
Camillo guardava dalla finestra della mansarda le due persone che discutevano animatamente sulla sommità del piccolo ponte in pietra. Le conosceva di vista, lei si chiamava Adelina ed insegnava matematica alla scuola media locale. Di lui ricordava solo il soprannome, Masino, e non aveva mai capito quale fosse il suo vero mestiere, contadino ma anche boscaiolo, commerciante in legname e pure procacciatore di piccoli affari. Gli sarebbe piaciuto sapere in quale veste discutesse con Adelina, ma non voleva aprire i vetri e ascoltare i loro discorsi, non era un pettegolo.
Quello che lo incuriosiva davvero era il diverso atteggiamento dei due personaggi, Adelina, piuttosto esile, gesticolava scomposta e allungava il collo verso l’uomo a dar più forza alle parole che pronunciava a voce chiaramente adirata, con i tratti del volto contratti. Masino, rigido nella sua corporatura massiccia, teneva le braccia conserte sul petto e per lo più taceva, la bocca protetta dai baffi folti, ma, quando senza scomporsi contrattaccava, le poche parole sembravano andare a segno perchè la donna per qualche istante ammutoliva.
Andavano avanti a quel modo da una mezz’ora, arroccati su due posizioni evidentemente inconciliabili; impossibile capire il motivo del contendere, se fosse una questione d’affari o sentimentale. Camillo ignorava se ci fosse un legame affettivo tra loro e nemmeno gli interessava, come non gli interessava stabilire chi avesse ragione e chi torto. Piuttosto era affascinato dalla veemenza di lei, così distante dal proprio carattere e per questo Camillo la invidiava. Lui assomigliava più all’uomo, apparentemente pacato ma capace di battute sferzanti. Come un pugile coriaceo Adelina incassava le parole di lui, precise come pugni a bersaglio, con qualche istante di stordimento ma poi tornava all’attacco più irruente e scomposta di prima. Il rischio era di venir centrata da un colpo d’incontro che la stendesse al tappeto, ma questo non le impediva di attaccare con incredibile coraggio. Che temperamento!
Camillo scese in cucina a prepararsi un caffè per gustare con maggior piacere le ultime riprese, ma quando tornò alla finestra i due pugili erano stretti in un abbraccio e non c’era arbitro che li potesse separare.
Poco dopo i due abbandonarono il ponte nella stessa direzione camminando fianco a fianco in silenzio.
Camillo sorrise, non sapeva che cosa avesse posto fine all’incontro, se la resa per sfinimento di Masino o l’improvviso ko di Adelina, ma gli piacque pensare che la lite si fosse esaurita spontaneamente senza vincitori né vinti.
bella bella questa storia! buona giornata Massimo
grazie Nadia
ciao
ml
Per un attimo l’ho pensata così: “..ma quando tornò alla finestra c’era solo Masino affacciato alla balaustra del ponte, rimirava i gorgogli del fiume che pian piano riappacificavano i vortici, e le anatre, dapprima spaventate per il tonfo, di nuovo a gracidare in tondo..”
eheh bel finale alternativo, velatamente trucido 🙂
ciao Franco
ml
..ma con un suo romanticismo latente.. Masino lì ancora scosso, turbato, immobile.. “e mo’ chi cucina stasera?!”
eheh, il “tuo” Masino l’ha combinata grossa e ora si pente come un coccodrillo 🙂
Forse era stato solo un’incomprensione da innamorati… finalmente risoto! 🙂 Bel racconto Massimo 🙂 🙂
Scusa, mi sono mangiata una l ovviamente era un ” risolto “
sì sì, si capiva che era risotto 🙂
o magari l’abbraccio finale è stato un momento di commozione in una trattativa d’affari, chissà non ci è dato sapere 🙂
buona giornata Vitty
ml
sembra proprio un incontro di boxe dove i due contendenti non si risparmiano ma alla fine con molto fairplay se ne vanno come vecchi amici.
sì, certe liti sono veri incontri di boxe che non sempre si concludono in modo pacifico come questo!
buon weekend GianPaolo
ml
bella serata Massimo
buona domenica a te
ciao
ciao
Very interesting squirrels boxing match.
Very interesting story write you. Beautiful write the end.
I like, Massimo!
eheh, it was a true boxing match 🙂
thank you rajk
ml
You are most welcome 🌷!
🙂
👍🤠!
eheh
What’s it mean? (hehe)
it’s like a smile
Okay, may be too.
Thanks!
🙂
“senza vincitori né vinti” come spesso accade nelle coppie affiatate
un sorriso, Massimo
cb
sì, infatti l’importante non è vincere ma chiarire e appianare la disputa.
buona giornata Cate
ml
Sembra quasi di osservare un quadretto anche se quadretto non è la persona giusta, visto che i personaggi si muovono. Sembra forse un piccolo cortometraggio, e qui sono ridondante, un grande cortometraggio non sarebbe corto.
Mi sto perdendo in chiacchiere, però volevo dirti che è molto bello, mi sembra quasi di avere le immagini davanti agli occhi.
Buona domenica,
Penny
grazie Penny
“cortometraggio” mi piace, Camillo dalla finestra assiste a un cortometraggio 🙂
ml
Come sempre, il tuo racconto è bello e ben scritto. Ma credo che abbiano vinto entrambi, nella loro riconciliazione.
Sì, sono d’accordo con te, è stata una vittoria di entrambi, qualunque fosse il motivo della lite lo hanno superato insieme.
Ciao Neda
ml
Buona Pasqua.
grazie Neda, auguri anche a te