Archivio | camillo e dintorni RSS feed for this section

ditelo coi fiori

30 Mar

                                         

Avevano due vite parallele che correvano in direzioni opposte, pur condividendo una meta identica, soddisfare piccoli piaceri.

Lui saliva le scale, lei le scendeva, uno diretto alla mansarda, l’altra al portico affacciato sul giardino, e raggiungevano il proprio luogo creativo, agli antipodi della casa.

Continua a leggere

fragole a colazione

29 Mar

                                   

In questo periodo dell’anno Camillo dormiva poco e male.

Per scelta.

A tarda sera mentre tutti già dormivano, lui preparava le fragole, con una meticolosità certosina che certo avrebbe esasperato chi vi avesse assistito. Ma per sua fortuna non aveva nessuno intorno.

Continua a leggere

Camillo e il lago

26 Mar

Aveva preso la via dei campi che, dopo un infinito zizzagare di cascina in cascina, lo avrebbe portato finalmente al lago. Non era la via più breve e nemmeno la più pianeggiante, ma Camillo aveva bisogno di quel po’ di fatica gratuita per smaltire le scorie del divano e approcciarsi al lago con lo spirito in miglioramento, come un barometro che mentre piove tenda già al sereno.

Continua a leggere

still life

13 Feb

                                                  

Che si trovasse in montagna, al mare o semplicemente nel giardino di casa sua, non c’era passeggiata da cui non rientrasse con qualche oggetto raccolto dal terreno. Frammenti di vita chiamava questi reperti disparati, vecchi petali sgualciti, pigne, legnetti, licheni, ossicini di animali di piccola taglia, frutti incartapecoriti dell’anno precedente, una volta aveva raccolto pure delle palline di sterco trovate su un sentiero nel bosco.

Continua a leggere

la vedova

7 Feb

                                                                        

A bordo di una macchinetta verde bottiglia, la donna compariva per la via principale del paese due o tre volte a settimana; procedeva dritta senza fermarsi in piazza per un caffè o per acquisti e, superato il minuscolo centro, svoltava a destra sullo sterrato che porta al santuario. Ma non era diretta lì per devozione.

Continua a leggere

notte di luna

8 Gen

Si svegliò in piena notte come gli capitava spesso, ormai era la vescica a dettare i ritmi al sonno. Si alzò, ma, anziché dirigersi in bagno, si infilò il cappotto sopra il pigiama e uscì in giardino.

Continua a leggere

mercatini e anime

2 Gen

                                         

Dopo il click che aveva reso manifesto lo scatto, ci fu un istante di gelo. I due si guardarono a lungo, torvo uno, imbarazzato l’altro, Camillo.

Lei mi ha appena rubato l’anima!, esclamò quello con aria severa togliendosi la pipa di bocca. Camillo boccheggiò imbastendo una giustificazione farfugliata: sa, il basco, la barba, la pipa, gli occhialini, non ho resistito.

Silenzio e sguardi tesi per cui il nostro si sentì in dovere di aggiungere:

…se lo desidera, cancello la foto.

Una risata sgorgata cristallina dalla gola dell’uomo ruppe la tensione: Ma no, se la tenga pure la mia anima. Però ne faccia buon uso. Lo sconosciuto rise di nuovo e si allontanò con un cenno di saluto, lui rimase lì a chiedersi che uso, buono o cattivo, potesse fare di una foto. L’unica era rubare altre anime fino a farne un bel mazzetto, così cominciò a guardarsi intorno.

Continua a leggere

sassi, magari

2 Dic

                                        

Era evidente che la signora avrebbe voluto scambiare qualche parola con lui, ma Camillo era lesto a distogliere lo sguardo non appena lei schiudeva la boccuccia pittata d’arancio, tuffandosi rapido tra le pagine di un libro o volgendo lo sguardo fuori dal finestrino in un rapimento quasi estatico nonostante la pochezza del panorama.

Continua a leggere

sole ostile

29 Ott
c.calati

                                            

La luce penetrava dagli interstizi delle ante e dalle fessure delle palpebre, riluttanti ad aprirsi di più. Non era la luce morbida dei giorni di pioggia a cui s’era abituato, questa aveva la veemenza del primo sole che vuole abbattere gli ostacoli e buttare lui giù dal letto.

Continua a leggere

L’ila

30 Set

                                           

Non ne aveva mai viste, ma sapeva della loro esistenza dalle parole crociate dove compariva spesso la definizione piccola rana arborea, tre lettere. La prima volta aveva dovuto interrogare Google per scoprire quel nome mai sentito: ila.

Continua a leggere