urbani: ti sfiorano il culo in silenzio, ma con eleganza non vanno oltre

9°  Trattori: mastodontici e veloci, per fortuna molto rumorosi per cui fai in tempo a buttarti nel fosso prima che ti arrotino.

8° pullmann extra-urbani: giocare con te al gatto col topo perché facendo molte fermate si lasciano superare e ti ricuperano tre, quattro volte minacciando ogni volta di tirarti sotto.

7° Camioncini della nettezza urbana: procedono a strappi e di solito inchiodano appena ti hanno superato, se non sei pronto a frenare finisci con la faccia nel pattume.

6°Pullmann a lunga percorrenza: in perenne ritardo sulla tabella di marcia cercano di recuperare non sprecando tempo a superarti, ti passano direttamente sopra.

5° TIR: dalla Lituania a Soragna in una tappa sola e tu lo becchi quando sei quasi salvo…alla periferia di Soragna.

4° Bisarca: si fanno contagiare dalle gran turismo che trasportano e si comportano come tante Ferrari in pista, dove tu fai la parte del birillo.

3° Camion grandi della nettezza urbana: corrono a velocità pazzesca, mai che rallentino aspettando il momento più propizio per superarti, no, loro ti passano subito, anche dove non c’è lo spazio.

2° Camion con rimorchio: sanno bene il rischio del risucchio ma se ne fottono (e ti fottono passandoti a un millimetro)

1° Camion per trasporto sabbia: sono tanti e pericolosi, fanno sempre il medesimo tragitto, conoscono ogni segreto di quei pochi chilometri di strada, perciò la fanno ad occhi chiusi. Hai un bell’indossare colori fosforescenti, loro proprio non ti vedono.

36 Risposte to “la mia hate-list dei mezzi pesanti in Emilia.”

  1. dimaco 8 ottobre 2020 a 23:52 #

    Furgoni frigo: cubi pieni di spigoli vivi, motori turbodiesel che li fanno arrivare agevolmente a 160 Kmh, mentre l’autista whatsappa col cliente per la prossima consegna e prima finisce e meglio è, e il fatto che il ciclista diventi una scritta su un guard-rail è irrilevante.
    Io ho smesso di mangiare una certa marca di ricotte a causa dei furgoni che le trasportavano: spero falliscano.

    • massimolegnani 9 ottobre 2020 a 08:54 #

      è vero, nella lista ho dimenticato i furgoni della pronta consegna, piccoli e cattivi.
      tu hai rimediato alla grande 🙂
      ciao dimaco 🙂
      ml

  2. maxilpoeta 9 ottobre 2020 a 01:31 #

    i rischi per chi va in bicicletta sono davvero moltissimi, per questo io la uso solo sulle piste ciclabili, dove le noleggiano, ma mai nel traffico cittadino..

    • massimolegnani 9 ottobre 2020 a 08:57 #

      anch’io di solito frequento le ciclabili e le strade secondarie, ma in questo viaggio ho avuto difficoltà a trovarne, con mia grande sorpresa.
      ciao Max 🙂
      ml

  3. sibillla5 NADIA ALBERICI 9 ottobre 2020 a 06:56 #

    ehh carissimo! qui siamo in pianura..zone di grande produzione e lavoro! come da me nel mantovano….poi è vero che certi autisti spavaldi è meglio non incontrarli!! buona giornata Massimo!

    • massimolegnani 9 ottobre 2020 a 09:06 #

      eheh, pare si divertano a spostare maiali e piastrelle da un capo all’altro dell’Emilia, usando da folli tutta la rete stradale a disposizione.
      Nel mantovano invece avevo trovato piste e stradette deliziose.
      buona giornata, Nadia 🙂
      ml

  4. unallegropessimista 9 ottobre 2020 a 08:22 #

    Specchietto e li lascio passare tutti.

    • massimolegnani 9 ottobre 2020 a 09:09 #

      eh, gli specchietti li ho montati anch’io e indubbiamente aiutano, ma in certe strade non c’è nemmeno lo spazio per farsi da parte e lasciarli passare.
      ciao, buona giornata 🙂
      ml

  5. teti900 9 ottobre 2020 a 08:56 #

    sembra il delirio di un ciclista finito per sbaglio in autostrada… in compenso dove abito io se non sto attenta sono i ciclisti a farmi il pelo e contropelo…

    • massimolegnani 9 ottobre 2020 a 09:13 #

      in effetti, dopo cinque giorni in quella bolgia, ancora mi domando come sono sopravvissuto.
      ( è vero, certi ciclisti si rifanno sui pedoni dei torti e dei patemi subiti dagli automobilisti)
      buona giornata Teti
      ml

  6. Ehipenny 9 ottobre 2020 a 09:08 #

    Sono dell’Emilia e confermo tutto ciò che hai scritto! Anche se abito a Bologna e i miei nemici numero uno sono gli autobus urbani 😅

    • massimolegnani 9 ottobre 2020 a 09:18 #

      anche loro sono pericolosi, ma al confronto dei camionisti sono il massimo della correttezza stradale 🙂
      buongiorno Penny, grazie
      ml

  7. ilmestieredileggereblog 9 ottobre 2020 a 10:03 #

    Vita spericolata…. Per i ciclisti….

