betulle mie, fanciulle immaginarie

5 Set

by c.calati

Esili fanciulle le betulle, guardale nel bosco, la malinconia dei corpi chiari a contrastar lo scuro di altre piante. Stanno lì, slanciate verso il sole, amanti dell’estate, pallide di pelle, come ragazze finlandesi a Cesenatico. Hanno la sfrontata timidezza del candore e una provenienza da latitudini lontane di epoche passate, che quando ondeggiano alla brezza, fruscianti nelle fronde come gonne a scoprire le caviglie, sembrano principessine russe che pattinano sul ghiaccio di SanPietroburgo, alla vigilia della rivoluzione. Bisbigliano segreti sogni, sfiorare i muscoli proibiti di giovanotti proletari come un nuovo gioco. Ma al primo vento tremano, sarà sangue sulla neve.

69 Risposte to “betulle mie, fanciulle immaginarie”

  1. remigio 5 settembre 2017 a 14:37 #

    Le betulle che “sembrano principessine russe che pattinano sul ghiaccio di SanPietroburgo, alla vigilia della rivoluzione” è un’immagine straordinaria che appartiene al tuo inesauribile repertorio. E credo che farebbe gola a Battiato, per una sua canzone 🙂

    • massimolegnani 5 settembre 2017 a 15:54 #

      Straordinario, Remigio: avevo scritto..pattinavano sul ghiaccio della prospektiva Nievskj, poi mi era sembrata una citazione eccessiva, questo per dire che c’era una canzone di Battiato (non ricordo più quale sia) che mi frullava in testa!
      🙂
      Un caro saluto
      ml

      • gelsobianco 5 settembre 2017 a 23:11 #

        Bella davvero la canzone di Battiato “Prospettiva Nevski”
        🙂
        gb

      • massimolegnani 6 settembre 2017 a 00:30 #

        ecco, non ricordavo che il titolo fosse proprio quello
        sì, bella davvero
        buonanotte gb
        ml

      • gelsobianco 6 settembre 2017 a 00:39 #

        davvero molto molto bella, sì.
        buonanotte, ml
        gb
        🙂

  2. Elle Estenvoyage 5 settembre 2017 a 14:56 #

    L’albero che in assoluto preferisco toccare! In inverno però… Quando sono tutte tronco (tutte corpo per continuare la tua metafora, con le foglie-capelli sotto la berretta del cielo)

  3. lucilontane 5 settembre 2017 a 15:42 #

    È una amore viscerale!

    • massimolegnani 5 settembre 2017 a 15:59 #

      Quasi un’ossessione, tronchi di carne, fronde di ragazze 🙂
      Un abbraccio, luci
      ml

  4. Deserthouse 5 settembre 2017 a 15:59 #

    che meraviglia le immagini che usi, fanno sognare

  5. alemarcotti 5 settembre 2017 a 16:53 #

    Sei bravo😀

  6. Tati 5 settembre 2017 a 16:59 #

    Delle betulle amo la corteccia, che si “sfilaccia” proprio come un tessuto leggero.

    • massimolegnani 6 settembre 2017 a 00:09 #

      le parti che si sfilacciano sono i lacci di un corsetto 🙂
      buona notte Tati
      ml

  7. Neda 5 settembre 2017 a 18:49 #

    Bello come un sogno questo tuo scritto. E la foto mi ricorda i dipinti di Nella Lucchino, la pittrice dei boschi, che sapeva ritrarre gli alberi con delicata poesia.

    • massimolegnani 6 settembre 2017 a 00:11 #

      l’angolo fotografato era un luogo incantevole in cima a una collineta con la luce del mattino che sembrava illuminare solo loro, le betulle.
      sarebbe piaciuto a questa pittrice
      grazie Neda
      ml

  8. elettasenso 5 settembre 2017 a 21:14 #

    D’effetto l’ultima frase. Direi cinematografica.
    Eletta

    • massimolegnani 6 settembre 2017 a 00:16 #

      pensa, credo mi sia rimasto impresso un fotogramma del Dottor Zivago, riaffiorato dopo tutto questo tempo!
      un sorriso Eletta,
      ml

