il battesimo dell’acqua

14 Giu

                                    

Il mio amico Coda d’argento non si era portato nemmeno la giacca a vento, non so se per dimenticanza o per sprezzo della pioggia. Lui è fatto così, ama il rischio e rifugge la prudenza, non per niente s’è fracassato le ossa sulle rocce in deltaplano, s’è preso una coltellata in Sud America ed è mezzo annegato in un torrente col kayak. Dopo tutto questo non è cambiato di una virgola, figuriamoci se si preoccupa per quattro nuvole nere all’orizzonte.

Io sono l’opposto, cauto per natura, rinuncio piuttosto che rischiare se le condizioni non sono più che favorevoli, e non parlo solo del meteo che già di suo è di un pessimismo cosmico, anche la bicicletta deve essere in perfetto ordine sennò anziché in gita vado dal meccanico, e non devo avere doloretti, presentimenti, malumori. Insomma, ipocondriache preoccupazioni di ogni tipo mi tengono spesso fermo al palo, quest’anno soprattutto, che la primavera è così incerta. Ammetto che il mio è un comportamento piuttosto deprimente, però con queste mie cautele sono almeno tre anni che non prendo una goccia d’acqua in bicicletta e le giunture mi ringraziano.

Ma ieri mattina alle otto il mio amico mi telefona: c’è il sole, andiamo!

Gli rispondo ancora assonnato: meglio di no, le previsioni sono pessime.

Fregatene!, taglia corto lui.

Dai, rinviamo a un altro giorno, è più prudente.

Ma figurati, per quattro gocce d’acqua! E comunque non pioverà fino a sera. Forza, ti aspetto alla rotonda tra mezz’ora.

Di malavoglia cedo e mi preparo cercando di scacciare dalla testa i miei timori.

In effetti è una bellissima giornata, pedaliamo in allegria alla volta della Val d’Aosta e, aiutati da un vento favorevole ci spingiamo fino a Verres. Galoppiamo in buona sincronia e stiamo per affrontare la salita verso il Mont Avic quando inizia a cadere qualche goccia d’acqua. Alziamo lo sguardo al cielo, ci sono troppi nuvoloni neri, decidiamo di tornare.

La pioggerella non disturba, anzi ci rinfresca, ma il vento che ci era stato amico ora è un muro di fatica. E con fatica arriviamo a Bard, la strada è ancora lunga e la pioggia sta aumentando di intensità. Indosso la giacca in goretex e passo al mio amico una giacchetta leggera che mi ero portato in più e che in realtà protegge solo dal vento. Piove a dirotto e quel che è peggio è l’acqua che già c’è sull’asfalto: ad ogni pedalata le ruote ne tirano su a palate e ce la proiettano addosso. Ormai è un vero nubifragio, la temperatura è crollata, il vento ci tira in faccia secchiate d’acqua gelida e i piedi sono letteralmente a bagno nelle scarpette da bici traforate. La cosa buffa è che adesso che sono nel mezzo del diluvio tutte le mie preoccupazioni sono scomparse e ho quasi voglia di scherzare. Mi volto verso il mio amico e grido per farmi sentire: “comunque fino a stasera non pioverà” eh, coglione!

Lui ride e ribatte mi dovresti ringraziare, ti sto facendo fare il battesimo dell’acqua.

L’acquazzone cessa alle porte d’Ivrea dove le nostre strade si dividono, lui è arrivato, io ho ancora una dozzina di chilometri.

È tornato il sole che forse mi asciugherà prima che arrivi a casa. E mentre do le ultime pedalate verso casa penso che davvero devo ringraziare il mio amico, era tempo che non passavo una giornata così bella e avventurosa.

29 Risposte to “il battesimo dell’acqua”

  1. ilmestieredileggereblog 14 giugno 2024 a 11:15 #

    Dai, ogni tanto bisogna buttarsi, lasciare che le avventure ci stupiscano 😁 un bel battesimo, fatica ripagata con allegria

  2. rajkkhoja 14 giugno 2024 a 12:20 #

    Come on, let’s postpone it to another day, it’s more prudent.

    But imagine, for four drops of water! And it won’t rain until the evening anyway. Come on, I’ll be waiting for you at the roundabout in half an hour.

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    • massimolegnani 14 giugno 2024 a 15:23 #

      sometimes i need the help of a friend to do a little madness 🙂
      have a good night, Raj
      ml

  3. Pino 14 giugno 2024 a 13:18 #

    Se non è un tuo fratello gemello è, senz’altro, il tuo sosia. Ma tu sei quello a destra o a sinistra? 🙂

    • massimolegnani 14 giugno 2024 a 15:26 #

      eheh, vero, a furia di pedalare assieme abbiamo finito con l’assomigliarci!
      (io sono riconoscibile perchè sono il più giovane…di ben 5 giorni)
      ciao Pino 🙂
      ml

  4. Marcella Donagemma 14 giugno 2024 a 14:12 #

    Ah ah ah! Bellissima avventura, di quelle che ti fanno sentire vivo e , anche se, malconcio, rinforzano le amicizie!

    • massimolegnani 14 giugno 2024 a 15:28 #

      è così, alla fine sei bagnato e soddisfatto 🙂
      buona giornata, Marcella
      ml

  5. Scricciolo 14 giugno 2024 a 16:03 #

    Bellissimo racconto …

  6. vittynablog 14 giugno 2024 a 17:25 #

    E speriamo che il raffreddore ti risparmi… a me sarebbe già arrivata una polmonite!!! 🤗🤗

    • massimolegnani 14 giugno 2024 a 17:46 #

      eheh, un bagno caldo appena arrivato a casa mi ha rimesso in sesto. 🙂
      Buona serata, Vitty
      ml

  7. newwhitebear 14 giugno 2024 a 17:30 #

    Quando si è fuori il rischio c’è sempre. Se non si accettassero te ne staresti fisso in pantofole sul divano e rimuginare che forse sarebbe stato una buona giornata per pedalare.

    Sembrate sue gemelli d’argento. 😀

    • massimolegnani 14 giugno 2024 a 17:49 #

      Vero, ci assomigliamo parecchio e siamo pure nati a pochi giorni di distanza 🙂
      Ciao Gian
      ml

      • newwhitebear 14 giugno 2024 a 17:53 #

        Ho un amico con cui ci conosciamo da quando avevamo sei anni nato il giorno prima.

      • massimolegnani 14 giugno 2024 a 20:04 #

        .allora siete più gemelli di noi 🙂

      • newwhitebear 14 giugno 2024 a 20:59 #

        In un certo senso sì, visto che partendo dalle elementari ci siamo laureati lo stesso giorno nella stessa facoltà.

      • massimolegnani 14 giugno 2024 a 21:53 #

        🙂

      • newwhitebear 14 giugno 2024 a 21:56 #

        😀

  8. Dona 14 giugno 2024 a 19:26 #

    d’ora in avanti lo chiamerò “coda d’argento” fa molto capo Sioux

    • massimolegnani 14 giugno 2024 a 20:06 #

      e in effetti Giusi ha qualcosa dell’indiano d’America!
      Ciao Dona
      io

  9. Alex 15 giugno 2024 a 12:11 #

    Sulla strada verso Mont Avic, il ciclista idrofobico, sempre dopo Verre, affoga in un bicchiere d’acqua!

    Buongiorno Massimo,

    Alex

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