
Da sempre appena entrato in vasca rivivo una sensazione antica, suggestione del tempo senza tempo vissuto al principio del mio essere, quando l’acqua era il mio ambiente e la quiete il mio stato naturale. M’immergo allora totalmente a ritrovare i movimenti fluidi, l’ovattamento ai suoni e m’immedesimo in un me stesso primordiale.
Resto sospeso, fluttuo, io unicellulare, io embrione, io feto, io mi moltiplico di cellule e neuroni, vivo inconscio in questo luogo liquido e chiuso, al sicuro. Ma più cresco più penso all’appuntamento a cui non potrò sottrarmi, mi alleno all’emersione dando spinte coi piedi al fondo e intanto aumenta l’ansia per la prova senz’appello. Ecco, scalcia, dice mia madre e non sa che sto tremando nel timore di non farcela, è una responsabilità la nascita, il primo impegno tassativo a fare la mia parte. Mi acquatto sul fondo della vasca come fosse l’utero, resto immobile, sogliola sul fondo, resisto come potessi esistere senz’aria. Resisto ma poi esplodo in un respiro urlato, quasi un pianto, che ogni volta è una rinascita.
Questo atteggiamento è diventato un segno primitivo del carattere che rinnovo davanti ad ogni ostacolo, memoria del timore, aspettativa di sconfitta.
Eppure un giorno sono nato, e nato bene.
pensa che la nipotina di tre anni ogni tanto, quando la mettono a dormire, inizia a modulare un suono simile a quello del fon… allora il papà le ha chiesto cosa fosse e lei candida: ‘è il rumore di quando ero nella pancia della mamma!’ lasciandoci tutti basiti.
straordinaria! lei ha spiegato con poche parole dirette quella che è la memoria inconscia, attorno a cui io ho girato per un intero brano alla ricerca del bandolo 🙂
ciao Teti
ml
O preludio di vittoria
sicuramente (d’altronde sono nato!), ma fino a un attimo prima prevale la paura di non farcela.
ciao Dona
io
La mente ci riserva ancora tante cose che non sappiamo spiegare, ma che possono anche farci star bene senza che ce ne rendiamo conto! 🙂
sì, non dovremmo farci tante domande e accettare con serenità il benessere che ne deriva.
ciao Alessandro
ml
Beh…io mi faccio la doccia! Però quando vado a dormire mi acquatto sotto le coperte, in posizione fetale…
ecco! ognuno ha un suo modo di tornare all’utero 🙂
buona giornata Neda
ml
Per quel pochissimo che riesco a stare con la testa sott’acqua adoro anche io quel suono ovattato, che isola dal resto del mondo e anche da qualcosa dentro me stessa. A volte per provare la stessa sensazione cerco qualche suono su YouTube che riproduce la stessa cosa (fantastico l’audio 8d, sembra davvero di essere immersi nell’acqua).
magari anche i tuoi sono modi inconsapevoli di tornare al guscio confortevole 🙂
ciao Bloom,
ml
E’ una sensazione che provo quando mi immergo al mare, mi faccio cullare dalla corrente, non ho più gravità e mi trovo in un mondo ovattato. Ho timore ma anche sicurezza….
condivido le tue parole, l’assenza di gravità, la fluidità dei movimenti, creano una bolla fuori del tempo 🙂
buona serata Vitty
ml
ecco delle sensazioni meravigliose che non vivrò mai.
pochi istanti prima della mia nascita, che si era prospettata come difficoltosa, i medici, auscultando, osservarono che il mio cuore non batteva più e dissero a mia madre che ero morto, preparandosi ad estrarmi cadaverino col forcipe (di cui ho ancora le cicatrici sulla testa).
ma io ostinato non volevo perdermi l’esperienza, evidentemente.
questo mi ha riservato la ripetizione periodica, durante la mia vita, di questa cupa scena iniziale, con qualche arresto cardiaco, a volte breve, a volte un po’ più lungo, che mi regala la ripetizione dell’angoscia estrema che fu per me il venire al mondo.
che no smette per questo di incuriosirmi ed affascinarmi, per cui sono pur sempre grato alla mia testardaggine inziale.
straordinaria e suggestiva la tua esperienza e il reiterarsi delle drammatiche alterazioni del ritmo cardiaco che ti riportano ogni volta allo scenario iniziale.
ti sono grato per il tuo intervento
ml
grazie.
ovviamente io non sono consapevole di ritornare proprio a quel momento, questa è una specie di interpretazione che me ne sono dato; è un’esperienza che mi fa come vivere in una specie di consapevolezza dell’eterno presente.
sì, sì, la intendevo anch’io in questo modo non consapevole, diciamo una suggestione che quando il tuo cuore fa le bizze ti riporta a quanto ti è successo alla nascita.
un saluto
che splendida definizione di vita. L’acqua come elemento naturale della vita di ognuno di noi
e sicuramente stavamo bene in quell’acqua, allenandoci a nascere 🙂
ciao GianPaolo
ml
allenati e protetti. 😀
ciao
Sì 🙂
Ciao
Credo che il fatto di utilizzare da una vita la doccia mi neghi il piacere di memorie e sensazioni ancestrali..
eheh la doccia ti preclude le memorie ancestrali, ma ti mette al sicuro da eccessivi viaggi nel tempo, che alla fine del bagno non sai più se sei appena nato o adulto fatto e finito 🙂
ciao Franco
ml
Che bello! Buongiorno caro Massimo ❤️
grazie, Eletta!
buongiorno a te, spero col sole 🙂
ml
Solo un sole timido 🌹
..meglio che niente 🙂
Secondo me devi tenere a mente l’ultima frase del tuo racconto. Eppure un giorno sono nato e nato bene. L’acqua è un elemento naturale che piace molto anche a me, adoro il mare. Purtroppo ho la doccia e ci sguazzo volentieri anche se in vasca credo sarebbe un’altra cosa. Quando sto in doccia canto, quasi un senso di libertà, forse primordiale come lo è l’atto unico e irripetibile della nascita. Il fatto di esistere, essere vivi, affrontare la vita. Credo l’esitazione per quello che possa accadere un giorno o per le prove che la vita possa riservarci sia normale. Basta non farsi prendere troppo dall’ansia, quella è una brutta bestia. Meglio ogni tanto fare splash.
p.s. se ti capita vai a vedere su Youtube Che strepitosa idea, la canzone tratta dal film Il ritorno di Mary Poppins. Oltre a farti tornare bambino rende bene l’idea di leggerezza.
Un sorriso da an
sì, me lo ripeto spesso, se ce l’ho fatta allora, riuscirò anche ora 🙂
ascolterò la canzone
un sorriso a te
ciao an
ml
Allora poi spero che mi farai sapere prima o poi 🙂
ciao ml
bè, l’ho ascoltata ma, mi spiace deluderti, ma non è nelle mie corde 😦 d’altronde già a suo tempo non era piaciuto mary poppins
🙂
Già forse roba più da femmine ma forse non hai visto il video dove fanno vedere i bambini in vasca. Mi ha sorpreso il discorso dell’immaginazione e dello spingersi al di là delle regole e dei timori. Certo non dico che non dobbiamo avere i piedi poggiati per terra ma io ho visto in quel video un messaggio di ottimismo. Comunque rispetto il tuo parere. 🙂
sì, ho sentito solo l’audio ma da quello che mi racconti del video avrei colto un maggior nesso con l’immersione nella mia vasca 🙂
Ha sempre il suo perché 🙂 la vasca intendo
eheh, vero 🙂
onorato per la citazione
ml