la capra della Vargas

30 Gen

                                      

by web

Non avevo mai letto nulla di questa giallista francese perchè a suo tempo aveva organizzato una campagna di supporto a Cesare Battisti, il terrorista, per evitare la sua estradizione dalla Francia. Questo fatto mi aveva infastidito così avevo messo all’indice la scrittrice e i suoi libri.  Ogni tanto qualcuno me ne parlava come di un’ottima giallista ma io tenevo duro. Poi ho letto una recensione elogiativa di Baricco, affascinato non tanto dall’intreccio delle sue storie quanto dal livello eccelso, così diceva, della sua scrittura. Ho deciso di offrirle una seconda possibilità e ho acquistato un suo libro a caso, Il morso della reclusa, edizioni Einaudi super ET.

Ed eccomi qua, decido di dimenticare i suoi trascorsi da pasionaria sbagliata e apro il libro per una lettura che mi auguro gradevole. Ma poche righe e, ancora alla prima pagina, incappo in questa frase: “Gli era caduto il cellulare negli escrementi di una capra, che ce l’aveva sepolto dentro con un impeccabile colpo di zoccolo, senza aggressività.”

Ora, sull’eleganza delle parole usate per descrivere la scena non discuto, ma la capra?? Ta tutti gli animali possibili la Vargas è andata a scegliere la capra che, come sanno anche i bambini, produce escrementi in pillole, piccole e dure. Impossibile seppellirci dentro alcunché, tanto meno un cellulare.

Voi direte che sono troppo pignolo, che guardo il dito, o meglio la merda, anziché la luna, ma a me questo sembra un errore grave. È giusto che uno scrittore, specie della sua (presunta) bravura, cerchi di volare alto con immagini suggestive e originali, però deve saperlo fare, sennò stramazza al suolo rovinosamente.

Adesso sarà una lettura in salita, impiegherò almeno cinquanta pagine prima di riconciliarmi con l’autrice. Sempre che nel frattempo non scivoli di nuovo su una buccia di banana.

76 Risposte to “la capra della Vargas”

  1. Biagina Danieli 30 gennaio 2021 a 15:03 #

    🤣🤣🤣🤣ammetto che hai ragione…

  2. coulelavie 30 gennaio 2021 a 15:32 #

    Magari si scoprirà che non era una capra… 😉

    • massimolegnani 30 gennaio 2021 a 18:16 #

      no, no, era inequivocabilmente una capra e la scena si è spostata altrove per cui dell’animale non sapremo più nulla.
      Ciao, lavie
      ml

  3. sibillla5 NADIA ALBERICI 30 gennaio 2021 a 15:39 #

    😂😂😂 Errore grave, evidentemente ha esperienze cittadine…

  4. franco battaglia 30 gennaio 2021 a 15:53 #

    Sarà pure sponsorizzata da Baricco, ma se ha tutelato Battisti..non avrà il mio contributo..

    • massimolegnani 30 gennaio 2021 a 18:19 #

      bè, io ho impiegato una quindicina d’anni a concederle una seconda possibilità. Magari lo farai anche tu 🙂
      ciao Franco
      ml

      • Riccio 3 febbraio 2021 a 22:58 #

        Possibilità che si è subito giocata!
        (scusate l’intromissione)

        Ciao ml!
        R.

      • massimolegnani 3 febbraio 2021 a 23:56 #

        eheh, ha rischiato di giocarsela definitivamente, poi la mia curiosità di lettore ha prevalso (e ho fatto bene)
        ciao Riccio 🙂
        ml

  5. Dona 30 gennaio 2021 a 15:54 #

    Non siamo pignoli, siamo lettori attenti.
    Aldo fece una croce sopra gli articoli di Enzo Biagi dopo aver letto la sua bella descrizione di possenti querce incrociate appena fuori Mogadiscio, a due passi dall’equatore. Si era giocato la sua credibilità in due righe.

    • massimolegnani 30 gennaio 2021 a 18:21 #

      ahah, simpatico questo aneddoto e che figura Enzo Biagi.
      però forse siamo troppo severi 🙂
      ciao Dona,
      io

  6. profdifrancese 30 gennaio 2021 a 16:16 #

    …o su una pallina di cacca di capra 😉

  7. vittynablog 30 gennaio 2021 a 16:30 #

    Effettivamente non è un buon inizio…magari si rifà nelle altre pagine. Facci sapere 🙂

    • massimolegnani 30 gennaio 2021 a 18:25 #

      effettivamente si sta rifacendo, intrigante la trama, ben tratteggiati i protagonisti, buona la scrittura, capre a parte 🙂
      buona serata, Vitty
      ml

  8. ilmestieredileggereblog 30 gennaio 2021 a 17:27 #

    questa una capra non l’ha mai vista…. a meno che si sia vista allo specchio…. (Cit. Sgarbi….)

