Archivio | gennaio, 2024

a spaccar la legna

30 Gen

                                      

Nelle viscere di casa, accanto alla cantina dove il vino invecchia, ho la legnaia, dove d’inverno il mio corpo svecchia. Lì, quasi ogni giorno, spacco ciocchi per la stufa, alito vapore, fatico e sudo come un cavallo da tiro nella nebbia.

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il pontile delle meraviglie

27 Gen

                                

Il pontile del Sirio, circondato da betulle, prati e canneti, è uno dei nostri luoghi preferiti, sosta ideale non lontana da casa e sulla via di itinerari più lunghi.

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titoli per brevissimi romanzi (inseguendo Guisito)

23 Gen

                                   

Il test al DNA mette in imbarazzo i presunti padri:

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la gabbia

19 Gen

                                                  

Da ore lui fissa la grata sollevata senza decidersi ad agire, la gabbia aperta è un invito al volo, ma l’improvvisa libertà gli fa paura. Teme ci sia un inganno in quell’offerta, e poi saprà ancora volare?

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sai, le betulle

16 Gen

                                               

Sai, le betulle io non le capisco.
Le amo per il loro stare snelle in gruppo e per quella pelle chiara che le distingue da tutte le altre piante, come pallide finlandesi in spiaggia a Cesenatico. Sì, le amo, ma non le capisco.
Qualcuno insinua che sia perchè mi sono simili.
Può essere.

Ho somiglianze femminili, io, non nell’aspetto ma nelle pieghe del carattere. Ho titubanze ed attrazioni per ciò che sempre ci spaventa, e dolcezze sfilacciate nello sguardo e nelle dita.

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la conigliera

12 Gen

                                             

Era sorto come residenza signorile all’epoca del boom, in un quartiere nuovo, con l’ambizione di diventare il nuovo fulcro della città, io a quel tempo l’ambizione di diventare qualcuno. Le cose sono andate diversamente per entrambi, il progetto non è decollato, la città si è sviluppata altrove ignorandoci e col tempo questo caseggiato è diventato una conigliera di periferia dove ogni sera torno con il mio carico di odio.

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notte di luna

8 Gen

Si svegliò in piena notte come gli capitava spesso, ormai era la vescica a dettare i ritmi al sonno. Si alzò, ma, anziché dirigersi in bagno, si infilò il cappotto sopra il pigiama e uscì in giardino.

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…sotto la panca la carpa crepa

5 Gen
Wild common carp (Cyprinus carpio). Wild life animal.

                         

Una mela quasi matura ma già bacata al primo vento cadde dall’albero e rotolò nello stagno lì vicino. Il verme, sballottato di qua e di là come Attilio Regolo nella botte sulla collina di Cartagine, affiorò alla superficie della buccia e si guardò intorno per capire che cosa fosse successo. Intorno a lui tantissima acqua. Si spaventò.

Aiuto, non so nuotare, qualcuno mi salvi, gridò con tutto il fiato che aveva in corpo.

Una carpa udite le grida si avvicinò alla mela e appena visto il verme tentò di mangiarselo con un potente guizzo fuori dall’acqua. Il verme riuscì a schivare l’attacco e implorò il pesce: aspetta, aspetta, non mi mangiare. Se hai fame dai piuttosto qualche morso alla mela.

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mercatini e anime

2 Gen

                                         

Dopo il click che aveva reso manifesto lo scatto, ci fu un istante di gelo. I due si guardarono a lungo, torvo uno, imbarazzato l’altro, Camillo.

Lei mi ha appena rubato l’anima!, esclamò quello con aria severa togliendosi la pipa di bocca. Camillo boccheggiò imbastendo una giustificazione farfugliata: sa, il basco, la barba, la pipa, gli occhialini, non ho resistito.

Silenzio e sguardi tesi per cui il nostro si sentì in dovere di aggiungere:

…se lo desidera, cancello la foto.

Una risata sgorgata cristallina dalla gola dell’uomo ruppe la tensione: Ma no, se la tenga pure la mia anima. Però ne faccia buon uso. Lo sconosciuto rise di nuovo e si allontanò con un cenno di saluto, lui rimase lì a chiedersi che uso, buono o cattivo, potesse fare di una foto. L’unica era rubare altre anime fino a farne un bel mazzetto, così cominciò a guardarsi intorno.

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