Archivio | luglio, 2022

Frida

29 Lug
c.calati

                                                        

Erano poche centinaia di metri da percorrere in salita dalla fermata della corriera fino a casa sua, ma a quell’ora c’era un sole basso e feroce che non gli lasciava scampo. Camillo sbuffava e inveiva a bassa voce contro l’estate torrida, e anche contro Frida, se lo stava seguendo da presso. Perché a volte ad attenderlo alla fermata c’era lei, con lo sguardo torvo.

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la quajetta

23 Lug
photo by c.calati

                                                 

Per festeggiare il mio ingresso a pieno titolo nell’organico dell’Ospedalino, sono stato invitato al tradizionale pranzo della quajetta che i dipendenti organizzano ogni primavera. Credevo si trattasse di un risotto con le quaglie, piatto un po’ pesante ma sopportabile anche dal mio stomaco cittadino.

Mi sbagliavo, e di molto.

Non credo che arriverò vivo al termine della quajetta

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dialogo tra un turista jet e un ciclista minimal

17 Lug
t.legger

         

Allora, cosa hai fatto di bello questa settimana?, chiede Giacomo, ma si capisce dalla faccia arricciata che gli interessa poco la risposta. Domanda per avere di rimbalzo l’occasione di raccontare che cosa ha fatto lui.

Sono stato in una valle non lontana da qui, quasi nascosta e poco frequentata perché la strada s’inerpica ripida e sconnessa. Io poi avevo pure la tenda legata sopra lo zaino, quindi è stata davvero una fatica! Ma, arrivato su, c’è un pianoro dalla bellezza spartana. Camillo gesticola, fa un gesto ampio con la mano come disegnasse la piana nell’aria. Una prateria sconfinata con attorno boschi e più lontano cime scintillanti. Ho appoggiato la bici a un palo e ho proseguito a pie…

Giacomo lo interrompe, già annoiato:

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il vecchio che conosceva il mare

10 Lug
by web

                                

Albert, per quanto si sforzasse, non riusciva a immaginare il mare.

Ragazzetto smilzo di inizio Novecento senza arte né scarpe conosceva a malapena quell’angolo di Fiandre dov’era nato e il suo sguardo non andava mai oltre il profilo delle prime colline. Sapeva che esistevano distese d’acqua enormi, ma a questa enormità non era in grado di dare confini e consistenza.

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la terza cascata

4 Lug
c.calati

                                    

Per una volta ho rinunciato ai pedali per privilegiare i piedi, riscoprire il piacere faticoso del passo di montagna, poggiare lo scarpone sul terreno con un piccolo tonfo ritmato, la bella cadenza che più lenta non si può, e misurare il tempo in metri guadagnati all’altitudine, duecento all’ora è il limite che sfioro.

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