    • massimolegnani 30 gennaio 2021 a 18:27 #

      ahah, divertente immaginare la voce di Sgarbi che le grida capra, capra!
      ciao, Pina
      ml

  9. Cesare 30 gennaio 2021 a 17:40 #

    Ho letto qualcosa tempo fa. Si può vivere senza conoscerla.

    • massimolegnani 30 gennaio 2021 a 18:28 #

      sicuramente (anche se procedendo nella lettura sta recuperando)
      ciao Cesare
      ml

  10. maxilpoeta 30 gennaio 2021 a 19:38 #

    anch’io devo dire che osservo sempre molti particolari sia nelle scritture, quindi nei libri, che anche nei film. I pochi testi che ho creato io, mai pubblicati, li ho sempre scritti cercando di calarmi completamente nell’attimo descritto. Anche nei film, io ad esempio detesto quelli in cui fanno vedere che piove quando più in là c’è il sole. Oppure quelli ambientati in inverno, con i personaggi vestiti come fossero a maggio, della serie l’incoerenza regna sovrana…

    • massimolegnani 30 gennaio 2021 a 22:37 #

      quello della pioggia che platealmente cade solo lì dà sui nervi anche a me 🙂
      ciao, Max
      ml

  11. quartopianosenzascensore 30 gennaio 2021 a 23:13 #

    Sacrosanto!!!

  12. unallegropessimista 31 gennaio 2021 a 00:12 #

    Ha fatto una figura di merda

  13. Alex 31 gennaio 2021 a 12:27 #

    D’accordo non cambierà niente ma, nel testo francese, non si tratta di una capra ma di una pecora 😉

    Buona domenica,

    Alex

    • massimolegnani 31 gennaio 2021 a 16:44 #

      Invece è interessante la tua segnalazione. Il passaggio da pecora a capra peggiora una situazione già precaria di partenza ( la pecora ha feci un po’ più voluminose)
      Grazie Alex e benvenuto
      ml

  14. Bloom2489 31 gennaio 2021 a 20:44 #

    Ammiro il tuo coraggio, di solito evito le scalate se non sento un’affinità già prima con la trama e il libro 🙂

    • massimolegnani 1 febbraio 2021 a 11:17 #

      bè, ora che sono arrivato alla fine devo dire che sono contento di aver superato il fastidio di quell’inizio disastroso e di essere andato avanti nella lettura, il libro è buono 🙂
      ciao Bloom
      ml

  15. Walter Carrettoni 1 febbraio 2021 a 00:30 #

    Giustissima osservazione, direi. Anche la mia capra è d’accordo.

    • massimolegnani 1 febbraio 2021 a 11:20 #

      bisogna sempre ascoltare le capre, hanno e fanno piccole pillole di saggezza.
      ciao Walter 🙂
      ml

  16. newwhitebear 2 febbraio 2021 a 00:20 #

    Ti dò pienamente ragione sulla scivolata sulla cacca della capra. Della Vargas ho letto diversi libri anni fa, forse tre dovrei controllare, ma non ho incontrato scivolate così scivolose. Erano quelli della serie del commissario Adamsberg. Tutto sommato li avevo trovati gradevoli. Però mentre tu hai letto l’ultimo io i primi, che notoriamente sono i migliori

    • massimolegnani 2 febbraio 2021 a 01:06 #

      pare che nell’edizione originale in realtà fosse pecora (vedi il commento di Alex) che fa feci un po’ più voluminose, ma comunque non tali da da perderci dentro un cellulare!
      Ovini a parte, anche a me il libro non è dispiaciuto e adeso magari procuro uno dei primi con il commissario Adamsberg.
      grazie della dritta, ciao GianPaolo
      ml

      • newwhitebear 2 febbraio 2021 a 21:55 #

        Ho notato che quando ci sono delle serie i primi sono migliori. Però non avendo letto gli ultimi non posso fare raffronti.

      • massimolegnani 2 febbraio 2021 a 22:07 #

        sono della stessa idea, in generale i primi romanzi, prima della fama, sono più genuini

      • newwhitebear 4 febbraio 2021 a 00:25 #

        è vero. Ciao

      • massimolegnani 4 febbraio 2021 a 00:28 #

        🙂

  17. pino 2 febbraio 2021 a 11:18 #

    La capra, quel giorno, aveva la diarrea, quindi i suoi escrementi erano semiliquidi, tali da poter coprire il cellulare 🙂

    • massimolegnani 2 febbraio 2021 a 11:29 #

      sorrido, so bene la tua avversione allo strumento tecnologico.
      tu pur di seppellire un cellulare, tuo o altrui, fai venire la diarrea alla capra 🙂
      ciao, Pino
      ml

      • pino 2 febbraio 2021 a 12:48 #

        ….ancora rido!

      • massimolegnani 2 febbraio 2021 a 16:55 #

        🙂

  18. Neda 2 febbraio 2021 a 11:50 #

    Forse si tratta di una capra sua parente, quindi diversa dalle altre capre. Si potrebbe chiedere una consulenza a Sgarbi, magari.

