
Era un uomo senza un’età ben definita e ne andava scioccamente fiero. A essere più precisi, di età ne aveva sin troppe, tutte discordanti tra loro, tanto che alla fine non sapevi quale potesse essere la giusta.
Quella depositata all’anagrafe era la meno credibile, un passaporto forse falso in mano al doganiere sospettoso, l’aspetto confondeva, lui ora sembrava asciutto come un mezzofondista finlandese, ora appariva floscio, un pallone bucato che si sgonfia piano piano con un sibilo. Nemmeno lo sguardo aiutava, sempre in bilico tra uno stupore più adatto ad altre epoche e lo smarrimento proprio dell’anziano che non trova più la via di casa.
Pochi gli appigli certi, quel mantenersi a margine dei fatti importanti che denotava in lui l’intellettuale di mezz’età ormai scettico sul potere delle parole, e in effetti aveva più silenzi che prese di posizione in cui arroccarsi. E poi quel suo cavalcare sicuro la moto come un cavallo che aveva domato in vent’anni d’esperienza.
Lei, al contrario, aveva l’età indubbia della terza elementare che le leggevi in faccia, la frangetta a coprire una fronte intelligente, gli occhi birichini, due trecce ai lati da fare invidia a PippiCalzelunghe e uno sbaffo di pennarello verde sulla guancia destra; lo usava, il verde, per scrivere le cifre finali dopo una somma meditata a lungo. Lei amava la chiarezza dei numeri, la precisione delle operazioni imparate da poco, i risultati limpidi raramente errati, mentre odiava le virgole, i resti, gli avanzi che le impedivano la cifra certa e tonda.
Ma tu quanti hai? gli chiese a bruciapelo, dopo averlo squadrato e studiato come un problema di non facile soluzione.
Lui rise con quella sua risata grassa, utile a prendere tempo e distanza.
Prendi la tabellina corrispondente ai tuoi anni, scorrila tutta e in uno dei risultati troverai la mia età esatta. Gli sembrò di aver proposto un gioco arguto da cui entrambi avrebbero potuto trarre qualche divertimento.
La bambina si mise d’impegno a ripetere a mente tutta la tabellina, muoveva veloce le labbra come una vecchia che sgrani a memoria il rosario. Su un foglietto riportò in verde i dieci risultati, né scartò subito alcuni troppo inverosimili e fissò i rimanenti con l’attenzione che dedicava sempre all’aritmetica. Poi, senza remore né dubbi, esclamò:
OTTANTA!
L’uomo boccheggiò come un pesce preso all’amo. Fece un sorriso tirato, scompigliò la frangetta alla bambina ma non volle confermare o bocciare il risultato da lei espresso con tanta sicurezza, era troppo demoralizzato. Aveva sperato nel 6×8, che lo avrebbe piazzato onorevolmente sotto il mezzo secolo, avrebbe accettato di buon grado anche un 7×8 un po’ maligno, ma il 10×8 lo aveva steso. Si sentiva un pugile al tappeto, difficile rialzarsi al conteggio.
È che ottanta ancora mancava alla sua collezione. Era un’età che anche a guardarla da lontano gli aveva sempre messo paura.
I bambini, quelli simpatici! 😀
sì, loro, quelli senza peli sulla lingua che ancora non hanno l’autocensura del politically correct 🙂
ciao Alessandro
ml
Sul politically correct, pensa che c’è qualcuno che nega che esista… 🙈
https://loscribacchinodelweb.wordpress.com/2020/11/12/riflessione-14/
eheh, ho letto e mi trovi d’accordo 🙂
bello…..mi ha intenerito …. complimenti
grazie, Biagina
buona giornata
ml
fiuto odor di compleanno…
eheh, manca un mesetto e per fortuna non sono 80!!
ciao Teti 🙂
ml
Se ci arrivo ad 80 anni ricomincio a festeggiare il compleanno.
chissà, per ora mi manca ancora un pezzetto 🙂
buona giornata
ml
a chi lo dici! 80!un traguardo invidiabile, meglio sperarci anche se quando ci arriveremo non saremo mica tanto contenti!
l’importante è arrivarci a testa a posto e se non ci si arriva è stata comunque tanta vita
un sorriso, Nadia
ml
un abbraccio ! e forza!!!
ce la metterò tutta 🙂
Quanto sono false le età… Sessantenni che ne dimostrano quaranta. Gente con faccia giovane ma col cuore vecchio, e viceversa… 😉
sì, bisognerebbe essere meno schizofrenici, meno spezzettati,
si dovrebbe partire dall’anagrafe che non mente e adeguarsi a quella, che piaccia o no 🙂
ciao
ml
tenero ^_^
io avrei detto 64 (ma giusto perché si ottiene moltiplicando l’otto per se stesso… non so mi sembra un segnale)
e ancora più tenera la bambina 🙂
ciao e grazie che ti sei soffermata 🙂
ml
sì sì, tenero l’intero racconto, intendevo.
