Nel breve, timido, sole tra una folata di vento e uno scroscio di pioggia un’ape solitaria s’avventura in volo fino al glicine per fare il suo mestiere.
Operaia a cottimo ha lasciato passare, per pigrizia o malattia, i giorni migliori, quando in pieno sole le sue colleghe ronzavano frenetiche attorno ai fiori lilla. Ora lei, in ritardo con la propria quota di produzione, è l’unica ancora al lavoro e affronta condizioni di tempo precario che mettono a rischio la sua stessa vita. Ma l’ira della regina non ammette deroghe. Riuscirà la nostra ape a portare a termine il suo compito?
Speriamo! Io faccio il tifo per lei
speriamo, certo che il tempo non l’aiuta 😦
buona domenica, Pina
ml
buona domenica anche a te Massimo
Grazie ( approfitto della pioggia per leggere “il vecchio al mare”, mi sta piacendo molto!)
L’ho messo in scaletta di lettura. Per ora sto leggendo Via Gemito, che aveva vinto lo Strega nel 2001. L’ho preso incuriosita dalla sua candidatura all’International Booker Prize di quest’anno, tra l’altro insieme a Niente di vero di Veronica Raimo, che a sua volta aveva vinto lo Strega giovani l’anno scorso…
E’ il primo romanzo che leggo di Starnone ed è per me una piacevolissima sorpresa 🙂
Io avevo letto Lacci (l’ho anche recensito sul blog), e mi era piaciuto, anche il film che ne è stato tratto.
Penso che ora leggerò altro di lui:)
Ma non sarà mica la regina che sfida le regole e va a farsi un giro in completa autonomia, alla faccia del meteo e delle etichette?
ahaha, possibile, ma non credo sia il tipo. Io me la immagino starsene al sicuro a corte servita e riverita dalle ancelle che lei maltratta 🙂
ciao Franco
ml
Povera regina che deve solo mettere al mondo migliaia di uova ogni giorno e appena invecchia la scacciano dal nido.
…però intanto lei se ne sta al caldo mentre le altre sgobbano 🙂
Beh, non è un lavoretto da poco deporre una media di 2000 uova al giorno (250000 l’anno per circa 5 anni). Io preferirei svolazzare di fiore in fiore e tieni conto che quando fa freddo le api, di solito, non escono e nemmeno quando c’è brutto tempo. Questa qui sul glicine doveva essere un po’ sprovveduta. (Fino al 1990 abbiamo avuto degli alveari e conosco bene le api.)
Si’ Neda, hai ragione ma il mio era un raccontino da ignorante in materia, mosso solo dal gran sgobbare di quell’ape 🙂
Mettile acqua molto zuccherata a disposizione così potrà rifocillarsi e nello stesso tempo portare a termine, in breve tempo, il proprio compito e la regina non la sgriderà.
ero tentato di metterle lì un barattolo di miele, ma poi la regina avrebbe capito che io e l’operaia avevamo barato 🙂
Ciao Neda, un sorriso
ml
No, la regina non lo avrebbe capito, ma le altre operaie sarebbero state avvisate da questa qui e si sarebbero precipitate a far man bassa. Non è mai opportuno mettere del miele a disposizione, meglio dell’acqua fortemente zuccherata. Il miele scatenerebbe una specie di caccia selvaggia che porterebbe poi le api a depredare altri alveari vicini al loro e si innescherebbe una guerra fra le varie colonie.
…e io in effetti ho una certa qual paura delle api 🙂
A me fanno paura le vespe che attaccano anche senza motivo. Se un’ape si posa sulla tua mano, basta restare fermi e se ne andrà via senza pungerti. Un’ape punge solo se si sente in pericolo: sa bene che pungendo morirà anche lei, perché il pungiglione a forma di uncino rimane nella pelle e quando l’ape vola via si stacca anche una parte dell’intestino insieme con le sacche del veleno. Si può togliere il pungiglione delicatamente con una pinzetta senza schiacciare le sacche del veleno e basta un po’ di ammoniaca ed è tutto risolto. Quando mia figlia era piccola ha sempre giocato nel prato a poca distanza dagli alveari e non è mai stata punta. Bisogna starne alla larga se si avvicina un temporale perché le api cercano di rientrare alla svelta e sono impaurite.
Hai ragione le vespe sono più pericolose delle api, devo ricordarmene 🙂
l’ape laboriosa! troverà il modo di scampare alle intemperie, si rifugerà nel grappolo del glicine
Si’, c’è la farà 🙂
Buona domenica, Nadia
ml
Faccio il tifo per l’ape solitaria che forse ha perduto la strada di casa e deve per forza procurarsi il cibo.
..cibo che poi dovrà cedere alla padrona 🙂
Ciao Gian
ml
Intanto è per lei. Ciao Massimo
🙂
😀
In natura non si mangia gratis.
in natura non esiste il reddito di fancazzanza.
Siamo messi male. 😀
Si’ 🙂
Concordo
🙂
😀
Beh, tu di api e alveari te ne intendi 🙂
Il mio era un volo di fantasia, vedendo un’ape solitaria sul glicine 🙂
Ciao UiC
ml
Sono certa ce la farà, quest’ape solitaria!!! 🙂
Ma si ‘, meriterebbe un po’ di fortuna l’operaia:)
Buona notte Vitty
ml
faccio il tifo per questa ape operaia! 🤗🐝 e l’ape regina ne sarà soddisfatta!
speriamo che ce la faccia. La regina me la immagino severa, non facile a commuoversi, ma magari sarà comprensiva con quest’ape che cela sta mettendo tutta per recuperare 🙂
Ciao Cinzia 🙂
ml
Nice capture a bee find her food on the flower. weather conditions that put her very life at risk. But the queen’s wrath admits of no exceptions. The queen not easy to move, but she will be understanding with this bee that she is trying hard to recover.
Very nice you written.ml
Raj
I hope that the queen will understand the bee’s effort. 🙂
Thanks Raj, good night
ml
Most welcome,Ml
Iam glad queen will be understand.
🙂
😊🙋
🤩🤩🤩🤩🤩
eheh 🙂
Ciao Ale
ml
….amo le api. Mio nonno era un apicoltore, ho imparato tanto dal suo silenzioso lavorare, in quel turbinio di “ragazze” attorno…
ricordi di un tempo meraviglioso.
un abbraccio.
m.
belli i tuoi ricordi 🙂
ciao biondograno 🙂
ml