Nel giro di pochi giorni sono stato alle pendici delle due montagne più imponenti e rappresentative delle Alpi, il Bianco e il Rosa.
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Nel giro di pochi giorni sono stato alle pendici delle due montagne più imponenti e rappresentative delle Alpi, il Bianco e il Rosa.
Continua a leggerePost hoc, ergo propter hoc, ironizzava mio padre quando da bambino confondevo causa ed effetto, mentre mi affannavo a dare una spiegazione plausibile ad avvenimenti ancora incomprensibili. Il vento soprattutto era per me un fenomeno pieno di mistero.
Continua a leggereVETERINARIA: dottoressa che cura veterani di guerra
PARIETARIA: gruppo di ragazze coetanee
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Non so dire se preferisco l’ascesa che è fatta di lentezza, sguardi attorno e sforzi da dosare per non finire la benzina prima della cima o la discesa che è velocità e tensione, le buche e i sassi sull’asfalto, i precipizi senza parapetto a bordo strada, il vento che ad ogni curva ti schiaffeggia e ti sbatacchia come una barchetta nella tempesta.
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L’intermittenza affettiva dei gatti, la malinconia degli asini, la bellezza sperperata del pavone, l’euforia fedele dei cani, la saggezza solitaria delle capre, l’eleganza sbarazzina delle gazze, l’armonia potente dei cavalli, la disperazione novembrina del maiale, i balzi esuberanti dei daini, le paure improvvise delle lepri, l’imprevedibilità del mulo, il ruminare assorto delle mucche, la sottomissione struggente della pecora, la superbia al collo dei cigni, il timore atavico negli occhi del cerbiatto, la precarietà notturna del riccio, l’imperturbabilità ossessiva del cuculo, l’effervescenza dei merli all’alba, il lamento in volo della poiana, la timidezza in tuffo della rana, l’impertinenza delle tortore, l’irrilevante felicità dei grilli.
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Qualcuno pianta chiodi nel legno, tre colpi secchi e il chiodo si conficca nell’asse fino alla capocchia. Pochi secondi di pausa, poi altre tre martellate, altrettanto precise. Deve essere un bravo carpentiere che da qualche mattino attacca a battere quando battono le sette al campanile.
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Detesto il toro, vero e figurato, sai il tipo tutto muscoli e furore, sempre impegnato a caricare a testa bassa senza sospettare che c’è una spada pronta per lui, nascosta dietro il drappo rosso.
E nemmeno amo il bove troppo pio, il tipo rassegnato che non sogna e non reagisce. Il vitello, poi, me lo mangio senza pentimento alcuno.
Continua a leggereAvevo bevuto cinque diverse etiliche fragranze. Grave handicap inaugurare la manifestazione nell’obnubilamento psichico.
Qualcuno rumoreggiò: sei troppo ubriaco, vattene zoticone!
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