    • massimolegnani 2 febbraio 2021 a 12:15 #

      eheh, Sgarbi si limiterebbe a gridare capra, capra, capra, sia alla bestia che alla scrittrice 🙂
      buona giornata Neda
      ml

      • Neda 3 febbraio 2021 a 16:55 #

        E magari, in questo caso, potrebbe pure avere ragione.

      • massimolegnani 3 febbraio 2021 a 18:58 #

        eheh, vero 🙂

    • Cesare 2 febbraio 2021 a 13:17 #

      Sgarbi distingue solo due cose: se stesso (il montone infuriato) e gli altri (le capre). Eppure scriveva bene di quadri; poi la TV gli ha dato alla testa.

      • massimolegnani 2 febbraio 2021 a 16:55 #

        proprio così

      • Neda 3 febbraio 2021 a 16:54 #

        Quando l’intelligenza non è accompagnata da un po’ di umiltà, rasenta la pazzia ( parlo di Sgarbi, che è pure sgarbato a sufficienza)

      • massimolegnani 3 febbraio 2021 a 18:55 #

        sottoscrivo le tue parole
        ml

      • Neda 4 febbraio 2021 a 09:21 #

        Grazie. Buona giornata.

      • massimolegnani 4 febbraio 2021 a 09:55 #

        anche a te

      • Neda 4 febbraio 2021 a 15:56 #

        Sempre a proposito di Sgarbi, mi hanno regalato un suo libro sul Parmigianino. La lettura delle opere è puramente accademica, scolastica direi, come ce la facevano i nostri insegnanti alla scuola media. Una bella differenza con la lettura delle opere fatte da Antonio Paolucci, il quale ne trae spiegazioni storiche, sulla tecnica, sulla composizione dei colori, aneddotica e quant’altro. Sono in parecchi, i critici d’arte, migliori dello Sgarbi e, soprattutto, più seri.

      • massimolegnani 4 febbraio 2021 a 18:36 #

        ecco, quindi non ha nemmeno quel merito a controbilanciare la prosopopea!

      • Neda 5 febbraio 2021 a 11:39 #

        Infatti e pensare che il mentecatto se l’era presa pure con il critico Federico Zeri che avrebbe potuto insegnargli parecchio.
        L’unico merito che io riserbo a Sgarbi è quello di aver dubitato che il Salvator Mundi venduto all’asta poco tempo fa, fosse di mano di Leonardo. In verità anche io quando ho visto quel dipinto qualche dubbio l’ho avuto (in casa ho diciassette libri su Leonardo e mi rifaccio allo studio della tecnica leonardesca studiata da Carlo Pedretti, forse il più grande studioso di Leonardo).
        A mio avviso, quel Cristo, è di mano di uno degli ultimi allievi di Leonardo, forse il Melzi, che deve aver rimaneggiato e rifinito un’opera iniziata da Leonardo e mai portata a termine e, se lo si osserva con molta attenzione, in origine doveva trattarsi di un abbozzo femminile. Naturalmente io sono solo una casalinga e non mi sognerei mai di contestare quanto definito da valenti critici, soprattutto ben pagati dalla casa d’arte Chritie’s.

      • massimolegnani 5 febbraio 2021 a 12:17 #

        eheh, non sono in grado di esprimere un giudizio in merito all’opera, mi fido delle tue perplessità 🙂

      • Neda 7 febbraio 2021 a 10:00 #

        Aspetto che se ne accorga anche qualcun altro, poi voglio sentire le reazioni di chi l’ha comperato buttando via così tanti soldi.

      • massimolegnani 7 febbraio 2021 a 11:13 #

        già, una fregatura non da poco!

  19. tempodiverso 2 febbraio 2021 a 19:25 #

    questa ha infranto subito il patto con il lettore! Che lo faccia un principiante è ammissibile, quindi anche se dovesse recuperare la critica è giustissima…magari non ha avuto lettori e un editing come quelli che sappiamo noi! 🙂

    • massimolegnani 2 febbraio 2021 a 20:46 #

      infatti, ho vissuto male lo strafalcione proprio perchè mi ci sono imbattuto alla prima pagina, un pessimo biglietto da visita.
      poi c’è voluto del bello e del buono da parte dell’autrici per farmi risalire la china e apprezzare il suo romanzo.
      un sorriso, Cecil
      ml

  20. elettasenso 3 febbraio 2021 a 09:20 #

    Sei troppo forte! E simile a me. Ieri ho letto un articolo sulla letteratura scritto senza tener conto delle regole sintattiche e formali… Bocciato 😂

  21. marisasalabelle 8 febbraio 2021 a 21:35 #

    La precisione nei dettagli è fondamentale. Anch’io quando leggo qualcosa di palesemente sbagliato mi innervosisco. Ci vuol poco a controllare!

    • massimolegnani 8 febbraio 2021 a 22:04 #

      Sì è proprio il fatto che ci sarebbe voluto a controllare che innervosisce, più dell’errore in se’.
      Buonasera Marisa
      ml

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