capperi e MarNero

22 Apr
c.calati

                                               

Non sempre sbaglio, per sbadataggine o avventatezza, nell’assortire gli ingredienti, com’è successo quando ho mescolato capperi e fragole. Talvolta indovino accostamenti insoliti che danno al piatto un gusto originale che a me piace.  Già, ma dov’è lo spartiacque tra l’errore e la riuscita, tra il ribrezzo del palato e i baffi da leccare? Raramente lo spartiacque è il tetto delle Alpi che allora è facile capire, di qua sarà Ticino di là inizierà il Reno. Più spesso sarà una minima pendenza in una direzione o nell’altra a decidere il destino di una goccia che cade sul pianoro di Dobbiaco: se da subito scivola nell’acqua della Drava ragazza diventerà nobile Danubio e poi magnificenza del mitico MarNero; ma se cade un metro più in qua quella stessa goccia, magari sospinta dal vento, sarà dapprima un torrentello anonimo, poi l’Isarca, quindi l’Adige e infine la delusione dell’Adriatico.

Ecco, la cucina, almeno al mio livello, non è diversa dalla geografia, sto sempre lì a chiedermi dove sia lo spartiacque tra il successo e il fallimento, sempre a cercar d’individuare il modo o l’ingrediente che indirizzi nella giusta direzione quell’unica goccia della mia creatività. Forse la differenza la fa la fame con cui ti siedi a tavola, e io oggi ho pedalato tanto perché stasera volevo gustarmi un piatto che fosse di piena soddisfazione.

Così sono partito dai capperi, per offrire loro una seconda opportunità di essere MarNero. Li ho mescolati a un mucchietto di pistacchi tostati e sminuzzati e li ho buttati in padella a scambiarsi i gusti a fuoco lento in poco olio. Ho aggiunto due fette di peperoni che avevo abbrustolito, tagliate a dadetti e ho atteso che nel frattempo in pentola bollisse l’acqua. All’ultimo ho deciso di pesare penne per due anche se ceno solo, perché l’idea di cucinare per qualcuno, di condividere idealmente il cibo, ne migliora la preparazione e la resa, come fa la fame.

Ho scolato le penne ancora acerbe e le ho versate in padella a completare la cottura e assorbire il sugo. Una spruzzata di paprika, una grattata di pecorino, e il piatto è pronto. Ora non mi resta che stappare il vino e gustare questo piccolo piacere.

c.calati

57 Risposte to “capperi e MarNero”

  1. Alessandro Gianesini 22 aprile 2021 a 19:52 #

    Il confine tra il fallimento e il sucecsso è spesso labile, ma questo non toglie il piacere di tentare la traversata!

    Buon appetito e buona serata, Massimo! 🙂

    • massimolegnani 22 aprile 2021 a 21:34 #

      assolutamente d’accordo con te, sempre tentare la “traversata” e goderne a prescindere dal risultato.
      grazie Alessandro
      ml

  2. Dona 22 aprile 2021 a 19:55 #

    Sicuramente MarNero! E le foto fanno gustare le penne anche a chi non ha pedalato e non è venuto alla tua tavola

  3. vittynablog 22 aprile 2021 a 21:00 #

    Che piatto appetitoso ti sei preparato! Complimenti per l’inventiva e il coraggio di osare. Non c’è stato errore ma solo riuscita, quindi immagino il piacere di assaporare un piatto così ben riuscito!! Buona serata Massimo! 🙂

    • massimolegnani 22 aprile 2021 a 21:39 #

      grazie Vitty!!
      in realtà non è che fosse un piatto tanto elaborato però si staccava dalla routine e il risultato è stato sfizioso 🙂
      buona serata 🙂
      ml

  4. sibillla5 NADIA ALBERICI 22 aprile 2021 a 22:03 #

    i tuoi racconti li apprezzo sempre e mi meravigliano perchè scrivi da dio!!!

  5. unallegropessimista 22 aprile 2021 a 22:24 #

    Non sopporto i capperi.
    Buona ?

  6. whitebutterfly 22 aprile 2021 a 22:24 #

    E’ stato interessante leggere anche questa tua ricetta (con una premessa a dir poco originale) che non conoscevo in effetti (perché io so na mezza zappa in cucina) anche se io credo che se mi impegno e se c’è la fame la creatività e la voglia danno sempre qualche risultato. Ma è vero, si è sempre in bilico nella riuscita dei piatti quando si prova qualcosa di nuovo e non solo in cucina direi.
    an e Lila sono curiose 🙂 … quale vino hai abbinato a questo piatto? Un sorriso

    • massimolegnani 22 aprile 2021 a 22:55 #

      più della ricetta in sè mi è piaciuto divagare e..riflettere sullo spartiacque anche fuori dai confini della cucina 🙂
      grazie an
      ml
      (Nebbiolo)

      • whitebutterfly 23 aprile 2021 a 16:12 #

        Pensa che io ho immaginato la scena anche perché non avendo più tanta memoria geografica mi sono immaginata questi bei fiumi. L’acqua è un elemento che io amo molto come del resto l’aria, il vento. Il tuo è stato proprio un bel divagare 🙂
        grazie a te, chissà che un giorno non provi la tua ricetta (Nebbiolo compreso). Un sorriso da an e da Lila

      • massimolegnani 23 aprile 2021 a 17:43 #

        Proprio la Drava che cito qui l’ho seguita dalla sorgente per centinaia di chilometri lungo una ciclabile, un bellissimo fiume.
        Allora buon appetito quando la proverai 🙂

      • whitebutterfly 23 aprile 2021 a 18:34 #

        Deve essere stato magnifico! Io ancora porto impresso negli anni il ricordo di quando da ragazza riuscì a fare il bagno sotto una cascata.
        Spero di provare presto il tuo piatto anche se per il mio stomaco è roba tosta (anche perché io non mi muovo molto). Ciao da an e da Lila 🙂

      • massimolegnani 23 aprile 2021 a 19:44 #

        ciao a te 🙂

  7. whitebutterfly 22 aprile 2021 a 22:25 #

    Comunque devi avere un buono stomaco: capperi, peperoni, paprika e pecorino, mamma mia!