      • elettasenso 6 settembre 2017 a 07:20 #

        Buongiorno. Oggi sono mattutina.
        😀
        Eletta

      • massimolegnani 6 settembre 2017 a 07:45 #

        Oggi anch’io..vado a pedalar 🙂

      • elettasenso 6 settembre 2017 a 11:37 #

        🚴🚴🚴

      • massimolegnani 6 settembre 2017 a 18:17 #

        eheh quei tre simboletti a pedali assomigliano a me con i miei amici 🙂

      • elettasenso 6 settembre 2017 a 21:24 #

        Che tenero uomo che sei. Buona serata
        🐞

      • massimolegnani 6 settembre 2017 a 22:10 #

        Cara 🙂

  9. lamelasbacata 5 settembre 2017 a 21:46 #

    Delicatissima ode che farebbe gola a un poeta russo. La natura è senz’altro una musa felice per te.
    Una trina di parole preziose, amico mio.

    • massimolegnani 6 settembre 2017 a 00:17 #

      la natura per me uno specchio in cui vedo e rivivo vicende umane.
      felice delle tue parole
      ti abbraccio cara Mela
      ml

      • lamelasbacata 6 settembre 2017 a 07:57 #

        Buona giornata, pedala bene 😊

      • massimolegnani 6 settembre 2017 a 18:06 #

        Grazie Mela, in effetti ho pedalato bene :):)
        Buona serata a te

  10. Daniela 5 settembre 2017 a 22:00 #

    le hai straordinariamente dipinte con le parole , adoro queste visioni di natura

    • massimolegnani 6 settembre 2017 a 00:21 #

      temevo ne fosse uscito un farneticare scomposto, invece mi dimostri che è arrivata la mia emozione.
      grazie Daniela
      una buona notte
      ml

  11. Primula 5 settembre 2017 a 22:30 #

    Ma che splendido quadro evocativo! Una trama di immagini raffinate.

  12. gelsobianco 5 settembre 2017 a 23:02 #

     – Io ho già letto in altri tuoi scritti di questo tuo amore-ossessione per le betulle –
    Le betulle hanno un fascino particolare anche per me.
    Sembrano fremere, danzare emozionate al vento, pallide timide, ma amanti del sole tiepido che le accarezza in inverno.
    “Ma al primo vento tremano, sarà sangue sulla neve.”
    Sì, è sangue nelle loro vene.
    “Bisbigliano segreti sogni, sfiorare i muscoli proibiti di giovanotti proletari come un nuovo gioco.” Bellissimo questo tuo passaggio.
    🙂
    gb
    E quanto anche c.calati ama le betulle perché le fotografa con profonda emozione.

    • gelsobianco 6 settembre 2017 a 00:20 #

      “betulle mie, magiche fanciulle”
      ti sorrido, ml
      gb

    • massimolegnani 6 settembre 2017 a 00:28 #

      è vero, hai buona memoria, altre volte ho scritto delle betulle, sono il mio albero preferito, mi affascinano, hanno una fisionomia umana e anche il loro modo di ondeggiare al vento ha qualcosa di femminile
      🙂
      contento che tu abbia apprezzato anche la fotografia
      un abbraccio, gb
      ml

      • gelsobianco 6 settembre 2017 a 00:35 #

        le betulle sono fanciulle, sì sì.
        e affascinano anche me nel loro essere così pallide e frementi al vento. le vedo arrossire anche… 🙂

        e ricordo bene i tuoi scritti perché mi danno emozione.

        un abbraccio per te, ml
        gb

      • massimolegnani 6 settembre 2017 a 00:41 #

        sì, arrossiscono all’ultimo sole nelle sere d’inverno 🙂

      • gelsobianco 6 settembre 2017 a 00:46 #

        ecco sì.
        allora vedi anche tu il loro rossore nelle sere d’inverno. 🙂
        gb

  13. Patrizia Caffiero 6 settembre 2017 a 01:22 #

    immagini poetiche, che preparano al finale. Tutto è nel finale. Parti spesso da animali, piante, fruti, per arrivare a parlare della condizione umana. Molto bello.

    • massimolegnani 6 settembre 2017 a 07:46 #

      E’ vero, parto da lontano per arrivare all’uomo
      Ti ringrazio, Patrizia
      buona giornata
      ml

  14. miaeuridice 6 settembre 2017 a 08:13 #

    Paiono proprio fanciulle al vento.
    Belle, sì.

