il pittore di Orta

11 Giu

c.calati

                                                 

Solo dopo il pensionamento ho iniziato a interessarmi di pittura. Non che mi sia messo a frequentare mostre e pinacoteche, non ho la sensibilità nè la cultura sufficienti per apprezzare le opere d’arte. No, cercavo un interesse concreto che mi riempisse le giornate, così mi sono iscritto a dei corsi per anziani che insegnavano a dipingere.

Ho imparato qualche rudimento ma non sono certo diventato un bravo pittore, mi limito a dipingere qualche paesaggio senza riuscire ad imprimere nella tela l’impronta di quel determinato luogo. Le mie vedute mancano di personalità, come me del resto, e un lago, una montagna, non sono mai quel lago, quella montagna, né tantomeno potreste scoprire in essi un mio tratto distintivo, sapete quando si dice ecco la pennellata dell’artista!

Eppure ai mercatini o nelle fiere di paese qualche quadro lo vendo, quel che basta per concedermi brevi viaggi in cerca d’ispirazione.

È così che sono capitato ad Orta.

E non me ne sono più andato.

Che cosa mi ha spinto e poi trattenuto qui? Non saprei dirlo con precisione, forse la somiglianza al luogo dove ho sempre vissuto, Spiez sul lago di Thun, ma con più sole e più quiete. O forse l’isola, così stipata di antiche costruzioni, che si staglia poco distante dalla costa e che mi è sembrata da subito irraggiungibile, troppo maestosa per la mia modestia. Per un anno mi sono limitato a ritrarla dalla riva, esattamente da questo punto, ad ogni ora, in ogni stagione, con ogni tempo. Cercavo di cogliere col pennello la sua essenza, quel che ha di misterioso che mi attirava e mi respingeva. A quadro finito mai che fossi soddisfatto, avrei bruciato volentieri quelle tele tutte uguali, tutte piatte allo stesso modo, ma poi finivo col venderle ai turisti, che sono di bocca buona, per pagarmi ancora qualche mese di soggiorno.

In una mattina di novembre, nebbiosa e umida, sono salito sul battello, unico passeggero, guardandomi intorno come un ladro in fuga. Dopo poco sono sbarcato sull’isola, ancora più piccola di quello che mi era sempre parsa dalla riva, un’unica strada acciottolata ne ripeteva il perimetro. La potevi percorrere in una decina di minuti, io quella volta ho impiegato delle ore. Leggevo ogni iscrizione, salivo gradini consumati e mi chinavo a toccare i ciottoli come avessi perso qualcosa, sfioravo ogni ferro ricurvo, mi emozionavo ai minimi segni dei secoli passati, io che sapevo poco di arte, nulla di storia. Forse era solo una suggestione ma in quel silenzio percepivo un’atmosfera particolare, come se in quella solitudine dovesse, da un momento all’altro, comparire una presenza. Mi appoggiai al muro di un cantone e, tirato fuori il mio album da disegno, tratteggiai uno schizzo del viottolo che poco più avanti girava a sinistra. Ero convinto che da lì sarebbe comparsa una figura, magari proveniente da altri secoli, ed ero pronto a immortalarla sul foglio. Avevo i sensi all’erta per udire il più piccolo scalpiccio, con la segreta speranza che fosse di piedi femminili. Attesi un’ora, non venne nessuno. Riposi i miei strumenti e mi avviai verso l’imbarcadero, consolandomi che tanto sarebbe stato inutile, io so fare solo panorami, una figura umana non avrei saputo ritrarla. Femminile, poi!

36 Risposte to “il pittore di Orta”

  1. ilmestieredileggereblog 11 giugno 2021 a 09:33 #

    Certi luoghi sanno toccare nel profondo la nostra sensibilità e qualcosa si muove, indipendentemente da quanto e come riusciamo a restituire quell’ incanto.

    • massimolegnani 11 giugno 2021 a 15:47 #

      sì, hanno un fascino profondo che sappiamo cogliere quasi passivamente.
      ciao Pina, un sorriso
      ml

  2. unallegropessimista 11 giugno 2021 a 09:41 #

    il posto merita

  3. Keep Calm & Drink Coffee 11 giugno 2021 a 09:52 #

    Orta è un luogo bellissimo ed è un luogo del cuore anche per noi.
    L’isola di San Giulio magica.
    Molti miei ricordi BELLI e importanti vivono in quei colori e in quella quieta atmosfera semplice che riporta qualcosa del passato, pur sotto il sole del presente.

