Archivio | febbraio, 2022

chiodi fissi e chiodi storti

28 Feb
c,calati

                                             

Dalla poltrona guardo la parete bianca, fresca di tinta, immacolata come la parete nord dell’Eiger in pieno inverno a inizio novecento prima che gli Svizzeri e gl’Inglesi la violassero. La guardo e già ci vedo i chiodi ancora non piantati, su cui arrampicare la mia pelle e appendervi coi quadri memorie e vizi, farne un po’ muro del pianto, un po’ muro del vanto, ruggine e ruggiti.

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la libreria

23 Feb
c.calati

                                                  

Camillo sforza gli occhi ma non riesce a distinguere i dorsi e i titoli dei libri negli scaffali più in alto, e anche se ci riuscisse servirebbe a poco. Osserva la parete con preoccupazione e si chiede se valga la pena arrampicarsi fin lassù inseguendo la memoria vaga, forse fallace, di un frammento di parole lette chissà in quale romanzo.

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Matilde è in viaggio

19 Feb
c.calati

                                                            

È incredibile quello che mi è successo mentre andavo in posta.

Giosuè si era lasciato cadere sulla poltroncina della camera da letto e parlava concitato a Matilde che intanto preparava la valigia.

Stavo attraversando il parcheggio di piazza Risorgimento quando mi sono sentito chiamare o meglio qualcuno chiamava a gran voce “ingegnere, ehi, ingegnere”. Anche se non sono ingegnere mi sono voltato per curiosità: un tipo tutto in ghingheri scende da un macchinone americano e mi viene incontro sbracciandosi… ma mi stai ascoltando?

In effetti Matilde andava e veniva dalla stanza, apriva armadi, frugava cassetti, sceglieva indumenti della cui scelta si pentiva prima di arrivare alla valigia e allora tornava indietro li riponeva e prendeva altri capi in mano, sempre perplessa. Insomma, faceva di tutto tranne che ascoltarlo con attenzione.

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vino e caffè

15 Feb
c,calati

Fissava ora la bottiglia di vino, ora il macinacaffè arabo.

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e gli atomi si sa…

11 Feb
c,calati

                                          

Camillo guardava oltre i vetri il prato reso brullo dal gelo e intanto ripensava all’estate. Senza voltarsi disse: Il caldo impedisce ai pensieri di trasformarsi in azioni, il freddo invece costringe gli atomi a girare vorticosamente per scaldarsi. E gli atomi si sa…ma non aggiunse altro, come fosse chiaro il seguito della frase.

Dietro di lui il maresciallo dei carabinieri sospirò.

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i blogger silenti e il mistero della tabellina

5 Feb
dal web

                           

Poco più di un anno fa pubblicai una storiella imperniata, tra l’ironico e il malinconico, sulla tabellina dell’otto che forniva l’occasione di scherzare sulle varie età soggettive di ciascuno e che dava pure titolo al pezzo. A suo tempo aveva suscitato un discreto interesse in letture e commenti, poi com’è normale era passata nel dimenticatoio, seppellita come un pezzo di legna da una catasta di altri post accumulatisi nel tempo. Ora, da circa un mese, inspiegabilmente, quel brano è di nuovo gettonato, il più gettonato di tutti, se escludiamo il pezzo che c’è in homepage in quel momento.

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