    • massimolegnani 22 aprile 2021 a 22:56 #

      ahah, io non l’ho trovata affatto pesante 🙂

      • whitebutterfly 23 aprile 2021 a 16:13 #

        ahah, se lo dici tu

      • massimolegnani 23 aprile 2021 a 17:45 #

        Avendo cucinato per due, l’ho mangiata due sere di fila senza risentirne 🙂

      • whitebutterfly 23 aprile 2021 a 18:31 #

        Ah ecco, però era carina l’immagine romantica della cucina per due 🙂

      • massimolegnani 23 aprile 2021 a 19:43 #

        🙂

  8. endorsum 22 aprile 2021 a 22:44 #

    Preparare per due è anche un augurio 🙂

  9. francesco 22 aprile 2021 a 23:15 #

    approvo solo a vedere la foto

    • massimolegnani 22 aprile 2021 a 23:52 #

      eheh le foto sono venute bene (ma anche la pasta :))
      ciao Francesco
      ml

  10. teti900 22 aprile 2021 a 23:55 #

    ci andavano due acciughette sottolio che legavano i capperi coi peperoni ed, eventualmente, formaggio fresco a dadini o briciolato a freddo.
    niente sale (ovviamente).
    poi credo che cucinare sia come cantare, basta seguire la musica:)
    (e assaggiare ogni tanto;)

    • massimolegnani 23 aprile 2021 a 00:18 #

      sulle acciughe hai pienamente ragione, sarebbe stata la morte loro, non so com’è che che non ci ho pensato.
      e mi piace il parallelo col cantare 🙂
      buonanotte Teti
      ml

  11. Cesare 23 aprile 2021 a 00:50 #

    Un piatto mediterraneo, come l’Adriatico. Può darsi che dopo l’ennesima volta si resti delusi.

    • massimolegnani 23 aprile 2021 a 09:19 #

      sì è probabile che le volte successive mancherebbe la meraviglia della novità restandone deluso, ma di solito non ripeto pari pari un piatto già sperimentato. Qui per esempio aggiungerei le acciughe e magari cambierei spezia.
      buona giornata, Cesare
      ml

  12. Giuliana 23 aprile 2021 a 08:19 #

    La sperimentazione in cucina è buona cosa, l’importante è sopravvivere al pasto 😉

    • massimolegnani 23 aprile 2021 a 09:21 #

      ahah, hai ragione, e come vedi sono sopravvissuto 🙂
      buongiorno Giuliana
      ml

      • Giuliana 23 aprile 2021 a 13:53 #

        Bene, è cosa positiva

      • massimolegnani 23 aprile 2021 a 15:21 #

        🙂

  13. pino 23 aprile 2021 a 08:24 #

    Vedi, Carlo, se tutte le ricette fossero scritte in una maniera così originale, io leggerei solo libri di cucina 🙂

    • massimolegnani 23 aprile 2021 a 09:24 #

      non sai quanto mi facciano piacere le tue parole, perchè in effetti la ricetta era un’occasione per dire due parole un po’ diverse.
      grazie Pino
      ml

  14. franco battaglia 23 aprile 2021 a 09:20 #

    “penne ancora acerbe” ..meraviglioso.. anche a me piace mischiare robe che mi fanno l’occhiolino dal frigo, e di solito è l’ideale per primi curiosi e particolari.. proverà la tua ricetta intanto.. 😉

    • massimolegnani 23 aprile 2021 a 09:26 #

      il frigo, a saperlo guardare bene, è una fonte inesauribile di ispirazione e di azzardi.
      buon appetito, Franco, quando sarà 🙂
      ml

  15. whitebutterfly 23 aprile 2021 a 16:32 #

    Mi è piaciuto molto il commento di teti900 sull’abbinamento cucina-musica, trovo che abbia ragione.

  16. newwhitebear 23 aprile 2021 a 21:11 #

    La creatività in cucina non ha limiti e talvolta ci si azzecca con gli accostamenti.
    Si sente il profumo degli ingredienti. Forse la paprika da quel quid di piccante. Il vino serve e come.

  17. PindaricaMente 23 aprile 2021 a 21:42 #

    Senti tu, qui c’è gente a dieta e quando dico dieta intendo insalatine scondite e petto di pollo pallido. Ti sembra il caso di pubblicare foto di mezzo kg di penne con tanto di ricetta, manco fossi Benedetta Parodi?
    Gesù, la fame che mi hai fatto venire…🙄

    • massimolegnani 23 aprile 2021 a 22:25 #

      ahah, Pindara, sono davvero crudele! Per farmi perdonare ti offro due pennette rimaste sul fondo della padella 🙂
      ml

  18. Alessia di Piattoranocchio 1 Maggio 2021 a 22:00 #

    La fantasia corre e si posa su di una ricetta deliziosamente raccontata mentre in bocca il sapore deciso soddisfa l’anima che seppur sola è prestamente ben accompagnata !!!

    • massimolegnani 2 Maggio 2021 a 20:49 #

      oh grazie, la tua approvazione mi conforta nelle mie scorribande culinarie 🙂
      ciao Alessia
      ml

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