  8. Neda 9 ottobre 2020 a 11:41 #

    Io ho rinunciato da anni alla mia bicicletta. Ultimamente esco poco anche a piedi, da quando le strade del mio paesello sembrano diventate la pista di Indianapolis. (per fortuna ho un grande giardino in cui pascolare).

    • massimolegnani 9 ottobre 2020 a 13:59 #

      io finchè sono in grado non rinuncio alla bici 🙂
      ciao Neda, un sorriso
      ml

      • Neda 10 ottobre 2020 a 09:24 #

        E fai bene. Per te è un piacere sportivo, per me era solo un mezzo di trasporto diventato troppo pericoloso nel nostro paesello.

      • massimolegnani 10 ottobre 2020 a 09:29 #

        🙂

  9. pino 9 ottobre 2020 a 12:08 #

    Io non sono un ciclista e capisco la tua idiosincrasia nei confronti di questi mostri della strada i quali, nonostante tutto, hanno una loro funzione socio-economica: trasportano merci o altro. Sono, però, un automobilista e ogni volta che prendo la mia macchina – sai una di quelle automobili che andavano in uso fino a qualche anno fa e che stanno per sparire dalla circolazione – devo confrontarmi e “scontrarmi” con dei veri e propri carri armati, inquinanti, ingombranti e congestionanti, un insulto alla mobilità nei centri cittadini, espressione di una stupida moda di ostentazione sociale: i SUV. Spero vivamente, caro Massimo, che tu non sia proprietario di uno di questi obbrobri tecnologici tanto di moda. Ma se così non fosse, ti prego di scusarmi…ma non potevo tacere. Un caro saluto 🙂

    • massimolegnani 9 ottobre 2020 a 14:01 #

      eheh, tranquillo, Pino, non ho un SUV, e sull’argomento la penso esattamente come te 🙂
      ciao, buona giornata
      ml

  10. newwhitebear 9 ottobre 2020 a 17:57 #

    Perché brutte strade dell’Emilia?
    Credo che siano brutte ovunque, perché l’elenco è comune a tutte le regioni.

    • massimolegnani 9 ottobre 2020 a 18:12 #

      bè la mia impressione in questi giorni (ho fatto circa 500 km in Emilia) è stata negativa, strade, anche statali, strette, senza corsia per i ciclisti e dall’asfalto spesso rovinato. Forse mi aspettavo troppo da quella che credevo la patria dei ciclisti e sono rimasto deluso.
      buona serata GianPaolo
      ml

      • newwhitebear 9 ottobre 2020 a 18:27 #

        ok. ho capito. In città le ciclabili ci sono, anche spesso dono snobbate dai ciclisti, fuori non credo. Per realizzare una corsia per i ciclisti è assai ardu per due motivi. Uno l’hai citato strade strette. L’altro sono i cosiddettti frontalieri, che non rinunceranno a quei due o tre metri che sta di fronte alle loro case e dove parcheggiano l’auto.
        Buona serata

      • massimolegnani 9 ottobre 2020 a 18:39 #

        sì in città come Parma ho trovato e usato le ciclabili, il problema è fuori.
        A te

      • newwhitebear 9 ottobre 2020 a 20:31 #

        Ci sono regioni dove hai trovato piste ciclabili sulle strade etra urbane?

      • massimolegnani 9 ottobre 2020 a 22:26 #

        Sì, ce ne sono parecchie, in varie regioni, Liguria, Veneto, Lombardia ecc.

      • newwhitebear 9 ottobre 2020 a 22:51 #

        lo ignoravo. Notte

      • massimolegnani 10 ottobre 2020 a 00:31 #

        Buonanotte a te

      • newwhitebear 10 ottobre 2020 a 16:26 #

        ciao

      • massimolegnani 10 ottobre 2020 a 19:20 #

        Ciao

  11. Deserthouse 9 ottobre 2020 a 18:31 #

    io vivo a Bologna e le ciclabili qui fanno pena. Fuori dalle città è come hai descritto tu purtroppo

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