    • massimolegnani 11 giugno 2021 a 15:50 #

      sono contento di averti rammentato luoghi che ti sono cari 🙂
      buona giornata, Keep
      ml

  4. Alessandro Gianesini 11 giugno 2021 a 10:12 #

    Non conosco il luogo, ma il tuo racconto me l’ha fatto apprezzare anche da qui.
    E comunque la suggestione è solo una parte della sensazione: certi posti danno davvero molto di più! 🙂

    Buon venerdì, Massimo

    • massimolegnani 11 giugno 2021 a 15:52 #

      la suggestione è la cassa di risonanza delle sensazioni 🙂
      è un posto che merita, soprattutto se ci vai in un giorno di scarso affollamento.
      ciao Alessandro, buona giornata a te
      ml

  5. pino 11 giugno 2021 a 12:20 #

    Con questo borgo bellissimo – caro Massimo – tocchi le corde più sensibili del mio essere. Se tutti potessimo vivere in posti come questo da te descritto, con parole e immagini, io credo che saremmo uomini migliori. E anche più felici.

    • massimolegnani 11 giugno 2021 a 15:56 #

      sono d’accordo con te, l’importante è poterli cogliere nei loro momenti di quiete e non quando sono invasi da orde di turisti che finiscono con lo sciupare anche l’atmosfera più genuina.
      ma in fondo la fortuna dell’essere in pensione è anche quella di potersi muovere controcorrente 🙂
      ciao, Pino
      ml

  6. Bloom2489 11 giugno 2021 a 14:20 #

    A partire da una iniziale in comune poi la voce che narra si può attribuire a te (o comunque il narratore) o alla persona ricordata nella statua e le due immagini si confondono una nell’altra. In ogni caso è il profilo di un’anima sensibile, attenta.
    Deve essere un posto molto bello 🙂

    • massimolegnani 11 giugno 2021 a 16:02 #

      grazie del bell’accostamento.
      la cosa curiosa di questa statua è che il Carl Heinz che compare nella piastra alla base della scultura, non è il pittore, ma un attore e regista austriaco che innamorato del luogo ha commissionato e donato la statua. 🙂
      ciao Bloom, una buona giornata
      ml

      • Bloom2489 11 giugno 2021 a 16:16 #

        Ah vedi! Allora questo racconto magari ha un triplo protagonista, invece che doppio 🙂
        Grazie ml anche a te buona giornata 🙂

      • massimolegnani 11 giugno 2021 a 17:46 #

        eheh, vero
        🙂

  7. Maria 11 giugno 2021 a 17:08 #

    Quando si dice che a volte non conta essere esperti di arte per farsi meravigliare dalla bellezza dinanzi a sé, anzi, alle volte essere esperti non significa avere di conseguenza un animo sensibile. Mi ha fatto pensare ad un aforisma che ti riporto di seguito:

    Ho sempre provato un leggero disgusto per coloro che sono capaci di commentare per delle ore la finezza o l’aroma del vino, introducendo nelle loro parole, per cose senza importanza, una delicatezza che non ripongono nella loro vita.

    Christian Bobin

    E comunque la statua con il panorama e l’azzurro intenso sono affascinanti! I borghi sono dei gioiellini.

    • massimolegnani 11 giugno 2021 a 17:47 #

      sono d’accordissimo con le tue parole
      l’aforisma è perfetto!
      grazie M.aria
      ml

      • Maria 11 giugno 2021 a 21:08 #

        A te per le foto e la storia 🌻

      • massimolegnani 11 giugno 2021 a 22:49 #

        grazie M.aria 🙂

  8. Guglielmo 11 giugno 2021 a 19:47 #

    è un luogo magico e antico…

    • massimolegnani 11 giugno 2021 a 21:02 #

      sono stato sull’isola una mattina che non c’era nessuno, veramente un’atmosfera magica!
      un saluto, Guglielmo
      ml

  9. @didiluce 11 giugno 2021 a 20:53 #

    Un dipinto di parole magiche. ❤🌹

  10. newwhitebear 11 giugno 2021 a 23:06 #

    r bravo il nostro pittore che senza talento si scopre sensibile al bello. Sei per caso tu?

    • massimolegnani 11 giugno 2021 a 23:24 #

      no 🙂 io sarei ben peggio di lui. Io mi sono limitato a scattare qualche foto sul lago e da lì trarre ispirazione per il racconto 🙂
      Poi non ti so nemmeno dire se il pittore raffigurato nella statua sia davvero esistito A me piace pensare di sì 🙂
      buona serata GianPaolo
      ml

  11. endorsum 12 giugno 2021 a 03:09 #

    🙂

  12. franco battaglia 12 giugno 2021 a 10:52 #

    Amo le isole, anche quelle in mezzo ai laghi.. certo qui mi devo accontentare del Trasimeno, ma non è poi male.. l’isola è isola, Nell’oceano o in una pozza. Ti rende invisibile al mondo, e visibile un mondo solo a te..

    • massimolegnani 12 giugno 2021 a 17:50 #

      ricordo la tua passione per Procida per cui apprezzo particolarmente le tue parole e le condivido.
      ciao Franco
      ml

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