    • massimolegnani 6 settembre 2017 a 18:10 #

      Se guardi la foto, alcune betulle sono in gruppo, una è un po’ scostata, la più bella e slanciata, forse per suscitare ammirazione o invidia nelle altre. Proprio come fanno le ragazze 🙂
      Un sorriso, Mia
      ml

  15. Daniele Verzetti Rockpoeta® 6 settembre 2017 a 10:00 #

    Betulle come ragazze finlandesi a Cesenatico l’ho trovato sublime. Breve passo ma davvero un concentrato di poetica scevra da malinconia, al contrario un passo giocoso e quasi sensuale.

    • massimolegnani 6 settembre 2017 a 18:15 #

      Forse ho messo troppe similitudini in poche righe, prima turiste finlandesi a Cesenatico, poi principessine russe che giocano sull’orlo della rivoluzione:)
      Ciao Daniele
      ml

  16. newwhitebear 6 settembre 2017 a 20:15 #

    la betulla è un’essenza sinuosa e dolce con la sua corteccia dorata.

  17. Sabina_K 8 settembre 2017 a 10:08 #

    La betulla non è un semplice albero, è una concretezza naturale, ma anche un mito letterario: di boschi di betulle son pieni i grandi romanzi, i sogni e le nostre stanze segrete, dell’anima.

    • massimolegnani 8 settembre 2017 a 11:43 #

      che bellezza il tuo commento, Sabina.
      Sicuramente la betulla si annida nelle mie stanze segrete, me la porto dentro.
      un sorriso e un grazie
      ml

  18. Transit 8 settembre 2017 a 12:05 #

    La carne delle betulle sanguina sempre,
    sulla neve poi, il chiarore di pensieri,
    come la luna a sera tra le stelle fredde.

    • massimolegnani 8 settembre 2017 a 12:50 #

      ti sei immerso in pieno nello spirito del brano, trovando parole davvero toccanti che condivido con piacere (la carne delle betulle!)
      grazie Transit (Armando?)
      ml

  19. Transit 8 settembre 2017 a 13:22 #

    Si, Massimo, mi chiamo Armando. Che questo nome poi me lo ritrovo(pensa ai Gennaro, Giuseppe, Antonio, Carmela, Immacolata … e mi fermo qui … ) perché mia madre e mio padre non ne avevo altri tipicamente indigeni e così ricorsero a onorare uno zio, cioè stavano alla frutta, per modo di dire, figurarsi dell’amaro’ inteso come liquore. Ma tu ci insegni, alla luce delle digressioni, che prima o poi vengono le montagne e i tornanti, le asperità che intessono la vita. Insomma, cose così, a sera, al calar delle ombre, ci si ritrova a sorseggiare e, per fortuna, a scrivere, perché per scrivere bisogna sempre vedere noi che quasi sempre siamo ciechi. Scrivere, in pratica, sono gli occhiali della vita che scorre.

  20. yourcenar11 11 settembre 2017 a 15:49 #

    Betulle e neve: fanno parte di un mio ricordo d’infanzia, anzi pubertà. Da allora, amo questi alberi che tu descrivi in modo straordinario!

    • massimolegnani 11 settembre 2017 a 17:24 #

      Le betulle in inverno dopo una nevicata sono nel loro massimo splendore, bianco su bianco.
      Grazie Cristina
      buona serata
      ml

  21. Paolo 18 settembre 2017 a 11:12 #

    Meravigliosa, evocativa piega ha preso questo tuo quadro silvestre. Mi è piaciuta molto la chiusa. Nella loro bellezza (effimera), nella loro candida, femminile (aristocratica) eleganza, tutta la fragilità di un’illusione, di una vita d’illusioni. Bravo Massimo. E’ poesia.

    • massimolegnani 18 settembre 2017 a 12:14 #

      ecco sì, la betulla è aristocratica, nell’aspetto e nella flessuosità contenuta del suo ondeggiare al vento.
      ciao Paolo
      un sorriso
      ml

  22. alessialia 19 settembre 2017 a 00:08 #

    Sembrava quasi di vederle danzare e tremare….
    Sto leggendo davvero tutto cio che ho perso… non commento tutto x non finire nello spam…

    • massimolegnani 19 settembre 2017 a 00:23 #

      fai tenerezza come una betulla 🙂
      ml

      • alessialia 19 settembre 2017 a 00:26 #

        E grazie……. allora mi schiaffo anche io li insieme a loro!

      • massimolegnani 19 settembre 2017 a 00:38 #

        ci stai bene 🙂

      • alessialia 19 settembre 2017 a 00:39 #

        😘😘

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