Ciao a te
cb
un sorriso, cb
Dolce la bambina ma crudele il responso!!!! 😦
crudelissimo il responso, sì, ma forse è stato uno schiaffo utile a quest’uomo che stava troppo distante dalla sua età.
🙂
ciao Vitty 🙂
ml
La frangetta, gli occhi birichino, le trecce, l’amore per i numeri … e uno sganassone a tradimento. Mi ci rivedo in questa dolce bambina, quasi settant’anni dopo
oh sì, tu con faccia candida e sfrontata avresti allungato la tabellina fino fino a un perfido 88!
ciao Dona 🙂
io
Bella la tua capacità di trovare una storia dentro una tabellina. In effetti ci sono dei numeri tondi il cui arrivo in una tappa della nostra crescita appare così “impegnativo”…
la bambina non amava le mezze misure e ha sparato alto con tenera sfrontatezza 🙂
buona serata Eletta
ml
A te 🙂
grazie 🙂
Stavo già per farti gli auguri poi ho letto i commenti 😊
ehehio ancora lontano da quel traguardo 🙂
ciao Walter
ml
Inquietante il giochino..ma anche io che ho ampiamente superato i sette risultati su dieci, continuo a guardare il culmine tabellinesco soltanto come un confine superabile… potrebbe non interessare, ma sei citato, da me.. 😉
sì, lui credeva di aver inventato un giochino spiritoso alla portata della bambina e gli si è ritorto contro 🙂
ciao Franco
ml
(vado a vedere)
i bambini sono ingenui e scoprono le verità nascoste.
Bello questo post, arguto e piacevole da leggere
ingenui e maliziosi allo stesso tempo: non so se la bambina ha sparato alto perchè per lei sopra i vent’anni tutte le età sono “vecchie” o se al contrario volesse provocare l’uomo che amava mostrare un’età più giovane del vero 🙂
grazie GianPaolo per l’apprezzamento
ml
Se l’autore ha questi dilemmi. 😀
Buona serata
Gli capita spesso a questo autore di avere di tali dilemmi 🙂
rimandiamolo a scuola senza il DAD
Ahah, forse gli farebbe bene 🙂
dici?
eheh, dico:)
Ciao
A te
In passato mi è capitato di osservare i bambini come si approcciano all’età di una persona adulta. Spesso mi hanno strappato molti sorrisi dopo la risposta, sorrisi dovuti al loro modo di percepire i segni del tempo. Buona serata Massimo! 🙂
Sì è così come dici, per loro 40 o 80 sono cifre simili, accomunate dal concetto di età adulta stratosferica 🙂
Grazie del passaggio, buona serata a te
ml
Oddio, una volta i miei bambini hanno pensato due si anni ne avessi Ottomila!!
https://quartopianosenzascensore.com/2018/08/30/ottomila/
ahah, ho letto! I bambini possono essere micidiali col loro candore 🙂
ml
Ciao visto l’ho trovato il famigerato articolo!!! Non ho impiegato molto a cercarlo, eh due più due fa quattro anche a casa mia 😊 s devo dire che ne è valsa la pena, mi è piaciuto molto e devo dire che mi ha fatto tenerezza. Bravo complimenti 👏👏👏
grazie!! c’era molta autoironia in quel brano 🙂
ciao Nemesys
ml
Eccomi, io non sono silente, purtroppo per te 🙂 😉 😀
Ottanta, è un buon augurio, ottanta visto con occhi innocenti è commovente.
Ottanta potrebbe essere saggezza?
O magari possiamo metterla così: ottanta sono gli anni della gioventù. Certi. E incancellabili.
ottanta è bello ma lui non c’era ancora arrivato e sperava in una tappa della tabellina più bassa 🙂
ciao Keep
ml