a piedi nudi nel parco

I fili d’erba, la rugiada, gli aghi di pino, a camminarci nel mattino quando ancora hai la mente ai sogni e solo il brivido umido dei piedi ti tiene sveglio, tra la betulla e il tasso i passi scalzi, senti una presenza di passaggio che va svanendo.

È stata qui, stanotte, sfiori tra i fiori impronte che non vedi, fiuti il suo odore perso nell’aria, cerchi nel prato una sua traccia. 

È stata qui, forse una volpe, una faina, forse un’assenza. Cerchi certezze, speri equilibrio, ma alla nebbia del risveglio va sostituendosi un vapore che denso sale dai tuoi passi obliqui.